All'inizio del “Lunyu”, il Maestro parla di un punto essenziale della coltivazione, dice “è necessario che le persone comuni cambino radicalmente il loro modo di pensare”. Questa questione è molto importante e molto seria nella coltivazione. Tuttavia, nella nostra quotidiana convalida della Fa e nella nostra coltivazione vediamo generalmente che rispondiamo alle cose “naturalmente”, cioè in accordo con una abitudine o con alcune nozioni ordinarie. Spesso i coltivatori si sono abituati a queste loro reazioni “naturali”. In più in questo modo prendono quelle abitudini o nozioni come standard, e questo può diventare un ostacolo per il miglioramento nella coltivazione e per la salvezza degli esseri senzienti.
Sembra che si formino due abitudini quando non siamo diligenti nella coltivazione e/o quando prendiamo delle decisini su ciò che dobbiamo fare e ciò che non dobbiamo fare. Una abitudine è quando vediamo alcune frasi nella Fa del Maestro, o quando i coordinatori dicono questo o quello, e semplicemente le consideriamo come le cose dovrebbero essere e così facciamo le cose superficialmente, senza una comprensione profonda. Questa è una cosa diversa da coltivare solidamente se stessi. Ad esempio, il Maestro ha detto, “Voi dovete studiare la Fa...” (Insegnamento del Maestro alla conferenza della Fa in Florida – USA); allora iniziamo a leggere il libro e pensiamo che “studiare la Fa” significhi “leggere i libri”. Inoltre quando leggiamo i libri, li leggiamo con i modi e i concetti delle persone comuni. Il risultato è che, anche se abbiamo letto i libri, ancora non sappiamo come coltivare e non cogliamo l'opportunità di coltivare.
Un altro esempio di questa abitudine è che, quando un coordinatore ci chiede di fare qualcosa, la facciamo semplicemente perchè si tratta di una “cosa della Dafa” e “il Maestro ci ha chiesto di ascoltare il coordinatore”. Tuttavia l'implicazione sembra essere che, in termini di effetto e di risultato delle cose che dobbiamo fare, questa è responsabilità del coordinatore, e non ha niente a che fare con la mia coltivazione e con la mia responsabilità. Di fatto, tutti questi pensieri guardano a come fare le cose a un livello superficiale. Se abbandoniamo la natura dello studio della Fa, e guardiamo soltanto alle cose in superficie, allora veramente desideriamo comprendere la Fa? Miglioreremo nella coltivazione in questo modo?
Un'altra abitudine diffusa è resistere a qualunque cosa, pensando che solo le nostre comprensioni e le nostre esperienze siano importanti. Ma in realtà da dove vengono quelle uniche “comprensioni”, “esperienze” o “vere situazioni”? Quale è lo standard per stabilirlo? Possiamo garantire che siano le decisioni del nostro vero sé o la scelta della nostra parte coltivata? Ad esempio, quando distribuiamo i Nove Commentari sul Partito Comunista in Cina, o promuoviamo Shen Yun nella società principale nel resto del mondo, celebriamo la morte di Jiang Zemin con i fuochi d'artificio, o ogni volta che la Fa ha dei nuovi requisiti per noi, ci sono stati praticanti che hanno resistito al cambiamento per molto tempo. Quando hanno perso queste opportunità, non pensano a cosa dovrebbero coltivare quando le loro menti erano irritate, o confuse, a causa di quei cambiamenti. Non si sono guardati dentro per vedere quali nozioni e quali pensieri umani impediscono loro di compredere la cosa in base alla Fa, di essere aperti a forme di coltivazione differenti, o persino di pensare a ciò che è richiesto per salvare esseri senzienti. Né pensano a come la loro resistenza può aver causato grande danno alla salvezza degli esseri senzienti o all'adempimento dei loro voti preistorici, senza pensare a ciò di cui il Maestro ha bisogno.
Qui ho elencato solo alcuni semplici esempi, e voglio discutere come queste abitudini continuano a bloccare il miglioramento dei praticanti. Il quadro che ho fatto può non essere molto accurato o corretto.
Il Maestro ci ha detto “La natura di Budda” (Zhuan Falun, Volume II),
“Una nozione, una volta formatasi, vi controllerà per tutta la vita, influenzando il vostro pensiero e anche tutte le vostre emozioni: felicità, collera, tristezza e gioia. Si forma dopo la nascita. Dopo lungo tempo, questa cosa diventerà parte del pensiero di una persona, si fonderà nel cervello del vero sé di quella persona, e a quel punto formerà il suo temperamento.
Le nozioni che si saranno formate controlleranno una persona e la ostacoleranno per il resto della sua vita. Le nozioni di una persona di solito sono egoistiche o peggio, e quindi generano del karma di pensiero, che a sua volta, controlla la persona. Un essere umano deve essere governato dal suo spirito principale. Quando il vostro spirito principale non è vigile e viene sostituito dalle nozioni, voi vi siete arresi incondizionatamente, e la vostra vita è sotto il loro controllo.
Il vostro sé è il vostro sé innato, e non cambia. Ma una persona, quando percepisce le cose, tende facilmente a formare delle nozioni, e le nozioni non sono il suo vero sé. Se riuscite a non formare nessuna nozione, quando guardate qualcosa avrete la visione della vostra natura innata e buona, la visione del vostro vero sé, e il giudizio, di una cosa, dettato dalla bontà.”
Dalla mia prospettiva, spesso sento i praticanti usare termini come, “forti pensieri retti”, “guardare le cose con pensieri retti”, “studiare la Fa”, “studiare la Fa bene”, “inviare pensieri retti”, “discepoli della Dafa del periodo della rettifica della Fa”, “aiutare il Maestro a rettificare la Fa”, ecc. Quando diciamo queste parole, comprendiamo veramente la solennità e magnificenza della Fa? Abbiamo costantemente migliorato la nostra comprensione dei principi della Fa che il Maestro ci ha insegnato? Abbiamo imparato la Fa e abbiamo abbandonato costantemente i pensieri e le nozioni umane? Forse mentre studiamo la Fa sempre di più, dobbiamo veramente porci qualche domanda fondamentale. Ad un certo livello, come guardiamo le cose e come comprendiamo la nostra coltivazione è il fondamento della nostra coltivazione. Se possiamo guardare alla coltivazione con un atteggiamento corretto e con pensieri retti e riconciliare il rapporto tra noi stessi e la Fa, tra noi stessi e il Maestro, allora come minimo non andremo fuori strada e non ci perderemo nella nostra coltivazione. Alla fine, se possiamo adempiere alle nostre missioni e adempiere ai nostri voti dipende da come ciascuno di noi coltiva se stesso nella Fa su ogni questione e se abbiamo coltivato noi stessi oppure no.
Versione inglese: http://www.clearwisdom.net/html/articles/2011/8/17/127524.html
Articolo cinese originale: http://minghui.ca/mh/articles/2011/8/4/交流--从两种习惯想到的-244890.html
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