Il 26 settembre, nonostante la pioggia, i praticanti del Falun Gong di Tokyo erano assemblati di fronte il Palazzo del Parlamento per esporre i crimini di espianto degli organi dei praticanti vivi del Falun Gong commessi dal PCC, e per chiedere al governo giapponese di fare attenzione a questa forma di male “che non si era ancora visto sul nostro pianeta”. Anche i praticanti di Shizuoka e Hiroshima hanno partecipato all’attività.
Il 9 marzo 2006, un giornalista giapponese aveva rivelato l’informazione che il PCC asporta gli organi dai praticanti vivi del Falun Gong a Sujiatun. Poi, altri testimoni hanno reso nota l’esistenza del traffico di organi in molte città in Cina. Dopo due mesi di indagini, il Gruppo Canadese Investigativo Indipendente ha verificato l’esistenza del traffico di organi. Il rapporto è stato tradotto in molte lingue e ha sconvolto il mondo intero.
I praticanti hanno eseguito gli esercizi e distribuito materiali chiarificatori di fronte al Parlamento. Alcuni si sono rivolti direttamente ai membri del Parlamento, consegnando loro il rapporto investigativo canadese, chiedendo supporto per ulteriori indagini. Uno striscione leggeva “Fermate gli espianti di organi dai praticanti vivi del Falun Gong del PCC” e delle foto mostravano la brutalità delle torture usate dal PCC. Per farsi sentire, i praticanti hanno pure usato un altoparlante.
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