Dall’appello del 25 Aprile, al prossimo passo per i ricchi cinesi

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(Clearwisdom.net) L'appello del 25 Aprile si riferisce al ricorso di oltre 10.000 praticanti del Falun Gong all'Ufficio d’Appello Nazionale di Pechino vicino a Zhongnanhai, sede del Partito comunista cinese (PCC), 12 anni fa.  Fecero appello per chiedere la liberazione di decine di praticanti arrestati dalla polizia nella vicina città di Tianjin. Cercarono anche di far revocare il divieto di pubblicazione dei libri del Falun Gong e ottenere le garanzie di poter praticare liberamente e in piena sicurezza, quelle garanzie che il Falun Gong godeva negli anni precedenti.

"Il prossimo passo per i ricchi cinesi" si riferisce a un sondaggio della China Private Wealth Survey pubblicato dalla China Merchants Bank e Bain & Co. Mercoledì 20 Aprile 2011. Secondo l'indagine, i cinesi sempre più ricchi che scelgono di emigrare all'estero, portano con sè i soldi per investirli nelle loro nuove case. Alcuni media sostengono che il prossimo passo per i ricchi cinesi sarà quello di lasciare la Cina del tutto(1).

L'appello del 25 Aprile è in qualche modo legato a tutto questo? L'autore di questo articolo crede di sì. L'appello del 25 Aprile ha dimostrato che, 11 anni fa, il popolo cinese aveva ancora fiducia nel loro governo. Essi avevano la speranza che il governo del PCC avrebbe difeso la giustizia. Oggi, tuttavia, la vicenda dei ricchi cinesi dimostra che la gente di oggi non ha più fiducia del regime del PCC e ha poca fiducia nel futuro della Cina sotto il PCC.

I ricchi sono più vicini al cuore del potere del PCC e sembrano saperne più delle masse. Percepiscono meglio il senso di instabilità. Eppure, il pubblico vede solo la superficiale prosperità economica, non riesce a vedere la crisi all'orizzonte.

Il Signor Yu Yongding, un ex membro della Commissione per la politica monetaria della People’s Bank of China, ha pubblicato un articolo sul giornale in inglese China’s Daily, ritenuto il portavoce del PCC, il cui titolo era: "La rapida crescita della Cina è stata raggiunta a un costo estremamente alto. Solo le generazioni future ne conosceranno il vero prezzo".(2)

Il "modello cinese" che Yu discute è fondamentalmente uno schema Ponzi. Eppure il Signor Yu ha preso in considerazione solo l'aspetto economico. Non parlava della caduta verso il basso della moralità negli ultimi anni, alcuni credono che essa avrà un impatto ancora maggiore e di vasta portata per le generazioni future della Cina.

Uno dei miei compagni di collegio, oggi è un amministratore delegato di una società di private equity. È considerato un giovane di successo nella società cinese. Egli ritiene che: "Questo è il momento più buio nella storia della Cina". È arrivato a questa conclusione sulla base delle sue esperienze di vita, come l'inquinamento ambientale, il crescente divario tra ricchi e poveri, le intossicazione alimentari per incrementare i profitti, la travolgente alluvione della pornografia, il declino della moralità, e la generale mancanza di fede spirituale.

Penso che molte persone potrebbero avere trascurato un altro settore “oscuro”, coperto dalla propaganda. Negli ultimi 12 anni, la persecuzione del Falun Gong ha accompagnato il declino verso il basso della moralità. Al fine di valutare la direzione futura della Cina, non si può ignorare ciò che il PCC ha fatto durante la persecuzione del Falun Gong. Pensate forse che la persecuzione non ha nulla a che fare con voi? In ogni caso, ciò che il PCC ha fatto in questa persecuzione rivela la sua vera natura.

Due esempi possono illustrare efficacemente questa tesi. Una è la messa in scena dell'"auto-immolazione" in piazza Tiananmen. L'altra è l’espianto di organi dai praticanti del Falun Gong.

La messa in scena dell’immolazione  in piazza Tiananmen

Il 23 Gennaio 2001, alla vigilia del capodanno cinese, dei video sono stati registrati e trasmessi in tutta la Cina e in tutto il mondo. In questi video si affermava che un certo numero di praticanti del Falun Gong si erano dati alle fiamme in piazza Tiananmen a Pechino. Una donna di nome Liu Chunling è morta.

Analizzando al rallentatore i filmati trasmessi dalla China Central Television (CCTV), divenne chiaro Liu Chunling non era morta a causa del fuoco. Un poliziotto in borghese l'ha colpita alla testa con un oggetto, uccidendola. Per quanto riguarda il cosiddetto organizzatore, Wang Jindong, i suoi vestiti sono stati bruciati, ma la bottiglia di plastica tra le gambe è rimasta intatta. La bottiglia avrebbe dovuto contenere il “carburante” utilizzato nella auto-immolazione.

L'auto-immolazione è stata allestita dalle autorità per mettere l'opinione pubblica contro il Falun Gong. La notizia falsa è stata riportata da migliaia di giornali e centinaia di stazioni televisive e radiofoniche e numerosi siti internet controllati dal PCC. I media occidentali hanno ripreso la storia e hanno diffuso la propaganda del PCC in tutto il mondo.

La tempistica era giusta per il PCC. La persecuzione del Falun Gong aveva iniziato a perdere slancio dopo il primo anno e incontrare scetticismo e resistenza dal pubblico. La messa in scena dell’auto immolazione molto rapitamente suscitò enorme rabbia e oddio della gente verso il Falun Gong e alimentò l'escalation successiva della persecuzione.

I filmati della China Central Television (CCTV) hanno mostrato che Liu Chunling è stata ucciso da un uomo alto. La messa in scena dell’auto-immolazione è stata, infatti, una cospirazione


La bottiglia di plastica tra le gambe di Wang Jindong è rimasta intatta dopo l'incendio. Il poliziotto con la coperta era dietro di lui e lo guardava bruciare, dando a Wang Jindong il tempo di finire il suo lamento premeditato sul Falun Gong, prima di mettergli la coperta

"False Fire: China's Tragic New Standard in State Deception ", è un breve documentario prodotto da NTDTV, che ha vinto un Certificato d'onore al 51° Festival Columbus International Film& Video nel 2003. Il film analizza il video della falsa immolazione trasmesso su un popolare programma nazionale di CCTV "Talk Focus". Le analisi del movimento al rallentatore dei filmati di CCTV rivela che l'auto-immolazione fu un inganno, una messa in scena propagandistica da parte delle autorità per demonizzare il Falun Gong agli occhi dell’opinione pubblica. Non è terribile che il PCC si sia spinto così in basso per istigare l'odio e perseguitare delle persone buone?

Il prelievo di organi su praticanti del Falun Gong in vita

Se l'intento della messa in scena dell’auto-immolazione era di alimentare i semi dell'odio, il prelievo di organi è una atrocità che segue il frutto di quei semi.

Nel 2006, un reporter cinese e un ex dipendente del “Liaoning Provincial Thrombosis Hospital of integrated Chinese and Western Medicine” hanno dato la notizia di espianti d'organi ai praticanti del Falun Gong. (Vedi: http://clearwisdom.net/html/articles/2006/3 /17/70915.html)

Dal 1999 al 2007 il mercato dei trapianti di organi in Cina è cresciuto rapidamente. Nel 2003, il numero di trapianti di organi salì improvvisamente alle stelle. Il turismo dei trapianti di organi diventò anch'esso molto popolare tra il 2003 e il 2006. Alcuni ospedali in Cina hanno affermato pubblicamente che il tempo di attesa di un organo era solo di una o due settimane. Nei paesi occidentali, l'attesa per un organo analogo è di due o tre anni. Alcuni ospedali cinesi hanno anche offerto un secondo trapianto di organi gratuito se il primo non fosse riuscito. Per la Cina continentale, dove non c'è un sistema nazionale di donazione di organi o una consuetudine o la cultura alla donazione di organi, da dove provengono tutti questi organi? L'espianto d'organi esposti nel 2006 fornisce una risposta a questa domanda.

Nel Novembre 2009, le Edizioni Seraphim in Canada, ha pubblicato il libro “Bloody Harvest, l'uccisione dei Falun Gong per i loro organi". Gli autori sono David Matas, un noto avvocato per i diritti umani, e David Kilgour, ex segretario di stato canadese, per l'Asia-Pacifico. Il libro ha reso pubblici una grande quantità di prove di espianti d'organi ai praticanti del Falun Gong come risultato di diversi anni di indagine e di ricerca. Le prove includono le registrazioni delle conversazioni con i medici in diversi ospedali in Cina, confermando l’espianto d'organi ai praticanti del Falun Gong.

Il sito web Minghui, è la versione cinese di Clearwisdom; ha pubblicato un dettagliato rapporto, "Praticanti del Falun Gong sistematicamente uccisi per i loro organi”.
(vedi:http://www.clearwisdom.net/http://www.clearwisdom.net/appx/eng/search/?terms=Ouyang+Fei%2C+Sun+Sixian%2C+Lin+Zhanxiang).

Il rapporto raccoglie notevoli informazioni pubblicate su Internet dai vari dipartimenti del PCC. Molte delle pagine pubblicate su Internet di riferimento sono state eliminate, ma le copie possono ancora essere trovate in una biblioteca digitale di siti internet. È apparso chiaro che il gran numero di organi disponibili in Cina non avrebbe potuto essere sostenuto dai soli criminali giustiziati, come hanno sostenuto i funzionari del partito. Molti praticanti del Falun Gong che sono scomparsi durante la persecuzione quasi certamente sono stati utilizzati come fonte di organi.

Una relazione del Novembre 2008 del Comitato delle Nazioni Unite contro la tortura ha osservato che un aumento delle operazioni di trapianto di organi ha coinciso con la persecuzione del Falun Gong e ha sollecitato un'indagine immediata e indipendente.

"Tra vita e morte", un documentario di NTDTV sull’espianto d'organi ai praticanti del Falun Gong, ha recentemente vinto il Diploma di Merito al: 2011, Hugo Television Award in Chicago.

Alcuni possono trovare difficile crederci, ma l'evidenza rivela questa verità.

Quest'anno si registra il 12° anniversario del pacifico appello del 25 Aprile. Il 25 Aprile 1999, oltre 10.000 praticanti del Falun Gong si sono recati all’ufficio Nazionale d'Appello perché confidavano che il governo cinese avrebbe fatto la cosa giusta. Tuttavia, il PCC ha abusato della loro fiducia e ha usato l’appello come una scusa per lanciare una persecuzione che dura ormai da 12 anni. 

Riconoscendo la sfilata infinita di atrocità che il PCC ha saputo compiere, il passo successivo per molti dei ricchi della Cina è quello di lasciare la Cina. Si può solo immaginare ciò che la vita sarà per le grandi masse che non fanno parte dei super-ricchi e devono restare lì. 

Note: 
(1) Segnalato da Reuters il 20 Aprile 2011 
(2) "Seguire una strada diversa" di Yu Yongding sul China Daily il 23 Dicembre 2010 

Versione cinese: http://www.minghui.org/mh/articles/2011/4/25/从“四--8226-二五上访”到“中国富人的下一站”-239562.html
Versione inglese: http:
//www.clearwisdom.net/html/articles/2011/5/11/125071.html

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