Nome: Lian Yikun (廉 易 坤)
Sesso: Uomo
Età: 39
Indirizzo: distretto di Wumahe, città di Yichun
Occupazione: sconosciuta
Data di morte: 14 Luglio 2012?
Data dell’ultimo arresto: 26 aprile 2012
Luogo più recente di detenzione: campo di lavoro forzato di Suihua (绥化 劳教所)
Città: Yichun
Provincia: Heilongjiang
Persecuzione subita: arresto, confisca di carta d'identità, senza fissa dimora, detenzione, lavori forzati
(Minghui.org) Il 14 luglio 2012, la famiglia del praticante del Falun Gong signor Lian Yikun, è rimasta scioccata nell'apprendere la notizia che il signor Lian è morto nel campo di lavoro forzato di Suihua. Era detenuto lì da soli due mesi e sembrava in buona salute prima che lo imprigionassero.
Il signor Lian naque nel 1973 e visse nel distretto di Wumahe, città di Yichun, provincia dello Heilongjiang. Nel 2000 fu detenuto nel campo di lavoro forzato di Yichun per un anno, dopo che andò a Pechino per fare appello per il diritto di praticare il Falun Gong. In seguito dovette lasciare casa per evitare ulteriori persecuzioni. Poiché la sua carta d'identità gli fù confiscata dalle autorità, incontrò grandi difficoltà nella vita e nel lavoro. Il signor Lian tornò a casa il 26 aprile 2012, per richiedere una carta d'identità. Ma fu arrestato illegalmente (*). Fù portato al campo di lavoro forzato di Suihua a maggio. Due mesi dopo, il signor Lian morì. Aveva solo 39 anni.
Il campo di lavoro forzato di Suihua, nella provincia di Heilongjiang, è un posto centrale per la detenzione dei praticanti del Falun Gong di sesso maschile. La prima squadra è specializzata in maltrattamenti e abusi verso i praticanti, e ricorre ai mezzi più intensi e crudeli, nel tentativo di costringerli a rinunciare alla loro fede. Le guardie Shi Jian, Jin Qingfu, Fan Xiaodong, Bi Fei, ed altri sono "delinquenti professionisti", addestrati nel campo di lavoro forzato di Suihua per perseguitare i praticanti.
La grave persecuzione dei praticanti del Falun Gong nel campo di lavoro forzato di Suihua, compresa la tortura, è in corso dal 1999. Nel corso degli ultimi 13 anni, la persecuzione in questo campo ha provocato lesioni, invalidità, morte, o il crollo mentale di molti praticanti. Diverse decine di praticanti di sesso maschile sono ancora detenuti nel campo.
(*) GLOSSARIO
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