“La cosa migliore che abbia mai fatto è stata agire per il bene degli altri”

(Clearwisdom.net) Ricordando al suo viaggio in Piazza Tiananmen durante il Capodanno cinese del 2002, la signora Annett pensa che sia stata una delle cose migliori che abbia mai fatto. Annett, nel recente settembre, si è recata nella Chinatown di Manhattan, unendosi ai praticanti del Falun Gong provenienti da tutto il mondo. Hanno dimostrato gli esercizi per mostrare la magnificenza del Falun Gong e dispiegato striscioni e cartelloni per esporre la persecuzione perpetrata contro la pratica dal Partito Comunista Cinese (PCC). Oggi, il forte desiderio di Annett è di fermare la persecuzione del PCC, come lo era nel 2002 quando andò a Pechino per fare appello.

Annett

Nel 2006, Annett apprese dai media e da indagini indipendenti che i praticanti del Falun Gong venivano uccisi per i loro organi cosicché il PCC potesse svolgere un commercio lucrativo sul trapianto di organi.

Oltre a ciò, un’amica di sua suocera ha subito l’illegale detenzione in Cina, per il semplice fatto di praticare il Falun Gong. Durante la detenzione, i praticanti più anziani venivano sottoposti ad esami del sangue; ad altri praticanti venivano testate le cellule della pelle. Questi esami non venivano fatti per l’interesse al benessere dei praticanti detenuti ma, invece, perché il PCC istituisse una banca dati di donatori vivi di organi.

"Non vi è dubbio che (il crimine della raccolta d’organi) debba essere immediatamente fermato; non sarebbe neanche dovuto accadere. Ognuno ha la sua vita. Dobbiamo amare le nostre vite e, allo stesso tempo, avere cura della vita degli altri. Nessuno ha il diritto di fare questa cosa malvagia. Mi sono unita alla marcia, sperando che tutti vengano a conoscenza di questa questione, ed i politici in una posizione di influenza e le persone di qualunque ceto sociale lo notino, di modo che questo diabolico crimine dell'espianto d’organi possa essere fermato. Inoltre spero che coloro che hanno commesso questo crimine malvagio siano soggetti a sanzioni penali."

Praticare il Falun Gong ha reso la mia vita meravigliosa

Annett ha saputo del Falun Gong nel 1998 da un articolo in una rivista tedesca, anche se l'articolo era stato pubblicato nel 1996. Riportava l’esperienza di un giornalista tedesco che, in viaggio in Cina, vide molte persone fare gli esercizi. Il suo articolo introdusse brevemente il Falun Gong e descrisse come la gente potesse imparare a praticare. Ispirata dalla relazione, Annett ordinò i libri del Falun Gong ed iniziò la pratica.

Dieci anni dopo, non ricorda ogni particolare delle sue esperienze da quando ha iniziato la pratica, ma ha ancora vivo il ricordo della grande gioia dei suoi familiari per il suo recupero da una malattia allo stomaco e l’essersi ripresa dopo aver praticato il Falun Gong. Alcuni mesi più tardi anche i suoi familiari iniziarono a praticare. Come risultato tutti hanno sperimentato una salute migliore. Da allora, stanno meglio insieme ed i conflitti familiari sono stati rari.

Il cambiamento di suo fratello dopo aver praticato il Falun Gong è il più indimenticabile. "Prima d’intraprendere la pratica si drogava ma, tre mesi dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong, lasciò tutte le sue cattive abitudini. Non ha più fumato o preso droghe, rendendosi conto, dagli insegnamenti della Fa, che un comportamento simile fosse un male per lui - ed una dipendenza che avrebbe potuto controllarlo. Dopo che comprese questo, la Fa lo aiutò a sbarazzarsi di quelle cattive abitudini e gli cambiò completamente la vita".

La cognata di Annett era bulimica. Praticare il Falun Gong per solo due settimane ha fatto sì che la malattia scomparisse. "Mia cognata aveva incontrato molti medici, senza alcun risultato. Nulla poteva fermare i suoi sintomi, né curarsi. Divenne pelle e ossa e la sua vita era in pericolo," ha detto Annett in lacrime, "Due settimane più tardi (dopo aver praticato il Falun Gong) ha improvvisamente smesso di vomitare, come se fosse rinata."

Un invito dal cuore di Piazza Tiananmen

Il PCC iniziò a perseguitare il Falun Gong nel 1999, un anno dopo che Annett e la sua famiglia avessero iniziato a coltivare se stessi. Non riusciva a capire il motivo della persecuzione, e perché le persone potessero essere perseguitate solo per i loro valori e per il loro credo. Si ricorda ancora con chiarezza come si sentiva quando venne a conoscenza della persecuzione, "Molto scioccata. Mi sentivo come se qualcuno mi avesse piantato un coltello nel cuore. Mi sentivo molto male. Per me fu incomprensibile come il Falun Gong potesse essere frainteso in quel modo; era assolutamente impossibile. Falun Gong significa solamente praticare gli esercizi di meditazione e seguire i principi di Verità-Compassione-Tolleranza. Non vi è alcuna buona ragione per opporvisi."

Annett venne sempre di più a conoscenza delle sofferenze vissute dai praticanti per via delle persecuzioni in Cina – venivano arrestati illegalmente mentre praticavano pacificamente gli esercizi nei parchi e gli veniva proibito di appellarsi per la giustizia. Il PCC controllava e controlla ancora tutti i media in Cina. I mezzi di comunicazione riportavano solamente ciò che il PCC diceva loro di pubblicizzare, anche diffondendo bugie. Annett sperava di poter parlare per i praticanti.

Arrivò in Piazza Tienanmen nel corso del capodanno cinese del 2002, con l’idea di gridare dal suo cuore "La Falun Dafa è buona! Riabilitate il buon nome del Maestro Li! Stop alla persecuzione del Falun Gong!" Prima di lasciare la Germania i suoi amici cinesi le insegnarono le tre frasi in mandarino. Corse in piazza Tiananmen e le gridò.

Annett parlò di come si sentisse prima di andarsene: "Sì, ero molto spaventata. Ma i miei pensieri retti e la mia speranza di giustizia erano molto più forti della mia paura. Eravamo lì pacificamente per far sapere che il Falun Gong era diffuso in tutto il mondo, e l'oppressione e il divieto di praticare stava accadendo solo in Cina. Eravamo lì per far sapere ai cinesi che gli occidentali erano a conoscenza della persecuzione, e che tale persecuzione doveva essere fermata".

Come arrivò in piazza Tienanmen, assieme agli altri praticanti occidentali, gridò "La Falun Dafa è buona", Annett fu picchiata e presa a calci dalla polizia. "Gli agenti di polizia mi presero a calci senza dire niente. Non solo mi picchiarono e mi presero a calci, mi afferrarono anche per la gola. Sentivo gridare molti praticanti. Il volto di una bella ragazza si fece rosso scuro per quanto forte un poliziotto stava stringendola per la gola".

Annett non aveva mai visto un comportamento così brutale, "Loro (i poliziotti) non dissero nulla. L'unica cosa che dimostrarono era la violenza - molto brutale. Si comportarono come animali, non come esseri umani. Agirono come le armi biologiche, usate per ferire gli altri. Erano stati addestrati per ferire gli altri."

Ventidue ore dopo Annett e gli altri occidentali vennero espulsi dalla Cina e messi su un volo per la Germania. Per evitare l'esposizione pubblica degli arresti, il PCC usò i soldi dei contribuenti per acquistare i biglietti aerei per i praticanti occidentali, anche se avevano già il biglietto di ritorno.

Annett, rammentando l'episodio, ha detto con fermezza: "Penso che quel viaggio a Piazza Tienanmen sia stata la cosa migliore che abbia mai fatto, perché agii per il bene degli altri piuttosto che solo per me stessa."

Negli ultimi dieci anni è stata coinvolta in molte attività per aiutare a fermare la persecuzione e continuerà i suoi sforzi per portare a termine le azioni malvagie del PCC. Ha intenzione di scrivere le sue esperienze, in modo che più persone possano capire la verità sul Falun Gong, aggiungendo: "non smetterò mai di [lavorare contro la persecuzione] fino a che non terminerà la persecuzione".

Versione inglese: http://www.clearwisdom.net/html/articles/2010/10/11/120553.html
Versione cinese: http://www.minghui.org/mh/articles/2010/10/6/230645.html