Russia: Sciopero della fame per protestare contro le violenze fatte dal PCC fuori dalla Cina

Tra il 16 e il 18 frbbraio, i praticanti dell’area di Mosca e alcuni membri del giornale The Epoch Times hanno organizzato unosciopero della fame di fronte all’ambasciata cinese per protestare contro il recente assalto del praticante e capo tecnico della testata giornalistica Yuan Li ad Atlanta.

L’8 febbraio, Li Yuan è stato attaccato, legato e picchiato da alcuni agenti del partito comunista cinese con delle pistole ed è stato derubato di due computer portatili e alcuni documenti. Per introdursi nella sua abitazione gli agenti hanno finto di dover consegnare qualcosa. Dopo l’assalto I vicini di Li hanno chiamato la polizia e Li è stato portato con l’ambulanza all’ospedale, qui ha subito 15 punti in testa.

Poichè non c’è stato il tempo per chiedere il permesso per organizzare un gruppo di protesta, le proteste sono state individuali così da non infrangere la legge russa. I praticanti hanno condotto degli scioperi della fame a turno per tre giorni, tenendo in mano un cartellone che spiegava le ragioni della loro protesta. Nonostante le temperature polari, la neve e il vento I praticanti sono rimasti davanti l’ambasciata per far sapere alla gente che altri praticanti in Cina subiscono una persecuzione e atti di vandalismo come quello avvenuto ad Atlanta.

Relativamente agli atti terroristici del PCC degli agenti segreti fuori dalla Cina, i praticanti russi credono che si tratti di atti disperati prima del crollo del regime. Ogni tentativo del regime di sopprimere il Falun Gong porta a maggiore attenzione verso gli abusi sui diritti umani da parte del PCC.

Oltre a protestare di fronte all’ambasciata cinese, i praticanti hanno spedito delle informazioni sugli avvenimenti ai media, al governo e ai gruppi per i diritti umani. Hanno formato diversi gruppi per distribuire i Nine Commentaries, I volantini del Falun Gong e altri materiali ai cinesi e agli abitanti delle aree più popolose. Ls violenza degli agenti segreti cinesi dimostra ancora una volta la natura malefica del partito.