Sollevare il velo che copre i metodi del PCC di lavaggio del cervello sui praticanti del Falun Gong

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

(Clearwisdom.net) Da quando il Partito Comunista Cinese (PCC) ha cominciato a perseguitare apertamente il Falun Gong il 20 luglio 1999, ha fatto del “riformare [i praticanti del Falun Gong]” una massima priorità. Come conseguenza, sono stati creati molti centri di lavaggio del cervello. Il PCC ha attraversato le tre fasi seguenti nel tentativo di fare abbandonare ai praticanti il proprio credo nel Falun Gong.

Fase 1 (dalla fine 1999 agli inizi del 2002): Esplorazione del concetto di lavaggio del cervello

Il PCC ha cominciato la persecuzione, anticipando che avrebbe distrutto il Falun Gong in tre mesi. Le cose non andarono come pianificato; si videro solo sempre più praticanti che andavano a Pechino ad appellarsi per il Falun Gong. Dopo che le prigioni, i campi di lavoro e i centri di detenzione man mano si riempivano di praticanti arrestati, nell'Ottobre 1999, il regime cominciò a mettere i nuovi praticanti catturati nelle cosiddette sessioni di studio tenute localmente. Lo scopo iniziale di queste sessioni di studio era quello di controllare strettamente il numero di praticanti che andavano a Pechino. A quei tempi, le Divisioni di Sicurezza Interna a vari livelli erano responsabili di tali sessioni, ma mancavano di esperienza e cercavano di capire come si potesse fare un lavaggio del cervello.

Fase 2 (Dagli inizi del 2002 agli inizi del 2010): Campagna totale di lavaggio del cervello sui praticanti

Dopo che il 23 gennaio 2001 il PCC mise in scena l'Auto-Immolazione di Piazza Tiananmen, il numero di praticanti che si recavano a Pechino per appellarsi gradualmente diminuì. Un anno più tardi il PCC mise in piedi l'Ufficio 610 a vari livelli governativi, con lo scopo preciso di portare avanti il suo piano persecutorio. Nello stesso tempo il regime si appropriò di enormi quantità di denaro per costruire in tutte le regioni, province, comuni dei centri di lavaggio del cervello, come pure per addestrare un esercito di “operatori.” Il Campo di Lavoro di Masanjia nella Provincia di Liaoning venne usato per lanciare un programma pilota dove numerosi “esperti” vennero chiamati a studiare come “riformare” i praticanti. Dopo aver accumulato esperienza, furono pronti a condividerla con altri centri di lavaggio del cervello in tutto il paese.

Gli Uffici 610 cominciarono ad imporre delle quote di riformati a tutti i centri di lavaggio del cervello, e le usavano per valutare le performance delle persone e delle organizzazioni coinvolte. Nello stesso tempo, venivano promessi gradi bonus a coloro attivi nel portare avanti la persecuzione.

I praticanti del Falun Gong, in mezzo alla persecuzione, stavano diventando sempre più maturi, specialmente dopo la pubblicazione dei Nove Commentari sul Partito Comunista nel 2004. Come risultato furono meglio in grado di resistere al lavaggio del cervello. Molte persone ripresero la coltivazione dopo essere state costrette, sotto pressione, a denunciare il proprio credo. L'Ufficio 610 lanciò tre ondate consecutive di un programma chiamato, “Tre anni di Assalto Totale ai Praticanti con Lavaggio del Cervello,” nel 2002-2004, 2005-2007,e 2008-2010.

Fase 3 (Approssimativamente dagli inizi del 2010 alla fine 2012): Consolidamento dei primi risultati del lavaggio del cervello

A dispetto degli sforzi disperati del regime, negli ultimi 10 anni, di sradicare il Falun Gong, non solo non è stato eliminato, ma rimane forte e ottiene consensi e sostegno da un numero sempre maggiore di comunità internazionali e gente di buon cuore. Dalla pubblicazione dei Nove Commentari più di 85 milioni di persone hanno pubblicamente annunciato le loro dimissioni dal PCC e dalle sue organizzazioni affiliate. In più, molta gente, inclusi coloro che avevano in precedenza perseguitato il Falun Gong, hanno cominciato a coltivare nel Falun Gong.

Incapace di sostenere la persecuzione, il PCC decise di lanciare un altro giro del “Tre anni di assalto totale di lavaggio del cervello ai praticanti,” per consolidare i suoi precedenti risultati ottenuti con il lavaggio del cervello. A cominciare dal Marzo 2010, gli Uffici 610 in varie località hanno condotto degli arresti di massa di praticanti, mettendoli in centri di lavaggio del cervello per essere “riformati”.”

Il PCC segue una procedura a tre gradini per portare avanti un lavaggio del cervello forzato.

Gradino 1: Isolare i praticanti per individuare i loro punti deboli per facilitare il condizionamento

Ogni praticante spedito in un centro di lavaggio del cervello, al suo arrivo viene perquisito fisicamente. Nel centro vengono eseguite anche delle perquisizioni su basi regolari, al fine di impedire che i praticanti portino con loro degli articoli del Maestro.

Il centro di lavaggio del cervello di solito detiene i nuovi venuti da soli in una stanza e assegna loro due “aiutanti” per monitorarli 24 ore su 24. Non viene permesso loro di uscire dalla stanza senza permesso, e devono consumare i loro pasti nella stanza. Viene impedito loro di praticare gli esercizi di Falun Gong o di parlare con altri praticanti. Gli “aiutanti” li seguono ovunque, inclusi i bagni e i gabinetti. Loro annotano ogni mossa ed ogni parola e fanno riunioni giornalmente con lo staff, per discutere il prossimo gradino della strategia di lavaggio del cervello.

Il centro di lavaggio del cervello è blindato. In aggiunta ad alti muri e filo spinato, vi sono guardie alle entrate 24 ore su 24. Prima di arrivare nelle celle con sbarre alle finestre, bisogna superare tre o quattro porte di acciaio. In ogni stanza e in tutti i corridoi ci sono monitor. I muri sono ricoperti di scritte e di immagini che diffamano il Falun Gong.

Non ci sono pause, e coloro che rifiutano di “riformarsi” ricevono essenzialmente una condanna a vita. Molti praticanti erano prima di tutto persone di buon cuore, mai detenute prima. Quando improvvisamente si sono ritrovati rinchiusi in isolamento, completamente tagliati fuori dal mondo esterno, hanno dovuto sopportare una pressione mentale insostenibile. Di conseguenza, molti hanno sviluppato, paure, depressione, senso totale di sfiducia, come se l'essere “riformati” fosse l'unica via di uscita.

Solo quando il praticante non è più sicuro di cosa ci sia in serbo per lui, i membri dello staff del centro di lavaggio del cervello diventano premurosi, gli offrono del cibo delizioso. Allora gli fanno notare che il centro di lavaggio del cervello non è per nulla come viene descritto nei siti web di Minghui/Clearwisdom. Come risultato, alcuni praticanti con la testa confusa cominciano ad avere dubbi sulla Dafa e sul Maestro. A quel punto vengono mandate altre persone a parlare con il praticante, e chiacchierano di qualsiasi cosa, dalla famiglia e dal lavoro, fino alla vita e ai passatempi. Alcuni funzionari addirittura si offrono di ascoltarlo mentre chiarisce i fatti e fa le tre rinunce (dimissioni dal PCC e dalle sue organizzazioni affiliate). Possono andargli dietro e dire “la Falun Dafa buona,” o promettere addirittura di mettersi ad imparare il Falun Gong da lui, una volta che è stato liberato, a condizione che lui scriva una dichiarazione ufficiale in cui promette di rinunciare a praticare il Falun Gong].

Tutti questi trucchi hanno lo scopo di identificare le debolezze del praticante da utilizzare per farlo "riformare."

Gradino 2: Riformare i praticanti con torture fisiche e mentali

Se il praticante non è riformato dopo il primo gradino, il centro di lavaggio del cervello passa al secondo gradino, che include le seguenti tattiche principali.

1) Fabbricazione di Menzogne

Usare ex-praticanti per diffondere malcomprensioni sui principi della Dafa

Una tattica che l'Ufficio 610 spesso usa è quella d' impiegare ex praticanti già riformati per lavorare sui praticanti ancora da trasformare. Queste persone addestrate a quello scopo hanno molta familiarità con i libri della Dafa, ma spesso estraggono delle parole dai libri della Dafa fuori dal contesto allo scopo di far vacillare le giuste credenze dei praticanti nel Maestro e nella Dafa. Loro si occupano dei praticanti a turno tutti i giorni dall'alba al tramonto. Più i praticanti vogliono ragionare con loro più sono felici. Dopo tutto, vogliono che i praticanti vadano in confusione. La cosa triste è che alcuni praticanti che mancano di una comprensione profonda e chiara dei principi della Fa rimangono davvero perplessi e più tardi deviano dalla Dafa. Ci sono anche dei praticanti che sanno che ciò che quelle persone dicono sono cose senza senso, ma comunque cedono perché non sono più in grado di sopportare la persecuzione che subiscono e vogliono semplicemente liberarsene.

Sfruttare l'amore dei praticanti per le loro famiglie

L'Ufficio 610 si serve senza scrupoli, nel corso del lavaggio del cervello, delle emozioni dei praticanti nei confronti delle loro famiglie. Spesso usano degli incentivi con i familiari dei praticanti perché convincano questi ultimi ad abbandonare il Falun Gong. Molti praticanti, specialmente donne, cadono in questa trappola.

Questo è il motivo per cui vediamo avvenire le scene seguenti nei vari centri di lavaggio del cervello. Genitori anziani in ginocchio davanti ai loro figli che li supplicano in lacrime di scrivere le dichiarazioni, mentre altri accusano i praticanti di portare vergogna alla propria famiglia, essendo i primi da generazioni ad aver infranto la legge. Alcune mogli si recano nel centro di lavaggio del cervello, con i documenti per il divorzio e minacciano i praticanti di scegliere tra la famiglia e la Dafa. Per rendere le cose ancora peggiori, alcuni “aiutanti” cercano perfino di sabotare i matrimoni dei praticanti diffondendo voci che le loro mogli hanno relazioni extraconiugali.

Alcuni assistenti promettono di fare tutto il possibile per il praticante se lui promette di “riformarsi”. Sono sempre al suo servizio, gli portano acqua e pasti, o festeggiano il suo compleanno. Si offrono anche di aiutarli a trovare un lavoro per sé e la sua famiglia, o a far domanda per avere una pensione sociale.

Intimorire i praticanti con minacce di tagliare le loro fonti di sopravvivenza

Questo trucco ha lo scopo di trarre in inganno quei praticanti che confondono il chiarimento della verità con il fare politica. Dopo la pubblicazione dei Nove Commentari sul Partito Comunista, il PCC ha accusato il Falun Gong di essersi messo a fare politica, e ha dichiarato che il chiarimento della verità e il raccomandare le tre rinunce è un sabotaggio alla stabilità sociale. Con una tale accusa, loro intimano ai praticanti di disconnettere dal Falun Gong altrimenti saranno espulsi dal lavoro, dall'esercito o dalla scuola, i loro stipendi o le loro pensioni verranno sospesi, e la loro casa verrà sequestrata. Se i praticanti rifiutano di "riformarsi," vengono minacciati con una detenzione a lungo termine e con i lavori forzati. In altre parole, vengono forzati a scegliere fra il loro credo e i loro mezzi di sostentamento

Le frasi per accalappiare spesso usate includono, “Anche se tu ti opponi al governo, il governo è comunque tollerante e spende una fortuna per creare centri come questo allo scopo di aiutarti. Noi speriamo che presto tu potrai tornare fra le braccia del governo. Riformarsi è l'unica via di uscita. Se continui ad andare contro il governo, non ti rimane che la morte.” Alcuni dicono persino, “Se tu ancora ti rifiuti di riformarti, ti manderemo nel nordovest. Il PCC prova compassione per te. Se fosse stato per me, ti avrei sparato in testa molto tempo fa.”

2) Uso dell'attacco fisico

Quando le tattiche di cui sopra falliscono le autorità ricorrono alla violenza, usando ogni genere di torture per far soffrire i praticanti.

3) Uso alternato di menzogne e violenze

Se le torture non possono costringere il praticante a soccombere, cambiano le loro tattiche. Alcuni membri dello staff cercano di essere gentili con i praticanti, mentre altri li coprono di insulti. Ciò nondimeno, i centri di lavaggio del cervello usano alternativamente menzogne e violenze per scoprire ciò che funziona meglio.

4) Penalità finanziarie imposte ai praticanti

Ogni sessione di lavaggio del cervello di solito dura 40 giorni (30 giorni nei primi anni). Ogni praticante deve pagare fra i i 2.000 e gli 8.000 yuan, la maggior parte dei quali vengono dedotti direttamente dal loro salario, senza il loro consenso. Se i persecutori non riescono a “riformare” un praticante in una sessione, lo iscrivono per una seconda sessione costringendolo di nuovo a pagarla. I centri di lavaggio del cervello ricevono anche decine di migliaia di yuan dall'Ufficio 610. Secondo il capo di un centro di lavaggio del cervello, il PCC ha speso una media di 38.000 yuan di soldi contribuenti per ogni praticante da "riformare".

Gradino 3: Rinforzare i risultati ottenuti con il lavaggio del cervello

Una volta che un praticante a seguito delle pressioni si arrende e firma una dichiarazione di garanzia, promettendo di non praticare più il Falun Gong, il centro di lavaggio del cervello lo controlla strettamente per assicurarsi che abbia abbandonato completamente il Falun Gong.

Obbligare il praticante a scrivere varie dichiarazioni di disconnessione

L'Ufficio 610 divide l'intero processo di lavaggio del cervello in tre fasi... Preliminare, di base e riforma completa. Scrivere una garanzia non significa necessariamente che la mente del praticante sia stata completamente “riformata”. Il centro di lavaggio del cervello lo bombarderà ulteriormente con nozioni distorte e lo forzerà ulteriormente a disconnettere completamente dalla Dafa e dal Maestro.

Ciò che loro spesso fanno è multifase. La prima intenzionalmente diminuisce la pressione riducendo il tempo di “studio”, o offre al praticante delle pause. Spesso organizzano gruppi cantanti e attività di ballo di ogni tipo per spostare la sua attenzione, poi gli fanno guardare DVD che diffamano il Falun Gong e poi lo obbligano a scrivere i suoi pensieri dopo aver visto tali video. Alla fine, fanno in modo che della gente già liberata ritorni nel centro di lavaggio del cervello per esprimere la loro gratitudine per averli riformati. Naturalmente, il centro non permette che i praticanti detenuti abbiano delle libere conversazioni con i visitatori, e tutto viene strettamente monitorato.

Obbligare i praticanti a scrivere commenti che “scavano in profondità"

Dopo aver obbligato i praticanti a scrivere vari documenti di rinuncia al loro credo, i centri di lavaggio del cervello richiedono che loro consegnino tutti i loro materiali del Falun Gong. In più ordinano ai praticanti di scrivere i cosiddetti materiali che “scavano in profondità” per criticare il Maestro e la Dafa.

Questo è il momento più pesante per i praticanti. Il centro di lavaggio del cervello richiede loro di informarli di ogni cosa che il praticante ha fatto in relazione alla convalida della Fa e alle attività di chiarimento della verità. Gli fanno rivelare la sorgente da cui ha ottenuto i materiali di chiarimento ed una lista di praticanti con cui si è incontrato di frequente in passato. Ripetono l'intero processo fino a quando estraggono delle risposte soddisfacenti. Poi lo faxano le confessioni ottenute alla Divisione di Pubblica Sicurezza della loro città, la quale a sua volta verificherà le informazioni ricevute con quelle già in loro possesso, ritornando poi le conclusioni al centro di lavaggio del cervello. Lo scopo è quello di assicurarsi che il praticante abbia fornito le vere informazioni.

Peggio ancora sono i frequenti arresti di altri praticanti che la Divisione di Pubblica Sicurezza pratica in base ai nomi e alle informazioni rivelate dal praticante detenuto. Naturalmente alcuni praticanti sono stati condannati con sentenze ancora più pesanti dopo aver svelato tutto alle autorità.

Obbligare i praticanti a partecipare alle riunioni “rivela e critica”

Il praticante "riformato" deve leggere ad alta voce nelle riunioni “Rivela e Critica” ciò che ha scritto sulla sua famiglia, sui membri dei comitati di quartiere, sui suoi compagni di lavoro, e sugli Uffici 610. Moti di questi incontri vengono filmati e archiviati. Lo scopo è quello di distruggere la volontà del praticante e soffocare la sua anima. Vogliono che lui si arrenda a se stesso e rinunci definitivamente a riprendere la coltivazione.

Condurre un'ispezione e valutazione finali

Dopo avere attraversato i gradini di cui sopra, il centro di lavaggio del cervello condurrà un'ispezione finale, dove valuterà i risultati della “riforma” del praticante. Gli ispettori sono di solito gente dell'Ufficio 610. Loro fanno molte domande per le quali richiedono delle risposte dirette ed esplicite. A volte ordinano persino al praticante di fumare e bere alcolici con loro, per determinare se ha per davvero rinunciato alla coltivazione. Se viene ritenuto non soddisfacente, deve rimanere nel centro di lavaggio del cervello più a lungo, fino a che non sarà completamente “riformato”.

Kong Fanyun, un capo del centro di rieducazione di Hebei, una volta ha detto, “Quando ti vedo picchiare o maledire la gente, io so che sei veramente riformato.” E' evidente che la cosiddetta “riforma” consiste nel trasformare delle brave persone in demoni.

Obbligare i praticanti a diventare spie

I centri di lavaggio del cervello utilizzano persone ridotte in confusione per riformare altri praticanti. Loro selezionano delle persone che pensano essere le più profondamente riformate per spiare e raccogliere informazioni riguardo ai praticanti e alle attività di chiarimento della verità. Loro fanno anche in modo che queste spie diffondano voci, raccolgano donazioni e creino dissidi fra i praticanti. Lo scopo è dividere i praticanti e creare problemi alla Dafa.

Progetto di visite a casa

A cominciare dal 2007, l'Ufficio 610 ha lanciato il progetto delle cosiddette visite a casa, che consiste nel visitare regolarmente a casa loro i praticanti riformati. Loro dicono che lo fanno perché si prendono cura dei praticanti, quando in realtà stanno cercando di ingannarli ulteriormente.

Versione inglese: http://www.clearwisdom.net/html/articles/2011/1/21/122783.html

* * *

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

Potete stampare e diffondere gli articoli ed i contenuti pubblicati su Clearharmony, ma per favore citate la fonte.