Belgio: La Cina colpevole di commercio illegale di organi (report)

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Questo è un articolo pubblicato dall’agenzia di stampa belga “BELGA” sulla pubblicazione del rapporto di Kilgour e Matas. Questo testo è stato usato come base per parecchi articoli di notizie pubblicato il 13 luglio 2006 dai siti web dei seguenti giornali belgi in lingua tedesca: De Morgen, De Standaard, De Gazet van Antwerpen, Het Belang Van Limburg, Het Laatste Nieuws.

La Cina colpevole di commercio illegale di organi (report)

Bruxel 13 luglio (BELGA) Dal 1999 il governo cinese ha giustiziato un numero sconosciuto di aderenti del movimento spirituale Falun Gong in varie parte del paese, soprattutto negli ospedali, nei campi di lavoro forzato e nelle prigioni.

Senza alcun consenso i loro organi vitali sono venduti a stranieri a caro prezzo.
Questo è ciò che affermano David Kilgour, ex MP canadese, e David Matas, avvocato internazionale dei diritti umani.

A Bruxel oggi, giovedì, Kilgour ha presentato il rapporto di un’indagine indipendente, nel quale afferma di presentare prove inconfutabili di questo traffico di organi. È risaputo da qualche tempo che il Falun Gong, con i suoi 70 milioni di aderenti, è gravemente perseguitato in Cina. I praticanti del movimento spirituale vietato, che si basa sui principi buddisti della purezza di corpo e mente, si dice che siano gravemente torturati nei campi di lavoro. I membri del Parlamento Europeo hanno già denunciato con enfasi questa questione.

Kilgour e Matas hanno basato il loro rapporto su numerose testimonianze raccolte in Canada, Australia, Francia e Stati Uniti, sia di aderenti del Falun Gong che non. Gli investigatori hanno anche pubblicato conversazioni con dottori e chirurghi cinesi in ospedali e prigioni. Il numero delle vittime uccise, anche se sconosciuto, si dice ammonti a migliaia.

Nel voluminoso rapporto investigativo i testimoni raccontano apertamente di come loro stessi, i loro famigliari e amici siano stati torturati nei campi cinesi, di come abbiano dovuto subire analisi mediche e in qualche caso alche di come siano stati costretti a cedere i loro organi. Allo stesso modo Kilgour afferma che sono stati prelevati e venduti gli organi, come fegato, cuore e reni, di molti prigionieri condannati.

Gli organi sono venduti a caro prezzo agli stranieri, che generalmente nei loro paesi devono attendere a lungo per un organo. “In Cina nella maggior parte dei casi ottengono un organo nel giro di una settimana”, ha detto Kilgour. Secondo questa indagine gli acquirenti di questi organi cinesi sono soprattutto pazienti provenienti dal Canada e dai paesi scandinavi. Nel mese di marzo di quest’anno il governo cinese ha già annunciato che avrebbero messo fine al traffico di organi. A partire da luglio sarà proibita la vendita di organi e saranno emesse nuove leggi per contenere il numero degli abusi. Così da quel momento sarà richiesto il consenso del donatore.

La Cina ha già rigettato il rapporto di Kilgour come inaffidabile. Kilgour tuttavia sottolinea che la loro indagine non è stata finanziata da terze parti né è stata sostenuta dal Falun Gong. A Pechino Edward McMillan-Scotto, vice presidente del Parlamento Europeo, ha condotto una indagine simile sul commercio illegale di organi. Ha parlato con varie vittime dei campi di lavoro forzato, “È sempre più in aumento; milioni di cinesi temono di mostrarsi come aderenti del Falun Gong”, ha detto McMillan-Scott.

Kilgour e McMillan-Scott chiedono alle autorità cinesi di indagare urgentemente su questi fatti. Inoltre chiedono ai governi occidentali di intensificare la lotta contro il traffico illegale di organi.

Versione inglese: http://www.clearwisdom.net/emh/articles/2006/7/17/75592.html

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