Un praticante del Falun Gong, Liu Xiaotian di 19 anni, ha perso i suoi genitori. Sono stati arrestati delle autorità cinesi. Lunedì ha dimostrato contro i maltrattamenti dei praticanti del Falun Gong in Cina...
Da Jakob Nielsen e Trine Maria Ilsøe, lunedì - 29 agosto 2005
Liu Xiaotian di 15 anni era a scuola il giorno in cui i suoi genitori sono stati arrestati perché praticavano il Falun Gong.
La famiglia viveva insieme in una piccola casa nella provincia dello Hunan in Cina.
Le autorità avevano intenzione di catturare anche Liu Xiaotian, ma quando la polizia si è presentata a scuola, lui era già scappato. Un amico lo aveva informato.
Fuggito da suo zio
Non osava tornare a casa quel pomeriggio del Novembre 2001, ma si era nascosto dentro il ripostiglio di un vicino di casa.
Durante la notte è rientrato di nascosto a casa sua, ma ha visto solo che “tutto era stato messo a soqquadro e distrutto”.
Due giorni dopo il vicino di casa non ha più avuto il coraggio di offrirgli rifugio.
Xiaotian Liu è scappato da suo zio in un’altra provincia che un anno dopo ha chiesto in prestito molti soldi per poter far scappare Xiaotian all’estero.
Asilo in Danimarca
Nel Gennaio 2003, a 16 anni, è uscito dalla stazione centrale di Copenhagen, senza soldi e documenti.
Una donna che passava di lì lo ha aiutato a contattare la Croce Rossa, e oggi ha ricevuto asilo in Danimarca.
Questo lunedì, alle ore 9, Xiaotian Liu stava tra due striscioni di fronte Hotel Scandic a Copenhagen, dove i procuratori di 80 paesi si sono riuniti per tre giorni per discutere la posizione giuridica dei testimoni e delle vittime di fronte ai tribunali.
Tra gli ospiti c’è il procuratore generale cinese Jia Chunwang, contro il quale tre praticanti del Falun Gong, uno di loro è Xiaotian Liu, domenica hanno presentato una denuncia alla polizia per il crimine di torture.
Violazione dei diritti umani
Lui è ritenuto colpevole, perché Chunwang, secondo il Falun Gong, è, tra l’altro, il capo dell’ufficio speciale che sta portando avanti la campagna del governo cinese contro il Falun Gong dal 1999.
È la prima volta che i praticanti del Falun Gong residenti in Danimarca cercano di portare un funzionario cinese di alto rango davanti a un tribunale per violazione dei diritti umani.
Abusi e torture
Il governo cinese ha messo fuori legge il Falun Gong nel 1999, etichettandolo come una minaccia per lo stato cinese.
I documenti dell’UN, di Amnesty International e del Ministro degli Esteri degli Stati Uniti, parlano di abusi e torture contro il Falun Gong.
”2789 praticanti uccisi in Cina dal luglio 1999”, è scritto su uno degli striscioni che il 19enne Xiaotian Liu ha tenuto lunedì, mentre raccontava la sua storia.
Genitori morti in prigione
È soltanto da un anno che ha saputo il destino dei suoi genitori. Tutti e due sono morti in prigione, pochi mesi dopo il loro arresto. Fino all’estate scorsa, aveva ancora la speranza che un giorno li avrebbe potuti riabbracciare.
“Ho il cuore spezzato. Stavano bene tutti e due. Sono sicuro che sono stati torturati a morte in prigione”, ha detto. “E’ da quando sono arrivato in Danimarca che ho cominciato a interessarmi del Falun Gong. Vorrei sapere perché i miei genitori sono stati messi in prigione. Oggi anch’io pratico il Falun Gong; ho riscoperto la mia identità e sono diventato una persona migliore”.
Torture con bastoni elettrici
Un paio d’ore dopo, Xiaotian Liu ha raccontato la stessa storia nella conferenza stampa organizzata dal Falun Gong in Danimarca.
Qui, un altro praticante ha raccontato di come è stato torturato con bastoni elettrici in una prigione cinese.
Il procuratore dello stato per i casi di crimini speciali a livello internazionale sta esaminando la denuncia dai praticanti del Falun Gong.
Non è stato possibile ottenere ieri il commento del procuratore dello stato Signora Birgitte Vestberg, perché stava partecipando alla stessa conferenza del procuratore generale cinese.
Inoltre, il vice procuratore dello stato Lars Plum, dal suo ufficio, risponde che è troppo presto per dire qualcosa su questa causa.
“Il materiale che abbiamo ricevuto è piuttosto esteso”, ha detto. L’avvocato danese che rappresenta il Falun Gong, Tyge Trier, non ha fatto nessun commento sulla denuncia per il momento.
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