L’imperatore Wu di Han - Il più grande imperatore della dinastia Han

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L’Imperatore Wu della dinastia Han, conosciuto anche col nome di Han Wu il Grande o Wu Ti, ha regnato dal 141 all’87 a.C. come un condottiero saggio ed energico e si è guadagnato il più alto rispetto tra i personaggi della dinastia Han.

L’Imperatore Wu di Han, il più grande imperatore della Dinastia Han - Illustratore: Kiyoka Chu


Egli introdusse l’uso dell’anno di incoronazione di un imperatore con un titolo benedetto come riferimento per gli archivi storici cinesi. Ad esempio, si legge “il primo anno del periodo del regno di Jian Yuan”, quando egli aveva diciassette anni. Dopo la sua ascesa al trono, l’imperatore Wu mantenne la politica di evitare al suo popolo leggi oppressive ma varò anche una serie di misure volte a rafforzare il Governo centrale.

Sin dall’inizio del regno della dinastia Han, molti parenti degli imperatori precedenti ottennero incarichi su aree molto vaste e presto divennero un potenziale pericolo per l’imperatore e per il Governo centrale. L’imperatore Wu riuscì a diluire il loro potere promulgando una legge che consentiva ai re e ai duchi di lasciare le loro terre a tutti i loro figli e non più solo al maschio primogenito. Perciò le vaste aree iniziarono ad essere divise in molte proprietà più piccole. Allora, passo dopo passo, il Governo centrale fu in grado di integrarle in una provincia controllata dal Governo centrale. Tale approccio spianò la via alla conversione del vecchio concetto di Stato o reame in quello di provincia, sotto l’imperatore.

Al fine di selezionare le élite sociali al servizio dell’Impero, l’imperatore Wu introdusse il sistema della raccomandazione, consentendo ai funzionari di tutti i livelli di raccomandare persone straordinarie da essere ulteriormente istruiti con l’apprendistato o le borse di studio, in modo da inserirli al servizio del Governo. Tale approccio consentì a talenti che provenivano da strati meno privilegiati di entrare nel sistema amministrativo.

Inoltre, l’imperatore Wu proclamò il Confucianesimo ortodossia di Stato e creò nella capitale un “Collegio Imperiale”, il primo collegio nazionale nella storia della Cina. Le principali lezioni che si tenevano in questo collegio erano incentrate sul Confucianesimo e i diplomati che superavano i difficili esami passavano direttamente al servizio nella pubblica amministrazione. Dopo il successo di questo primo collegio, altri collegi e scuole di Confucianesimo furono aperti in tutto l’Impero.

La combinazione delle raccomandazioni e degli esami nella struttura di reclutamento della pubblica amministrazione divenne una parte importante dell’ereditàdell’imperatore. Fu sotto il suo regno che persone degli strati più bassi e più poveri, come schiavi e prigionieri di guerra, divennero funzionari importanti e generali. Rendere la filosofia Confuciana l’ortodossia dello Stato ebbe un profondo impatto sulla politica, sulla società, sulla cultura della Cina e su quella dell’Asia orientale.

L’imperatore Wu introdusse anche misure di riforma fiscale per incrementare le entrate. Impose una tassa sulle proprietà commerciali e introdusse aspre sanzioni contro i mercanti disonesti. Le industrie dell’acciaio, del sale e dell’alcool furono nazionalizzate e divennero monopoli di Stato.

Riconosciuto come un grande condottiero, l’imperatore Wu condusse la Cina del periodo Han verso la più grande espansione in ogni direzione dopo aver abbandonato le precedenti politiche difensive. L’Impero riprese il controllo della Corea a oriente e possedeva truppe in marcia verso la Cina meridionale e il Vietnam centrale. Soprattutto, l’imperatore fu determinato a sconfiggere gli Xiongnu (o Hsiung nu), nome generico attribuito alle numerose tribù barbare nomadi che mettevano in pericolo la frontiera settentrionale. Furono lanciati una serie di attacchi vigorosi e anni di guerra misero in ginocchio la maggior parte dei regni degli Xiongnu o videro la testa mozzata del loro capo su un vassoio. Le truppe di Han misero in fuga il loro nemico e poi si diressero più a occidente verso il Kyrgyzstan e l’Uzbekistan.

Nel frattempo, l’imperatore aveva spedito il suo inviato Zhang Qian nelle lontane regioni occidentali alla ricerca di alleanze durature e di scambi culturali, ciò contribuì a rafforzare i collegamenti di Han con le regioni occidentali e con l’Asia centrale. Più tardi la spedizione consentì di trasportare seta e altri prodotti Cinesi da Chang’An, la capitale Cinese dell’epoca, all’attuale Iran e poi anche più a occidente, dando origine alla via storicamente nota come “Via della Seta”. La Cina si fece un nome nel mondo orientale e il popolo cinese era chiamato cinese Han.

Trovandosi poi con un impero molto più grande, l’imperatore Wu nominò 13 ispettori regionali per supervisionare il lavoro dei governatori provinciali e per migliorare il sistema amministrativo dell’Impero. Questi ispettori dovevano riferire all’ispettore capo, il quale rispondeva direttamente all’imperatore, circa il comportamento dei governatori locali, i casi di abuso di potere e di corruzione, la posizione dei nobili locali e il consenso del popolo.

L’imperatore Wu rimase al potere per 54 anni e morì all’età di 70. Sotto il suo regno, la Cina di Han vide una grande espansione che superò le dimensioni dell’Impero Romano nello stesso periodo, ma fu anche causa di logoramento e di povertà. Benché verso la fine del suo regno abbia emanato un Editto di Pentimento, per scusarsi con i suoi sudditi per i passati errori nella politica militare, i successi militari dell’imperatore gli meritarono il titolo postumo di Wu, che significa “marziale”.

Agg.V

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