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N.B.: I caratteri cinesi mostrati saranno quelli tradizionali, seguiti eventualmente dalla loro variante in caratteri semplificati fra parentesi, mentre verrà usato il pinyin come metodo di trascrizione fonetica dei caratteri.
Vita quotidiana, istruzione e arte come influenze culturali delle espressioni idiomatiche cinesi
Le espressioni idiomatiche cinesi rivelano i contenuti principali della cultura cinese, nonché la peculiare struttura psicologica, il modo di pensare, la percezione estetica ed il sistema di valori del popolo Han, il gruppo etnico più diffuso in Cina. Queste espressioni descrivono precisamente e vividamente la visione sulla vita, sulla società e altri pensieri filosofici del popolo cinese.
Ad esempio:
- “Ān (essere contento con) Pín (la povertà) Lè (devoto a) Dào (cose spirituali)”, 安貧樂道 (安贫乐道), si riferisce all'essere contenti con la povertà e al perseguire con gioia la spiritualità. “Míng (chiaramente) Biàn (distinguere) Shì (giusto) Fēi (sbagliato)”, 明辨是非, si riferisce a una persona che conosce chiaramente cosa è giusto e cosa è sbagliato.
- “Zhèng (retto) Qì (spirito) Lĭn Rán (apparenza riverente)”, 正氣凜然 (正气凛然), si riferisce all'ispirare riverenza sostenendo la giustizia. “Măn (il presuntuoso) Zhāo (incorre) Sŭn (perdite), Qiān (il modesto) Shòu (raccoglie) Yì (benefici)”, 滿招損 謙受益 (满招损 谦受益), indica che il presuntuoso incorre in fallimento, mentre il modesto riceve benefici.
Anche il comportamento delle persone nella loro vita quotidiana viene riflesso nelle espressioni idiomatiche. Per esempio:
- “Wēn (cortese) Liáng (gentile) iGōng (rispettoso) Jiăn (parsimonioso) Ràng (modesto)”, 溫良恭儉讓 (温良恭俭让), significa dire alle persone di essere cortesi, gentili, rispettosi, parsimoniosi e modesti.
I racconti delle espressioni idiomatiche cinesi sono parte della storia cinese, e ogni espressione idiomatica cinese porta un messaggio profondo. Attraverso il raffinamento della storia e la loro diffusione fra numerose persone attraverso il passaparola, ogni espressione idiomatica cinese ha acquisito profondità, significato, chiarezza e concisione, e permette alla gente di saperne di più su storia e principi cinesi.
Alcuni esempi a seguire:
- “Gāo (alta) Shān (montagna) Líu (scorrevole) Shuĭ (acqua)”, 高山流水, di Yu Boya e Zhong Ziqi. (Si vedahttp://www.clearwisdom.net/html/articles/2010/3/20/115464.html per una spiegazione della storia, in inglese)
- “Yùn (escogitare) Chóu (strategie) Wéi Wò (tenda di comando)”, 運籌帷幄 (运筹帷幄), è riferito all'escogitazione di strategie vittoriose in una tenda di comando di Zhang Liang e significa appunto escogitare strategie (si veda http://www.clearwisdom.net/emh/articles/2007/2/16/82725.html per maggiori informazioni su Zhang Liang, in inglese)
- “Jū Gōng Jìn Cùi”, 鞠躬盡瘁 (鞠躬尽瘁), è riferito al servire il Paese con devozione fino alla morte. Proviene da Zhuge Liang, il primo ministro dello Stato di Shu nel periodo dei Tre Regni.
- “Wén (sentire) Jī (gallo) Qĭ Wŭ (alzarsi e praticare le arti marziali)”, 聞雞起舞 (闻鸡起舞), di Zu Ti. Qesta espressione idiomatica si riferisce a quando Zu Ti, un famoso generale della dinastia Han, era giovane e si alzava e praticava le arti marziali con la spada al sentire il canto del gallo.
- “Rù (entrare) Mù (legno) Sān (tre) Fēn (unità di misura della lunghezza)”, 入木三分, si riferisce all'inchiostro che tramite il pennello penetra di tre fen nel legno, e significa scritto con mano forte, decisa. Di Wang Xizhi, il più famoso maestro di calligrafia cinese nella dinastia Jin.
“Dé (virtù o moralità) Gāo (alta o prospera) Wàng (reputazione) Zhòng (molta)”, 德高望重, si riferisce a una persona di grande virtù e prestigio. È di Fu Bi, famoso funzionario nella dinastia Song, che ebbe un magnifico livello di tolleranza, perfino in giovane età (si veda http://www.pureinsight.org/node/5327per maggiori informazioni su Fu Bi, in inglese)
- “Jīng Zhōng (completamente fedele a) Bào (servire) Guó (il Paese)”, 精忠報國 (精忠报国), significa servire il Paese con fedeltà incondizionata, di Yue Fei (si veda http://www.clearwisdom.net/html/articles/2010/2/3/114395.html per maggiori informazioni su Yue Fei, in inglese).
La cultura tradizionale cinese presta molta attenzione all'istruzione.
- “Shī (maestro) Dào (principi) Zūn Yán (rispetto e dignità)”, 師道尊嚴 (师道尊严), indica che quando i maestri vengono rispettati, anche i principi che loro insegnano saranno rispettati dalle persone.
- “Zūn (rispetto) Shī (maestro) Zhòng (dare importanza a) Dào (Tao, i principi)”, 尊師重道 (尊师重道), significa rispettare il maestro e dare importanza ai principi; questi sono principi morali e norme etiche fortemente enfatizzati in Cina. L'espressione idiomatica “Shī Dào Zūn Yán” viene dal “Li Ji – Xue Ji” (Libro dei riti - Documentazione sul tema dell'istruzione), che afferma: «Per quanto riguarda l'apprendimento, la cosa più difficile è trovare insegnanti rigidi. Solo quando gli insegnanti sono rigidi gli studenti possono apprezzare il Tao (i principi). Solo quando il Tao viene apprezzato le persone possono rispettare l'apprendimento». “Zūn Shī Zhòng Dào” trova le sue origini in Hou Han Shu – Kong Xi Zhuan (Libro degli Han posteriori – Biografia di Kong Xi): «Ho sentito che nessun re sagace non rispetta i maestri e non dà valore al Tao (principi)».
I cinesi antichi hanno legato assieme i concetti di rispetto per i maestri e rispetto per il Tao. Credevano che il Tao è la verità del cosmo e delle vite umane, e seguire il Tao è lo stesso che materializzare il valore più elevato della propria vita.
I cinesi antichi facevano notare che il principio di essere maestri implica rispetto e nobiltà. Promuovevano e salvaguardavano il principio di rispetto dei maestri e del Tao. Quando i maestri vengono rispettati, gli studenti possono dunque comprendere l'altezza del Tao e, in questo modo, i principi, la conoscenza e le abilità insegnati dai maestri possono essere rispettati. Per esempio:
“Chéng (Cheng Yi) Mén (porta) Lì (stare in piedi) Xuě (nella neve)”, 程門立雪 (程门立雪), è un racconto molto conosciuto della storia cinese. La storia proviene da Storia dei Song - Biografia di Yang Shi: «Yang Shi e You Zuo andarono a vedere Cheng Yi, un famoso filosofo confuciano dell'epoca. Cheng stava seduto là a meditare con gli occhi chiusi. Yang Shi e You Zuo rimasero rispettosamente in piedi fuori dalla porta con rigide condizioni nella neve. Quando Cheng si svegliò, la neve era già profonda un piede». Questa espressione idiomatica venne poi utilizzata per descrivere il rispetto che una persona ha dei maestri ed il pio perseguimento del Tao.
Le espressioni idiomatiche cinesi riflettono altresì le arti tradizionali cinesi. Una nazione con una storia remota deve avere cultura e arti ricche e colorite. La letteratura, la calligrafia, la pittura, la musica, la danza, e così via, della Cina, sono parti essenziali dello spirito e della cultura nazionale cinese. Anche il contenuto di queste arti è inevitabilmente riflesso nelle espressioni idiomatiche. Alcuni esempi a seguire:
- “Wén (letteratura) Yĭ (usata per) Zài (esprimere) Dào (Tao)”, 文以載道 (文以载道), significa usare la letteratura per esprimere il Tao, il che rivela il valore della letteratura.
- “Piāo (fluttuare) Ruò (come) Fú Yún (fuggevoli nuvole), Jiăo (vigoroso) Ruò (come) Jīng (allarmato) Lóng (drago)”, 飄若浮雲 矯若驚龍 (飘若浮云 矫若惊龙), la quale espressione viene utilizzata per descrivere la calligrafia cinese.
- “Miào Shŏu (dotato di abilità superbe) Dān Qīng (colori usati per la pittura)”, 妙手丹青
- “Wú (Il pittore Wu Daozi) Dài (cinture o fiocchi) Dāng Fēng (vento)”, 吳帶當風 (吴带当风), raffigurano la vividezza dei quadri.
Si prenda la musica ad esempio. La musica della Cina antica era molto sviluppata e aveva le proprie caratteristiche. Raggruppando alcune espressioni idiomatiche che riflettono la musica, si possono apprezzare i contenuti della musica tradizionale cinese.
Dalle espressioni idiomatiche di “Sī Zhú Guăn Xián (strumenti a corda e a fiato)”, 絲竹管弦 (丝竹管弦), “Jīn (strumento musicale di metallo) Shí (pietra musicale) Xián Sī (strumenti a corda)”, 金石弦絲 (金石弦丝), “Zhōng (campane) Gŭ (tamburi) Qí (tutti) Míng (suonare)”, 鐘鼓齊鳴 (钟鼓齐鸣), e altri, è possibile identificare gli strumenti musicali suonati nella Cina antica.
Espressioni idiomatiche quali “Huáng Zhōng [il primo dei sei toni positivi (Yang) nei dodici toni cinesi antichi, la maggior parte dei quali chiari e risonanti] Dà Lǚ [uno dei sei toni negativi (Yin) nei dodici toni]”, 黃鐘大呂 (黄钟大吕), descrive la solenne e supremamente meravigliosa armonia della musica o delle parole.
“Wŭ (cinque) Yīn (note) Liù (sei) Lǜ (modi)”, 五音六律, si riferisce alle cinque note e ai sei modi della musica cinese antica. Altre espressioni idiomatiche connesse alla musica hanno registrato la peculiare teoria della musica cinese antica dei "dodici toni". La teoria gongdiao (teoria dei modi della musica cinese antica) fu così sviluppata.
Espressioni idiomatiche quali “Jìn (estremamente) Shàn (buono) Jìn (estremamente) Měi (bello)”, 盡善盡美 (尽善尽美) significa perfetto. “Yú (residua) Yīn (voce) Rào (soffermarsi) Liáng (travi)”, 餘音繞梁 (余音绕梁), significa che sebbene il canto sia terminato, la voce del canto si sofferma ancora fra le travi della casa. Ciò è indice dei livelli che i cinesi antichi perseguivano nella musica.
Da queste espressioni idiomatiche, la gente può ottenere inoltre un'immagine completa e sistematica di altre forme d'arte cinesi antiche e dei sistemi di valori sviluppatisi in base a queste forme d'arte.
La natura come fonte delle espressioni idiomatiche cinesi
Le espressioni idiomatiche cinesi contengono montagne e fiumi, piante, animali e manufatti, ognuno dei quali incarna la percezione dei valori e la percezione estetica nella cultura nazionale cinese. Le espressioni idiomatiche possono raffigurare la bellezza dei paesaggi naturali. Ecco qui alcuni esempi:
- “Fán (moltitudine di) Huā (fiori) Sì (sembrano) Jĭn (broccato colorato)”, 繁花似錦 (繁花似锦);
- “Lǜ (verde) Căo (erba) Rú (come) Yīn (tappeto)”, 綠草如茵 (绿草如茵);
- “Shān (montagna) Míng (luce o verde) Shuĭ (acqua o fiume) Xiù (bello o pittoresco)”, 山明水秀;
- “Niăo (uccelli) Yŭ (cantano) Huā (fiori) Xiāng (emanano la loro fragranza)”, 鳥語花香 (鸟语花香).
- Espressioni idiomatiche come “Wàn (diecimila) Xiàng (aspetti) Gēng (cambiare) Xīn (rinnovare)”, 萬象更新 (万象更新), e “Xīn Xīn (fiorente) Xiàng Róng (prospero)”, 欣欣向榮 (欣欣向荣) mostrano alla gente le vivaci scene naturali colme di vigore.
Pini, cipressi, pruni, fiori di loto e così via sono dotati di significati simbolici per via delle loro caratteristiche uniche. Per esempio:
- “Suì (stagione) Hán (fredda) Zhī (sapere) Sōng (pino) Bó (cipressi)”, 歲寒知鬆柏 (岁寒知松柏), indica che le qualità del pino e del cipresso risaltano ancor di più quando diventa freddo.
- “Ào (disdegnare) Xuě (neve) Líng (intimidire) Shuāng (gelo)”, 傲雪凌霜, significa non aver paura di neve e gelo—riferendosi al pruno, che fiorisce d'inverno.
- “Chū (crescere da) Yū Ní (fango) Ér (ma) Bù (non) Răn (venir contaminato)”, 出淤泥而不染, significa che il fiore di loto nasce dal fango, ma non ne viene contaminato.
Montagne e fiumi nelle espressioni idiomatiche cinesi non solo trasmettono il significato comune dei luoghi geografici, ma sono anche dotati di significato simbolico. Per esempio, il Monte Tai (una delle famose cinque grandi montagne della Cina) viene considerato alto, gigante, solenne e nobile dai cinesi; perciò è considerata la più importante delle Cinque Montagne. A seguire, alcuni esempi di tali espressioni idiomatiche:
- “Wěn (stabile) Rú (come) Tài Shān (Monte Tai)”, 穩如泰山 (稳如泰山), descrive qualcosa che è stabile ed irremovibile come il Monte Tai. “Dēng (scalare) Tài Shān (Monte Tai ) Ér Xiăo (piccolo) Tiān Xià (mondo)”, 登泰山而小天下, significa che arrivando in cima al Monte Tai, si apprende poi che il mondo è piccolo. Ciò simbolizza il fatto che una persona possiede un'ampia veduta quando si trova in un punto alto.
- L'espressione idiomatica “Tài Shān (Monte Tai ) Bù (non) Ràng (escludere) Tŭ Ràng (terra fine o sassolini)”, 泰山不讓土壤 (泰山不让土壤), significa che il Monte Tai non respinge i minuscoli sassolini. È a causa della sua natura che il Monte Tai può elevarsi così in alto. È simbolo di una persona tollerante e avente una mente ampia, di inclusione.
- “Tài Shān (Monte Tai ) Běi Dŏu (Stella Polare)”, 泰山北斗, si riferisce agli individui di elevata virtù, che godono di alta stima e sono molto rispettati.
Ci sono anche molte espressioni idiomatiche usate di frequente che derivano dagli animali. Ad esempio, ci sono draghi, fenici e qilin (unicorni cinesi), gli animali magici e caratteristici delle fiabe cinesi antiche. Sono nobili, maestosi e fausti; sono dunque usati come simbolo di auspicio.
La ben conosciuta espressione “Lóng (drago) Fēi (vola) (fenice) Wŭ (danza)”, 龍飛鳳舞 (龙飞凤舞) deriva dalle iscrizioni sulle Tavole di Biao Zhong Guang di Su Shi (un famoso intellettuale della dinastia Song): «Il Fiume Tiao vien fuori dal Monte Tianmu. Il drago vola e la fenice danza, ed entrambi si riuniscono a Lin An (è un luogo)». “Lóng Fēi Fèng Wŭ ” è utilizzato per descrivere uno slancio audace, sfrenato, maestoso o delle posture brillanti e vivaci. “Băi (centinaia) Niăo (uccelli) Cháo (seguono) Fèng (fenice)”, 百鳥朝鳳 (百鸟朝凤) deriva dal Libro dei Tang (dinastia): «Alcuni han detto di aver visto una fenice nella città di Hanzhou, e centinaia di uccelli che la seguivano. Son volati a nord verso il Monte Cangwu». Questa espressione idiomatica si riferisce a una persona molto virtuosa e rispettata dalle persone. “Fèng (fenice) Míng (canta) Lin (vale a dire, qilin, un animale magico e fausto) Chū (appare)”, 鳳鳴麟出 (凤鸣麟出), significa che quando la fenice canta, qilin appare. L'espressione è utilizzata per simbolizzare la venuta di persone sagaci.
Cielo e divinità come fonte per le espressioni idiomatiche
Nella storia della Cina, i cinesi antichi mostravano la loro devozione verso il cielo e le divinità, e la loro riverenza per quelli dotati di elevata virtù fondendo ding (鼎, antichi vasi cinesi in bronzo o in ceramica, tipicamente con tre piedi e due maniglie) e altri utensili d'oro o di giada dal significato simbolico. La cultura dell'oro e della giada si manifesta ovunque in Cina. Espressioni idiomatiche ben conosciute includono
- “Jīng Chéng Suŏ Zhì (con sincera dedizione), Jīn (oro) Shí (roccia) Wèi Kāi (aprire)” 精誠所至 金石為開 (精诚所至 金石为开) significa che con sincera dedizione, l'oro e la roccia si aprono. Zhuang Zi (un famoso taoista) disse: «La sincerità è l'apogeo della sentita devozione di una persona. Senza serietà e assoluta sincerità, una persona non sarebbe in grado di commuovere gli altri». Ovvero, con la sincerità, una persona può commuovere cielo e terra, e far aprire l'oro e la roccia. Con la cultura della giada, i cinesi antichi comparavano le loro ricerche per il mondo supremo di moralità ideale alla forza, alla purezza e all'eleganza della giada. Sin dai tempi antichi, c'è la tradizione di «un gentiluomo che porta virtù come giada». Portare con sé la giada era simbolo di un gentiluomo avente virtù. A seguire, delle espressioni idiomatiche legate alla giada:
- “Rú (come) Guī (utensili di giada) Rú (come) Zhāng (ornamenti di giada)”, 如圭如璋, è utilizzato per riferirsi a una persona dal carattere nobile. Lo Shi Jing, o Classico dei versi, che è la collezione esistente più antica di poemi e canzoni, recita: «Il gentiluomo elegante e talentuoso è come oro o stagno puro, o come utensili od ornamenti di giada». Guī o Zhāng sono utensili di giada molto preziosi; sono usati come simbolo del carattere puro e meraviglioso dei gentiluomini.
- L'espressione idiomatica “Bīng (ghiaccio) Qīng (chiaro o trasparente) Yù (giada) Jié (pura o innocente)”, 冰清玉潔 (冰清玉洁), deriva dalla “Lettera a Zhi Boling” di Sima Qian, che scriveva: “Boling possiede incomparabili talenti e nobili aspirazioni. Presta attenzione alla coltivazione personale. È chiaro quanto il ghiaccio e puro quanto la giada. Non si lascia impantanare in sciocchezze». L'espressione idiomatica descrive il carattere della persona come chiaro quanto il ghiaccio e puro quanto la giada, avendo condotta leale e carattere nobile e puro.
Le espressioni idiomatiche cinesi sono profonde nel contenuto e riflettono le caratteristiche della cultura tradizionale cinese in maniera classica e concisa. Incarnano l'evoluzione della cultura umanistica cinese nel corso dei secoli, radicando la moralità e i principi tradizionali cinesi in profondità nella mente delle persone. Illuminano e incoraggiano la gente affinché rispetti il cielo e conosca i propri destini, segua la grande via e abbia l'atteggiamento mentale di “Fŭ (guardare in giù) Yăng (guardare in su) Wú (senza) Kuì (vergogna)”, 俯仰无愧 (俯仰无愧), ovvero, di non provar vergogna di fronte a divinità e persone. Una persona dovrebbe possedere un carattere nobile di “Gāo (alta) Shān (montagna) Yăng (guardare in su) Zhĭ, Jĭng Xíng (strada ampia o rettitudine e luminosità) Xíng Zhĭ ”, 高山仰止 景行行止, o, appunto, di una persona che persegue un carattere nobile.
Versione inglese: http://www.clearwisdom.net/html/articles/2011/3/23/123981.html
Versione cinese: http://minghui.ca/mh/articles/2010/12/30/丰富多彩的成语文化-234277.html
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