The Epoch Times: Il Ministro degli Affari Esteri Alexander Downer criticato per gli atti di rinvio della corte

L'avvocato Bernard Collaery dei diritti umani ha detto alla ACT Corte Suprema che limitare i diritti dei praticanti del Falun Gong di protestare pacificamente fuori dall'ambasciata cinese a Canberra riguardava il diritto di dimostrare di tutti gli australiani.

Due praticanti del Falun Gong stanno intraprendendo un'azione legale contro Downer Alexander, Ministro degli Affari Esteri, in risposta al suo divieto ai praticanti di usare gli altoparlanti, insegne sui veicoli e striscioni fuori dall'ambasciata cinese. Il divieto è pubblicato negli atti mensili, il primo dei quali è stato firmato nel marzo del 2002, un giorno prima della visita del Ministro degli Esteri Cinese Tang Jiaxuan.

La protesta continua fuori dall'ambasciata per ricordare la campagna iniziata sei anni fa dal partito comunista cinese contro i praticanti della pratica di meditazione del Falun Gong, che ha portato alla morte di migliaia di praticanti a seguito di tortura ed abusi sotto la custodia della polizia.

Nell’udienza di lunedì 30 gennaio, la corte ha saputo che il sig. Downer ha ripetutamente non soddisfatto alle richieste di fornire le prove, rallentando la causa per più di quattro mesi.

"Poichè ho informato la corte, questa ora è una prova della volontà del sistema giudiziario contro il libero abuso libero, dal mio punto di vista, del processo della corte e delle procedure, da parte del Ministro degli Esteri," ha detto il sig. Collaery fuori dalla corte.

"Non è riuscito ad osservare la legge, lui sta trattando questa corte con disprezzo"

Il sig. Collaery ha paragonato gli atti del sig. Downer come divieti alla protesta contro la pena di morte. "il sig. Downer sosteneva che non si possa offendere la dignità dell'ambasciata cinese. Adesso cosa si muove, sulle notizie della pena di morte, verso un'altra ambasciata. Il sig. Downer notificherà un ordine contro e poi fermerà per settimane e settimane e settimane mentre le esecuzioni vengono effettuate?"

"Questo è un problema per gli australiani, ma se ho un bambino, o una persona alla quale voglio bene, condannata a morte, desidererei essere sicuro di poter, se voglio, stazionare all’estero dell’ambasciata e fare appello per la vita del mio bambino. Questo è quello che stà avvenendo".

Il portavoce del Falun Gong Kay Rubacek ha detto che i praticanti del Falun Gong continueranno la causa per tutto il tempo che servirà, ma che il rinvio causa afflizione ai querelanti.

"[Questi rinvii] causano afflizione ai querelanti, che hanno avuto esperienze personali nell'imprigionamento e nella tortura nei “laogai” cinesi, ri-educazione attraverso i campi di lavoro, semplicemente perché si esercitano nel Falun Gong."

La prossima udienza è prevista per il 3 aprile nella ACT Corte Suprema.

Attualmente ci sono quattro diverse cause intraprese dai praticanti del Falun Gong in Australia. Queste includono due cause depositate da cittadini Australiani contro i funzionari di governo cinesi per la tortura che hanno subito mentre erano sotto la custodia cinese, come pure una causa di diffamazione contro "il giornale del quotidiano cinese 2ac" per la stampa dell'articolo basato sulle informazioni false fornite da un funzionario del Consolato Generale Cinese a Sydney.

Fonte http://www.theepochtimes.com/news/6-2-1/37626.html