Il 25 aprile i praticanti della Falun Dafa hanno manifestato nei pressi dell'Ambasciata Cinese di Roma e di fronte al Consolato Cinese di Milano per ricordare l'appello pacifico di 12 anni fa, il 25 aprile 1999, quando oltre diecimila praticanti andarono all'Ufficio degli Appelli del Consiglio di Stato a Pechino per chiedere la fine delle restrizioni da tempo imposte alla pratica e il rilascio di decine di praticanti arrestati ingiustamente nella vicina città di Tianjin.
I praticanti inviano pensieri retti nei pressi dell'Ambasciata Cinese a Roma | I praticanti in meditazione di fronte al Consolato Cinese a Milano |
I praticanti hanno esposto striscioni e poster in cinese e italiano per informare i passanti sulla persecuzione in corso e sul Falun Gong. Hanno praticato gli esercizi ed hanno parlato con i passanti cinesi, che si recavano al consolato, per aiutarli a riconoscere la verità dei fatti e a riconoscere la vera natura del PCC.
A Milano, due ragazzi cinesi da qualche anno in Italia, parlando un buon italiano, si sono avvicinati per avere più informazioni, per capire meglio che cosa è il Falun Gong e curiosi di sentire l'esperienza dei praticanti. Hanno chiesto le ragioni della persecuzione e hanno raccontato della propaganda diffamatoria che avevano sentito in Cina alla televisione. Sembravano ben consapevoli di essere stati ingannati dal PCC e hanno accettato molto volentieri del materiale stampato.
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