Nome: Liu Ruanping
Sesso: Femmina
Età: 49
Indirizzo: Jiaozuo Città, provincia di Henan
Occupazione: sconosciuta
Data dell’ultimo arresto: 31 agosto 2007
Luogo dell’ultimo arresto: Prigione femminile di Xinxiang
Città: Xinxiang
Provincia: Henan
Persecuzioni subite: Arresto, casa saccheggiata, detenzione
La signora Liu Ruanping della contea di Boai in Jiaozuo di solito soffriva di artrite reumatoide da molti anni prima di praticare il Falun Gong, e a causa di questa malattia era una persona molto irritabile. Dopo aver iniziato la pratica e seguito rigorosamente i principi di Verità-Compassione-Tolleranza, la sua malattia scomparve gradualmente. Divenne aperta e gentile, e aveva un rapporto molto armonioso con i suoi vicini.
Nonostante la persecuzione del Partito Comunista Cinese al Falun Gong, la signora Liu ha perseverato a credere nei principi del Falun Gong e continuava a parlare alla gente sui fatti della persecuzione. All'inizio di giugno 2006, alcuni agenti dell’ufficio 610 di Boai (un'organizzazione di agenti speciali creata con il solo scopo di perseguitare il Falun Gong) hanno saccheggiato la sua casa. Liu non era presente in quel momento. Tuttavia, Li Yinghao, Sun Lujun e altri agenti di polizia continuarono a tornare a casa sua per trovarla. La signora Liu non ebbe altra scelta che lasciare la casa per evitare di essere arrestata.
Il marito della signora Liu decise di lasciare la sua casa a causa delle continue molestie da parte della polizia, lasciando il figlio solo con i nonni. I genitori di Liu sentivano molto la mancanza della loro figlia.
La polizia di Boai ha cercato di utilizzare i parenti di Liu per trovarla. Hanno minacciato il fratello più giovane di Liu, ordinandogli di consegnare sua sorella entro un certo giorno. Se non ci fosse riuscito, sarebbe stato sospeso dal lavoro. Suo fratello non sapeva cosa fare e preferì chiedere consiglio al padre. Un agente di polizia ha detto loro: "Vogliamo solo vedere la signora Liu. Finché tornerà a casa andrà tutto bene. Se lei ha una spiegazione chiara, andrà tutto bene. Noi non le faremo del male".
Il padre di Liu era certo che sua figlia non facesse niente di male e non aveva motivo di credere che la polizia gli avesse mentito. Così accettò la loro richiesta, e chiese a Liu di tornare a casa. Sotto la pressione dei suoi familiari, Liu tornò a casa, ma si rifiutò fermamente di incontrarsi con la polizia. Verso le 07:00 del 31 agosto 2007, i familiari di Liu accompagnarono Yan Yu dell’Ufficio 610 di Boai a casa sua. Dopo un breve incontro con Liu, Yu Yan andò via.
La sig.ra Liu stava iniziando a riporre i vestiti per prepararsi a partire, ma la sua famiglia cercò di fermarla. Uno dei suoi familiari le disse: "Non vedi che non è successo niente? Perché vuoi partire? "Tuttavia, dieci minuti dopo, Yan Yu, Sun Lujun, Li Yinghao, altri agenti dell’Ufficio 610 di Boai, e agenti del Distretto Jiefang circondarono la casa di Liu. Bussarono alla porta diverse volte, ma lei non aprì. La polizia fece poi irruzione in casa alle 11 di quella sera e ha portato via Liu. Liu fu detenuta nel Centro di Detenzione Yanhe a Jiaozuo. É stata tenuta un’udienza segreta in tribunale contro Liu senza notificarla ai suoi familiari ed è stata condannata a sette anni nel carcere femminile di Xinxiang.
Quando i familiari di Liu le fecero visita in carcere, poteva parlare con loro soltanto per telefono. Erano separati da uno spesso vetro e monitorati dalle guardie. A Liu non è stato permesso di parlare del Falun Gong o esporre la persecuzione nella prigione.
(*) GLOSSARIO
Versione cinese: http://minghui.ca/mh/articles/2011/6/12/242299.html
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