Illuminarsi alle parole del Maestro, “... vedrete l’ombra dei salici, la freschezza dei fiori, un posto per riposarsi” (Parte 1)

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(Clearwisdom.net) È molto importante per i praticanti coltivare la propria xinxing. Perciò desidero condividere un’esperienza di abbandono del guadagno personale.

Ero certa di fare bene per eliminare l’attaccamento al guadagno personale. Ad esempio, era molto facile permettere agli altri di provare piacere per un particolare possesso o prendersi il merito di una qualche realizzazione. Qualunque cosa dovessi regalare, io la regalavo. Quindi non mi aspettavo che, di fronte ad un conflitto che coinvolgeva qualcuno che mi era caro, i miei difetti venissero a galla.

Nel 2008, la campagna del nostro villaggio, situato sul pendio di una montagna, fu convertita in foresta. L’indennizzo che la mia famiglia doveva ricevere fu trattenuto dal segretario del partito del villaggio, un’attesa di due anni. Lo odiavo molto per quello.

Un giorno sognai che il segretario del partito era un cane color terra, oppresso, col posteriore coperto da un pezzo di tessuto consumato. Era fermo al bordo della strada e io lo osservavo, senza odio né compassione, ma con questo pensiero: “Sei un buono a niente.” Poi me ne andai. Quando mi risvegliai dal sogno, dissi a me stessa, “Perché dovrei dedicare le mie attenzioni a un cane?”

Dopo quel sogno, pensai di aver abbandonato la mentalità dell’odio e l’attaccamento al guadagno personale. Pensavo anche che questi attaccamenti fossero stati eliminati con la coltivazione. Comunque, un giorno scoprii che l’indennizzo per quel particolare anno era stato dato ad altri. Dopo aver saputo che questa gente aveva incassato il denaro, il mio attaccamento al guadagno personale riemerse e non riuscii a sopprimerlo. Tornata a casa, parlai con mio figlio, “Sei un uomo grande e grosso, perché dobbiamo subire questo sopruso?” Continuavo ad andare avanti e indietro nel cortile. Mentre mi recavo al gruppo di studio della Fa, mi imbattei nel segretario del partito. Gli dissi, “Meno ti voglio parlare più mi imbatto in te”. Rispose, “Se non vuoi dirmi niente, non dirlo. A me veramente non importa.” Finimmo lo scambio di battute con una nota aspra.

Quando arrivai alla sessione di studio della Fa ero diventata ansiosa e irrequieta. Mentre leggevo la Fa, digrignavo i denti. Poi pensai che non fosse giusto. Come potevo leggere la Fa e digrignare i denti? Improvvisamente mi venne in mente che la rettifica della Fa stava per giungere alla sua conclusione. Dove sarei stata quando sarebbe finita? Ero veramente allarmata. Era quasi l’ora dell’invio dei pensieri retti. Mentre inviavo i pensieri retti, vidi il mio egoismo. Perché mi preoccupavo solo di dove sarei stata io? Vivevo per me sola? Perché non avevo pensato agli altri? Che grande peccato commette questa persona rubando i soldi a un praticante. Dove sarà lui? Una volta avuto questo pensiero, il mio viso fu coperto dalle lacrime. Ero finalmente diventata compassionevole pensando ad altre persone. Dovevo coltivare a lungo per raggiungere questo risultato.

Quando tornai a casa dopo lo studio della Fa, mio figlio disse, “Mamma, sembra che abbiamo avuto un accredito sul nostro conto.” Quando andai in banca il giorno successivo, ritirai il denaro che ci era dovuto.

Più tardi andai dal segretario del partito, lo salutai cordialmente e gli chiesi, “Come va la salute?” Rispose, “Sto bene.” Poi gli chiesi, “Vuoi praticare il Falun Gong con noi?”. “Si,” disse. Risposi, “se non osi parlarne, puoi praticarlo discretamente. “OK,” disse lui. Era la prima volta che comprendevo le parole del Maestro, ““... vedrete l’ombra dei salici, la freschezza dei fiori, un posto per riposarsi”.

Un giorno mi chiamò un praticante, “Ci sarà un incontro di condivisione delle esperienze e io non posso andarci. Perché non ci vai tu?” Dissi io, “Ho da fare col raccolto autunnale, quindi non posso andare.” Comunque, dopo averci riflettuto pensai che la Dafa doveva venire prima, quindi dissi, “Andrò”.

Dovevo essere là per le 8 del mattino. La stazione degli autobus é a circa 5 chilometri da casa mia e la corsa dell’autobus sarebbe stata di un’ora. Uscii di casa dopo aver inviato i pensieri retti alle 6. Vicino a casa mia notai uno del nostro villaggio che si comportava in un modo un po’ strano. Lo ignorai e continuai per la mia strada.

Quando arrivai sul luogo dell’incontro, mio figlio mi telefonò, “Mamma, dove sei?” Quando udii la sua domanda compresi che qualcosa non andava. Mio figlio disse, “Casa nostra é stata violata”.

(Continua)

Versione Cinese: http://www.minghui.org/mh/articles/2012/1/3/柳暗花明又一村的妙悟(1)-251393.html
Versione Inglese: http://www.clearwisdom.net/html/articles/2012/3/1/131833.html

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