PARIGI, 29 settembre 2005 (AFP) - un membro del movimento Falun Gong francese ed il suo avvocato hanno denunciato giovedì davanti alla stampa il rifiuto da parte della Cina di costituire una commissione rogatoria internazionale.
L’Avvocato William Bourbon ha comunicato, che le autorità cinesi hanno rifiutato di effettuare la commissione rogatoria internazionale: "il giudice ha informato, il 17 maggio 2005, il procuratore della repubblica di Parigi che preferiva quindi chiudere il dossier", ha inoltre precisato che non avrebbe fatto appello.
"Appena si tocca nel cuore della ragione di Stato, si urta contro un muro impenetrabile", ha aggiunto l'Avv. Bourdon che, pur rendendo omaggio "al coraggio ed all'indipendenza del giudice Faucherie", si è rammaricato "del silenzio che assorda le autorità francesi di fronte ai loro omologhi cinesi".
La sua cliente Elena Petit, per conto della quale ha presentato le due denunce, ha da parte sua ribadito la "determinazione a perseguire i responsabili della persecuzione" del Falun Gong. Questa francese, seguace del Falun Gong da sei anni, ha spiegato di essere stata arrestata, nel novembre 2001 mentre era con molti altri membri stranieri del movimento, in piazza Tiananmen a Pechino, ed aver subito violenze da parte dei poliziotti.
Versione francese: http://fr.clearharmony.net/articles/200510/22346.html
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