(Minghui.org) Sono una giovane donna di una zona rurale. Ho sofferto di "Lupus Eritematoso" (una malattia della pelle), nella primavera del 1998. Questa particolare malattia è difficile da curare. In un primo momento, è apparso sul mio addome un brufolo rosso, ed era estremamente pruriginoso. Non potevo fare a meno di grattarmi, e quando ho rotto la pelle, è fuoriuscito un liquido giallastro. A poco a poco, la malattia si diffuse su entrambe le mani, le braccia, il viso, le orecchie e poi si diffuse su tutto il corpo e i piedi. Del pus trasudava tutto il giorno e il prurito era insopportabile. La sofferenza che ho patito è indescrivibile.
Poiché la mia famiglia era povera, non potevamo permetterci un medico. Quando la mia malattia è diventata piuttosto grave, sono andata in una clinica locale. Ho speso più di 600 yuan ($ 95 USD) per iniezioni e medicine, che non mi hanno aiutata. Mi hanno dato il suggerimento di mangiare un'erba selvatica chiamata "erbe amare", che si diceva alleviasse questa malattia. L'ho provata, ma senza successo. Poi, i polpacci hanno cominciato a piagarsi, la pelle si sbucciava e si vedeva sotto la carne viva. Il sangue colava fuori delle ferite ed erano spaventose da guardare. A volte, il prurito era terribile, quindi non potevo fare a meno di grattarmi con entrambe le mani. Ero così depressa che ho desiderato di morire.
A quel tempo quando non c'era più alcuna speranza, la cognata del mio vicino, che era appena ritornata a casa da fuori, dopo aver visto che stavo proprio morendo per la malattia, mi ha chiesto di praticare il Falun Gong con lei, dicendomi che avrebbe potuto curare la mia malattia. Ho deciso di imparare il Falun Gong con lei nel luglio 1998. Una volta che ho iniziato la coltivazione del Falun Gong, la malattia a poco a poco è diminuita. Ogni volta che la mia xinxing si elevava, anche la malattia guariva velocemente, mentre il miglioramento era minimo quando non riuscivo a mantenere la mia xinxing. Poi mi sono unita al gruppo di studio della Fa e degli esercizi. La mia xinxing allora si è elevata e quindi la mia malattia è guarita molto rapidamente. Dopo circa cinque mesi di pratica della Falun Dafa, la brutta malattia che mi aveva tormentato per quasi un anno era completamente guarita. Questa è stata la convalida della natura miracolosa della Falun Dafa. Ho saputo poi che la malattia di cui avevo sofferto era il lupus eritematoso, una cosa che anche negli ospedali riescono a malapena a curare.
Ho anche saputo che due persone locali erano morte della stessa malattia. Ho avuto la fortuna di essere introdotta al Maestro e alla Dafa, altrimenti sarei morta prima del tempo, proprio come gli altri due. Il Maestro mi ha dato una seconda vita.
Esperienze miracolose sul sentiero di coltivazione
Di una praticante della Provincia di Liaoning
Ho 71 anni e ho iniziato a praticare la Falun Dafa nel 1996. Mio marito è morto nel 1991 e mio figlio maggiore è morto in un incidente d'auto, nel 1995. Ora mi prendo cura di suo figlio più piccolo. Mio figlio più giovane è stato portato in un campo di lavoro forzato per aver fatto a botte con qualcuno. Questi episodi sono stati dei duri colpi per me sia fisicamente che emotivamente. Piangevo sempre e la mia salute si è deteriorata. Ho sofferto di pressione alta, di cuore, di ulcera ed anche di problemi alla schiena, gambe e occhi. Ho lottato solo per sopravvivere, ed ero sul punto di morire.
In quel momento, qualcuno mi ha introdotto al Falun Gong e mi ha dato il libro, Falun Gong. Ho iniziato a praticare il Falun Gong, ma con l'atteggiamento di fare solo un tentativo. Non molto tempo dopo, tutti i miei malesseri sono scomparsi e mi sono davvero sentita alleggerita dalle malattie. Sono diventata più aperta e sorridente. Ero grata al Maestro per avermi permesso una seconda vita.
Dopo che il regime di Jiang Zemin ha iniziato la persecuzione del Falun Gong, sono andata a Pechino per fare appello, distribuire materiali di chiarimento della verità, mettere striscioni e utilizzare vari metodi per spiegare i fatti sulla Falun Dafa ai cittadini. Sono stata arrestata il 28 febbraio 2001 e tenuta in un campo di lavori forzati femminile, il famigerato Masanjia. All'interno di questa prigione malvagia, sono stata perseguitata sia fisicamente sia mentalmente, ma la mia fede nella Falun Dafa non è mai vacillata. Molte cose miracolose sono accadute sotto la cura compassionevole del Maestro. Vorrei condividere due esempi con i miei amici praticanti.
Un giorno, nell'inverno del 2001, faceva estremamente freddo. Il vento del nord era sferzante, e a mezzogiorno andavamo alla mensa per il pranzo, com’era stabilito. Quando mi sono avvicinata alla porta (di vetro molto spesso), una violenta raffica di vento l’ha fatta chiudere improvvisamente. Il cancello mi ha colpita in testa con grande forza che l’ha fatto rompere, con un forte "bang". Tuttavia, sono rimasta illesa. Tutti coloro che hanno assistito alla scena, comprese le guardie, sono rimasti scioccati.
Nell'estate del 2002, il sole sorgeva molto presto. Al fine di studiare gli insegnamenti della Falun Dafa più approfonditamente, mi ero sdraiata supina sul letto, per leggere gli articoli più recenti del Maestro, sfruttando i raggi del mattino che entravano nella cella. Tuttavia, una detenuta assegnata al mio monitoraggio, mi ha sorpresa a studiare e mi ha strappato di mano gli articoli. In un primo momento, ho cercato di convincerla a restituirmeli. Lei non solo si è rifiutata, ma mi ha preso a male parole. Poi ha stracciato gli articoli facendoli a pezzi. Vista la sua reazione, con severità le ho detto: " D’accordo, il bene sarà ricompensato con il bene e il male riceverà la giusta punizione! Sarai punita entro tre giorni. "É stata veramente punita entro quei tre giorni con una grave malattia.
Nel corso di questi ultimi dodici anni, sul sentiero della coltivazione, ho assistito a numerosi eventi miracolosi. La mia gratitudine nei confronti del Maestro è indescrivibile. Sarò più diligente per ripagare la benedizione del Maestro.
* * *
Potete stampare e diffondere gli articoli ed i contenuti pubblicati su Clearharmony, ma per favore citate la fonte.