(Minghui.org) Una coppia sposata della città di Jiansanjiang è stata condannata al carcere per aver presentato le proprie denunce penali contro gli autori della persecuzione del Falun Gong, una disciplina spirituale basata sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza.
Da quando l'ex dittatore cinese Jiang Zemin ha lanciato la persecuzione nel luglio 1999, il signor Shi Mengchang e sua moglie Han Shujuan, entrambi praticanti del Falun Gong, sono stati ripetutamente arrestati e incarcerati per la loro fede.
Nonostante anni di brutale persecuzione i due coniugi non si sono mai scoraggiati nel praticare il Falun Gong e diffondere informazioni sulla disciplina spirituale, come da loro diritto costituzionale. I loro ultimi sforzi per portare i responsabili davanti alla giustizia hanno portato ad un'ulteriore pena detentiva. Il signor Shi è stato condannato a due anni e mezzo di carcere e multato di 20 mila yuan (2.700 euro circa), mentre la signora Han è stata condannata a due anni di prigione, più altri quattro di libertà vigilata, e multata di 10 mila yuan (1.350 euro circa).
Il signor Shi e il suo avvocato hanno notato l'atteggiamento benevolo tenuto dal giudice durante il processo, tuttavia quest'ultimo l'ha comunque condannato al carcere sotto la pressione dell'Ufficio 610 (*), un'agenzia extralegale istituita con il compito di sradicare il Falun Gong e con il potere di imporsi sui sistemi giudiziari e sull'applicazione della legge.
“L'Incidente del 28/10” precede l'ultimo arresto
Il 24 dicembre 2015, due mesi dopo il cosiddetto “incidente del 28/10”, la coppia assieme a loro figlio e ad altri sei praticanti del Falun Gong locali, sono stati arrestati.
Il 28 ottobre 2015 questi nove praticanti hanno consegnato alla Procura (*) popolare, alla Corte Superiore del Popolo e al Congresso provinciale del Popolo dell'Heilongjiang, le copie delle loro denunce penali contro Jiang e il centro di lavaggio del cervello di Qinglongshan. Hanno incluso anche dei DVD su cui avevano registrato i loro resoconti personali sugli abusi e le torture sperimentate nel centro di lavaggio del cervello.
I praticanti non stavano solamente appellandosi per il loro diritto alla libertà di credo, ma anche richiedendo il rilascio di altri quattro praticanti arrestati nel marzo 2014 e condannati al carcere nel maggio 2015. I praticanti arrestati a marzo stavano a loro volta sollecitando il rilascio di un altro gruppo di praticanti detenuti.
Il fratello minore del signor Shi, il signor Shi Mengwen, è uno dei quattro praticanti in questione. Mentre il più giovane dei due sta scontando tre anni di carcere, il più anziano è diventato una delle ultime vittime dell'attacco del regime comunista cinese contro il Falun Gong, dopo aver chiesto il rilascio del fratello.
Due mesi dopo la polizia arresta i praticanti
La protesta aperta contro la persecuzione del Falun Gong da parte del signor Shi Mengchang e degli altri praticanti ha toccato un nervo scoperto delle autorità dell'Heilongjiang, di conseguenza è stata velocemente istituita un'“unità operativa speciale 28/10”, controllata dall'Ufficio 610 della provincia.
Due mesi dopo Wang Xiankui, segretario del Comitato del Partito Comunista Cinese della provincia dell'Heilongjiang, ha diretto l'arresto dei nove praticanti.
Mentre il figlio del signor Shi ed alcuni altri sono stati poi rilasciati, i suoi genitori sono tutt'ora detenuti.
Dichiarazione di non-colpevolezza
Il 13 luglio di quest'anno il signor Shi è stato processato. Il giudice Wang Jingjun ha presieduto l'udienza, mentre Liu Aiyin della Procura di Jiansanjiang era il pubblico ministero.
L'avvocato Ma Wei ha dichiarato la non-colpevolezza dell'assistito ed ha difeso il suo diritto costituzionale alla libertà di credo.
Il legale ha affermato: “Nessuna legge in Cina ha mai criminalizzato il Falun Gong. In considerazione di ciò il mio cliente non ha commesso alcun crimine nel presentare le denunce contro i responsabili che hanno violato la sua libertà di credo. Non ha fatto del male a nessuno e tanto meno ha minato l'applicazione della legge”.
Quando il signor Shi ha chiesto al giudice di guardare i DVD nei quali i praticanti raccontano le loro esperienze di tortura vissute, il giudice Wang ha rifiutato la sua richiesta.
L'imputato ha poi proseguito ad illustrare tutte le torture subite nel centro di lavaggio del cervello.
L'avvocato Ma ha aggiunto: “Molte delle registrazioni degli interrogatori e delle dichiarazioni dei testimoni non sono sottoscritte e non dovrebbero essere utilizzate come prove di accusa contro il mio cliente”.
Atteggiamento ammorbidito del giudice
L'imputato ha ammonito il giudice e il pubblico ministero che sarebbero stati ritenuti responsabili se non si fossero attenuti alla legge nel giudicare un cittadino innocente come lui.
Il giudice Wang ha risposto: “Ho ricevuto molte telefonate dai suoi amici praticanti che chiedono il suo rilascio. Conosco bene [le conseguenze derivanti dall'emissione di sentenze sbagliate] e la ringrazio per avermelo ricordato”.
Dal momento che nel corso degli anni il signor Shi e sua moglie sono entrati e usciti dal carcere a causa della loro fede, l'anziana madre del praticante non ha mai smesso di appellarsi alla giustizia in loro favore. Il giorno dell'udienza lei era presente e così il giudice Wang le ha permesso di incontrarsi brevemente con il figlio alla fine del processo.
L'avvocato Ma ha notato l'atteggiamento benevolo del giudice e ha detto alla famiglia del signor Shi: “I procedimenti giudiziari si sono attenuti alla legge per la maggior parte dell'udienza ed ho quindi potuto articolare i miei argomenti di difesa. In passato sarebbe stato impensabile che la corte consentisse ad un praticante del Falun Gong imputato di parlare con la sua famiglia dopo il processo”.
L'Ufficio 610 mantiene il controllo
Purtroppo la corte ha dimostrato di emettere sentenze condizionate nei casi che riguardano il Falun Gong. Il giudice Wang è stato nondimeno messo sotto pressione dall'Ufficio 610 per infliggere una pena detentiva al praticante Shi e l'11 agosto scorso è stato annunciato il verdetto.
Il 30 giugno 2016 invece è stata processata la signora Han, tuttavia i dettagli del suo processo restano ancora sconosciuti.
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(*) GLOSSARIO
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