Per tre domeniche di agosto i praticanti del Falun Gong si sono trovati ad Arona, una cittadina di villeggiatura sul Lago Maggiore, per far conoscere la persecuzione in corso in Cina e chiedere il sostegno delle persone per fermare le atrocità del prelievo forzato di organi.
I praticanti hanno allestito un gazebo ed esposto cartelli informativi per far conoscere la Falun Dafa e informare sulle atrocità commesse dal regime cinese. Dopo aver chiarito la verità, hanno invitato i passanti a firmare la petizione, promossa dall'organizzazione Medici Contro il Prelievo Forzato di Organi (DAFOH).
Più persone devono sapere
Molte delle persone che si sono fermate a parlare con i praticanti non conoscevano queste realtà e non sapevano cosa fosse il Falun Gong. I praticanti hanno fatto del loro meglio per aiutarli a capire perché il Partito Comunista Cinese perseguita questa pacifica pratica di meditazione che insegna Verità Compassione e Tolleranza.
Una signora di un paese vicino, dopo aver firmato ha chiesto ai praticanti del materiale da distribuire ai suoi colleghi. Era sbalordita da ciò che aveva appreso e voleva dare una mano, in modo che un numero maggiore di persone potesse conoscere ciò che accade in Cina.
Spesso le persone hanno chiesto cos'altro potessero fare, e i praticanti hanno proposto loro di raccontarlo ai loro amici e parenti e di informarsi ulteriormente.
“Dobbiamo firmare tutti”
Diverse persone, dopo aver letto i cartelli o i volantini si sono avvicinate per firmare. Ad alcuni bastava un'occhiata al titolo “Praticanti del Falun Gong uccisi per i loro organi” per non avere dubbi e voler firmare ma pochi di loro potevano immaginare ciò che quel titolo significasse. Molti erano increduli, o inorriditi, quando hanno saputo che il PCC uccide i prigionieri di coscienza, soprattutto i praticanti del Falun Gong, in modo sistematico per profitto.
Una famiglia dopo aver saputo di che cosa si trattava, hanno voluto firmare tutti. La madre ci ha chiesto se il loro figlio più piccolo, un ragazzino di una decina d'anni, poteva firmare. I praticanti hanno risposto che ciò che contava era comprendere realmente i fatti e volere nel proprio cuore la fine di queste atrocità. La madre ha detto: “Gli spiegheremo bene, è importante che noi genitori lo aiutiamo a capire queste cose”.
Un incontro inaspettato
Mentre alcuni praticanti offrivano informazioni ai passanti e raccontavano loro i fatti, altri dimostravano gli esercizi.
Un giovane, incuriosito dalla dimostrazione degli esercizi, si è fermato per capire di cosa si trattasse. Avvicinato da una praticante ha raccontato di essere un praticante di arti marziali e ne è scaturita una lunga conversazione. L'uomo era stupito quando ha saputo che la Falun Dafa è una pratica di coltivazione di alto livello che si basa sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza e che tutte le attività sono gratuite e su base volontaria. Ha preso il volantino manifestando la volontà ad apprendere gli esercizi attraverso il sito ufficiale della Falun Dafa.
Un augurio di cuore
Un praticante ha avvicinato tre ragazzi cinesi che passavano passeggiando. Ha detto loro: “Ciao, vorrei dirvi di non credere a ciò che il PCC dice nella sua propaganda contro il Falun Gong. Il Falun Gong insegna alle persone a comportarsi bene e seguire gli standard di Verità Compassione Tolleranza”. All'inizio non hanno detto niente, ma uno di loro ha accettato una copia del giornale.
Il praticante era un po' stupito che fossero disposti ad ascoltarlo. Il PCC ha deformato enormemente il pensiero del suo popolo, causando enormi danni ai cinesi. La propaganda del regime ha indotto i cinesi a odiare ciò che è buono, a confondere il bene e il male e a essere in qualche modo parte di questa persecuzione. Così spesso, avvelenati dalla propaganda feroce del PCC, non sono disposti ad ascoltare.
Il praticante ha continuato a raccontare loro i fatti, con tutto il cuore, augurandosi che potessero vedere attraverso le bugie, riconoscendo che la Falun Dafa è buona e viene ingiustamente perseguitata. Alla fine hanno ammesso di sapere che la Falun Dafa non è come dice il PCC. Lui non era il primo praticante che incontravano. La pazienza e la perseveranza nel raccontare la verità dei fatti ai cinesi, e al mondo, è la strada che i praticanti sperano possa un giorno fermare la persecuzione.
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