Un'intervista su Shen Yun col Consigliere della città di Toronto John Parker

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John Parker fa parte del consiglio d'amministrazione della Toronto Symphony presso il Toronto Centre for the Arts. (Per gentile concessione di NTD Television)

TORONTO—Il Consigliere della città, John Parker, ha preso parte nello spettacolo d'esordio di Shen Yun Performing Arts presso il Sony Centre for the Performing Arts giovedì 13 gennaio. John Parker fa parte del consiglio d'amministrazione della Toronto Symphony presso il Toronto Centre for the Arts. In un'intervista dopo lo spettacolo, ha condiviso i suoi pensieri su ciò che ha visto.

Allora, cosa ne pensa dello spettacolo?

John Parker: “Be', sono stato impressionato dall'intero spettacolo, mi ha impressionato la professionalità, mi ha impressionato la grazia e la bellezza e la tradizione e l'ovvio entusiasmo di tutti gli artisti per ciò che facevano e per la sua importanza. Si è rivelato tutto molto chiaramente e ha suscitato una profonda impressione su di me”.

Può approfondire?

John Parker: “Suppongo che ciò che mi ha colpito, più di ogni altra cosa, fosse il senso di vita e felicità, e l'amore per la libertà che è emerso in ognuno degli spettacoli, ed anche un promemoria che ci fa ricordare che ciò che abbiamo visto qui in questa serata è solamente disponibile nella nostra parte del mondo, e non nella regione dove ha avuto origine. E sono felice di aver avuto l'opportunità di averlo visto qui questa sera, mi viene fatta ricordare l'assoluta tragedia per cui lo spettacolo non sia disponibile in Cina”.

Che cosa pensa del finale?

John Parker: “Che fosse un messaggio spirituale davvero potente e che si rivolge allo spirito che ha mosso l'intero spettacolo questa sera. Si potrebbe solo dire che tutti quelli coinvolti nello spettacolo di questa sera avessero un elemento spirituale che ispirava il loro lavoro e il loro amore per il proprio spettacolo, è stato dimostrato chiaramente in questa rappresentazione finale. Questo è l'effetto ove ciascun artista di fatto ha dichiarato che il proprio lavoro fosse ispirato da un impegno spirituale e che in esso ci fosse un messaggio importante”.

Come si sente riguardo a ciò?

John Parker: “Sento di essere illuminato dallo stesso senso di spirito, era quindi qualcosa che è stato dimostrato sul palco ma che è stato trasmesso ad ognuno di noi nel teatro. È qualcosa che penso abbia avuto un impatto su tutti coloro che erano presenti questa sera”.

Che ne pensa invece degli elementi artistici, della danza, l'orchestra, i costumi, ecc.?

John Parker: “Sono stato molto impressionato dalla musica. Ho adorato la musica ed è stata una tecnica molto efficace che è stata impiegata questa sera quella di usare strumenti tradizionali occidentali ma disponendo a strati alcuni pezzi orientali, così che avessimo della musica che sarebbe stata familiare ed invitante per qualunque ascoltatore occidentale, ma con la presenza di un elemento orientale che ci ha ricordato anche della sua ispirazione per esso. Una musica davvero piacevole, ne ho gioito dall'inizio alla fine. Melodie piacevoli, ottime armonie. Penso che passerebbe qualunque prova di qualunque esame teorico della musica occidentale per le armonie e le melodie che sono state usate; ma era molto chiaro che l'ispirazione fosse orientale. Una piacevole fusione di culture”.

E così le è piaciuto?

John Parker: “Oh sicuro, e sul palco, la fusione dei media, con spettacoli dal vivo sul palco e lo sfondo che era anche parte dello spettacolo e la combinazione di elementi di spettacolo dal vivo e di immagini sullo sfondo che portavano le immagini animate verso un contesto ancor più spirituale funzionavano molto bene, è stato davvero efficace”.

Che cos'è che L'ha colpita?

John Parker: “Sapete, quella che davvero ha catturato la mia immaginazione è stata la danza dei Fiori di Pruno con l'uso dei ventagli, un uso molto efficace dei ventagli da parte di una compagnia molto disciplinata. Ha lasciato un enorme impatto; è stata molto efficace. E mi è piaciuta l'introduzione di questa danza, per cui [si è raccontato che] il fiore di pruno, nonostante la delicatezza, sia simbolo di forza e potere poiché questo fiore delicato appare al culmine dell'inverno e resiste alla rigidità del clima e delle condizioni invernali. Penso che il linguaggio simbolico di ciò fosse molto significativo e la forza di qualcosa di così delicato. Un messaggio davvero potente”.

È un'immagine molto orientale?

John Parker: “Penso di sì, un altro promemoria di questa serata. E devo dire anche che non tutte le immagini che riceviamo dall'estremo Oriente abbiano questo elemento in sé, riceviamo anche delle immagini molto fastidiose. Ma questo non era il caso dello spettacolo di questa sera. Nello spettacolo di questa sera, la forza era un sottoprodotto della delicatezza dello spettacolo da parte degli artisti, e le immagini che hanno presentato. La forza in esso era di gran lunga maggiore della forza di qualsiasi altra dimostrazione di forza che siamo abituati a vedere”.

Che cosa pensa dei costumi?

John Parker: “Oh, erano molto belli di sicuro, una cosa che mi ha impressionato è che in una delle danze, i ballerini avessero delle lunghe maniche di seta e di tanto in tanto le tenevano arrotolate per poi rilasciarle, e aveva l'effetto di far sì che le loro mani si alzassero in modo divino, lunghe circa tre metri, ma in modo che fluttuassero naturalmente—semplicemente pura eleganza”.

Che cosa ne pensa di ciò?

John Parker: “È stato ammaliante. Mi ha colto di sorpresa le prime volte che l'hanno fatto, poi ho cominciato a guardare attentamente per vedere come veniva fatto, ma non è stato abbastanza per far svanire la magia. Il senso che ci sia un mondo oltre al mondo in cui viviamo giorno dopo giorno, che sia in alto o nelle nostre anime, possiamo riflettere su questi pensieri. Ma questo è qualcosa che mi aspettavo che facesse parte dello spettacolo di questa sera. Lo spirito interiore, o il mondo oltre il nostro sé individuale, comunque lo si voglia definire, l'importanza di quel mondo e la rilevanza di quel mondo era parte del messaggio questa sera, penso”.

Quindi questa è la prima volta che ha visto lo spettacolo?

John Parker: “Sì, questa è stata la prima volta per me e ne ho apprezzato ogni singolo istante”.

Ritornerebbe a vederlo?

John Parker: “Oh, ci può scommettere, non vedo l'ora”.

In tre parole, come descriverebbe Shen Yun?

John Parker: “Professionale, elegante ed illuminante”.

Basato su un'intervista di NTD Television

The Epoch Times è orgoglioso di essere uno degli sponsor di Shen Yun Performing Arts.

Versione inglese: http://www.theepochtimes.com/n2/content/view/49302/

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