Il salvataggio della Principessa Drago -Parte III

Lo studioso Liu Yi si sposa
 
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Parte I
Parte II

La principessa dragone, terza figlia del re dragone del lago di Dong Ting, era sposata con il principe dragone del fiume Jinghe, uno spietato, crudele, insensibile ed ostinato drago che maltrattava la principessa e la esiliò dal palazzo.

Liu Yi, un giovane studioso, udì il pianto addolorato della principessa ed ebbe pietà della damigella in pericolo. Ascoltò la sua storia di dolore e seppe d’essere l'unica persona che avrebbe potuto portare un messaggio della principessa a suo padre, il re dragone del lago di Dong Ting.

Essendo una persona compassionevole, trascurò i propri interessi — si trovava sulla strada per poter sostenere l'esame di dipendente pubblico a Pechino — e, mosso dal suo cuore puro, partì per un viaggio per consegnare il messaggio della principessa dragone, scritta col sangue su un pezzo di stoffa strappato dai suoi vestiti.

Dopo che la sua lettera fu consegnata, fu combattuta una grande battaglia e la principessa fu tratta in salvo all’ovile della sua famiglia.

Lo studioso Liu Yi e la principessa drago si sposano. (Shaoshao Chen/staff dell’Epoch Times)

Ricompensa non richiesta

Fu preparato un grande banchetto per festeggiare il ritorno della principessa e per ringraziare Liu dell’aver reso possibile il salvataggio. La consegna della lettera fu trasformata in una canzone e una storia, da cantare e raccontare molte volte negli anni a venire.

La principessa continuava a ringraziare Liu più e più volte d’averla salvata dalla sua miseria. Ma Liu era felice d’essere stato di aiuto e non chiedeva nulla di più.

Ora, in tutte le sue insegne reali, sembrava così diversa da come la ragazza calpestata s’era mostrata — era bella, e appariva così regale, con il diadema tra i capelli.

Dopo aver bevuto tre bicchieri, Qiantang offrì a Liu la mano di sua nipote in matrimonio. Disse che ella era felice di farlo in cambio della sua buona azione.

Liu era sbalordito e continuava a scuotere la testa. Finalmente, si fece uscire alcune parole di bocca.

"No, no, il mondo avrebbe l'impressione che io abbia fatto ciò solo per la sua bellezza e che avevo un altro scopo in mente. Sono un vero gentiluomo e, come tale, sono sempre pronto ad aiutare chi è nel bisogno".

Ancora un po’ sbalordito, disse: "Come dice il proverbio, ‘Un vero gentiluomo non cercherà una ricompensa per una buona azione; egli lo fa per il bene di chi è nel bisogno’. Vi prego di scusarmi per il mio rifiuto della vostra proposta. Ma, siatene sicuri, sono un grande ammiratore della principessa."

Dopo aver detto questo, Liu lasciò il palazzo, proprio come farebbe un vero gentiluomo, senza prendere con sé i doni e i regali che gli erano stati offerti.

Un buon partito

Dopo esser ritornato a casa, Liu raccontò a sua madre tutto quello che era successo. Sua madre lo guardò con stupore e disse: "Ci sono veramente degli déi su questa terra". Era orgogliosa di lui per quello che aveva fatto, e che si fosse comportato come un vero gentiluomo.

Il tempo vola e in un battito d’ali un anno di tempo era passato. La madre di Liu voleva vedere suo figlio sposato e gli disse che gli uomini e le donne hanno bisogno di sposarsi quando raggiungono l'età adulta.

"Ho scelto una compagna adatta a te. È la figlia della famiglia Lu della contea di Jieyang, non lontano da noi. La famiglia è buona e la ragazza ha tutte le caratteristiche di una buona moglie. È gentile ed intelligente, e lavora duramente. Tu la rispetterai. Quindi, ti prego di scegliere il giorno in cui possono avvenire le nozze".

Alla sua prima notte di nozze, Liu non riusciva a credere ai suoi occhi. La sua sposa era l'immagine speculare della terza principessa dragone del Dong Ting. Liu raccontò alla propria sposa la sua storia e che pensava ancora alla principessa dragone Dong Ting; ma lui sarebbe stato sempre un gentiluomo, in parole ed opere, ed avrebbe sempre onorato e tenuto in alta considerazione la sua sposa.

Il cuore della giovane donna ne fu profondamente toccato. Confessò che lei era veramente la terza principessa Dong Ting. Non poteva dimenticare il suo benefattore Liu. Il suo cuore era governato dal vecchio detto: ‘Colui che ha ricevuto una goccia d'acqua per gentilezza, darà in cambio al proprio benefattore una sorgente piena d’acqua’. E così la sua famiglia pensò a lungo e in largo ad un modo per rendere le sue speranze realtà.

Zio Qiantang Jun la portò a vivere con sé nella contea di Jieyang. Trovarono un modo per far stare insieme i due giovani innamorati e fu proprio come se l’incontro fosse stato effettuato dal cielo.

La morale della storia

Questa storia è una delle leggende più amate della Cina ed in passato è stata raccontata in fiction, spettacoli teatrali e film. Tutti hanno sentito la storia e tutti la possono raccontare.

Liu Yi si pone come un esempio per il vecchio detto tradizionale cinese che un gentiluomo non cerca un ritorno quando presta soccorso o beneficio ad altri. Questo detto fornisce uno standard da raggiungere per chi fa buone azioni.

Allo stesso tempo, la storia racconta anche di come ci si comporta quando si riceve un beneficio: ‘Colui che ha ricevuto una goccia d'acqua per gentilezza, darà in cambio al proprio benefattore una sorgente piena d’acqua’.

Questi sono semplici, universali principi della morale. Sono stati tenuti in vita nel cuore dei cinesi nel corso dei secoli tramite storie come questa, ma ora sono stati abbandonati e dimenticati.

Al loro posto c’è il detto, oggi comune in Cina: "Chiunque dovrebbe agire per sé; se non lo fa sarà distrutto dal cielo".

Questo detto capovolge l'antica sapienza. Gli esseri umani stanno perdendo il contatto con ciò che li rende umani; quanto è pericoloso questo per il mondo!

Articolo originale: http://www.theepochtimes.com/n2/china/rescue-of-the-dragon-princess-part-iii-of-iii-59137.html

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