Gran Bretagna: Conferenza stampa e parata per denunciare i sette anni di persecuzione

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Sabato 15 luglio, i praticanti del Falun Gong della Gran Bretagna hanno tenuto una conferenza stampa e una parata al centro di Londra per far sapere alla gente che i praticanti del Falun Gong in Cina sono perseguitati dal 7 anni dal PCC. Praticanti da vari paesi europei si sono uniti all’evento.

Protesta contro la persecuzione davanti l’Ambasciata Cinese a Londra

Il 20 luglio 1999, il Partito Comunista Cinese ha ufficialmente bandito il Falun Gong e iniziato una persecuzione brutale. Migliaia di praticanti sono stati arrestati illegalmente e detenuti solo perché praticanti un sistema di coltivazione che migliora la salute e gli standard morali facendo cinque esercizi di meditazione e leggendo un libro che porta a seguire i principi di verità, compassione e tolleranza.
Tutto questo non era in accordo con le dottrine ateistiche del PCC, quindi nel 1999 l’allora leader Jiang Zemin ha lanciato la campagna diffamatoria contro il Falun Gong, con l’obiettivo di eliminare la pratica nel giro di tre mesi. Sono passati sette anni dall’inizio della persecuzione, circa 3,000 praticanti sono stati uccisi e ci sono le prove, ma molti altri risultano dispersi.

La conferenza stampa è stata tenuta davanti all’Ambasciata cinese e molti oratori hanno parlato al megafono degli abusi sui praticanti. Il presidente dell’Associazione Europea Falun Dafa, Peter Jauhal, ha spiegato come il PCC ha perseguitato I praticanti del Falun Gong per sette anni e ha parlato del regime selvaggio e del malefico e inumano comportamento dello stesso.

Jauhal ha pure parlato delle recenti rivelazioni di organi asportati dai praticanti per alimentare il proficuo mercato illegale. Ha rivelato I risultati di un rapporto stilato dall’ex Segretario di Stato Canadese David Kilgour e dall’avvocato per i diritti umani David Matas a conferma dei fatti “Le accuse sono così scioccanti che sono quasi impossibili da credere. Rappresentano una forma grottesca di male che, nonostante tutte le depravazioni della storia dell’umanità, superano qualsiasi atrocità commessa. Nonostante l’incredulità di fronte a questi atti, ciò non vuol dire che non siano veritieri.”

Discorsi alla conferenza stampa del presidente dell’Associazione Europea Falun Dafa, Peter Jauhal e del Vice presidente degli Amici del Falun Gong John Dee

Lord Thurlow denuncia gli espianti di organi del PCC

Hanno parlato anche Lord Thurlow e John Dee, Vice presidente degli Amici Europei del Falun Gong, che a proposito degli espianti di organi hanno ringraziato per l’aiuto ricevuto da varie organizzazioni e VIP “Insieme a molti MEP inglesi, chiediamo alla Commissione ONU per i diritti umani e alla World Health Organisation di indagare sulle accuse contro la Cina inviando un gruppo di esperti per confermare cosa davvero accade”.

Sono stati inviati messaggi di supporto da molti MEP che hanno espresso la loro speranza per il successo dell’attività e la loro preoccupazione per gli abusi sui diritti umani in Cina.

Dopo la conferenza stampa i praticanti hanno fatto una parata attraverso il centro di Londra. Vista la giornata calda, le strade erano piene di gente e il pubblico ha acclamato i praticanti che indossavano abiti tradizionali in giallo e portavano cartelloni con scritto che il Falun Gong è praticato in più di 70 paesi nel mondo e che è perseguitato in Cina. Altri sostenevano cartelli con le immagini della persecuzione e delle vittime.

Parata attraverso Londra

Sono stati distribuiti volantini mentre la parata si muoveva attraverso strade famose, quali Oxford Circus, Regent Street e Piccadilly Circus. La gente ha osservato incredula le immagini dei metodi di tortura usati per forzare i praticanti a rinunciare al loro credo.

Simulazione dei metodi di tortura e raccolta firme in St martin’s Square

Dopo la parata, alcune attività sono state organizzate nella città, tra cui a Chinatown e St Martin’s Square. I praticanti hanno simulato alcuni dei metodi di tortura usati nei campi di lavoro e hanno raccolto firme per far finire la persecuzione. Una petizione è stata consegnata alla residenza del Primo Ministro al 10 Downing Street. La sera si è tenuta una veglia di protesta di fronte all’Ambasciata Cinese.

Consegna della petizione nell’abitazione del Primo Ministro Veglia di protesta davanti l’Ambasciata Cinese

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Here is the article in English language:
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