Quando ho iniziato a chiarire la verità, la mia intenzione era di raccogliere esseri senzienti per il mio paradiso e costruire la mia possente virtù. Presto ho compreso che la mia intenzione era egoista, e che d’altra parte, chiarire la verità in questo modo poteva portarmi allo zelo eccessivo, alla disperazione, al cercare di convincere gli altri, alla paura, alla rabbia e all’ansietà. Mi sentivo come se stessi supplicando la gente di ascoltare la verità, di dimettersi dal Partito Comunista Cinese o di credere che la Falun Dafa è buona.
Dopo aver compreso il mio errore, ho iniziato a eliminare il mio egoismo e la mia paura. Mi sono illuminata al pensiero che la Dafa è insegnata alle persone grazie alla benevolenza del Maestro. Ciò che la gente dice che è buono non è detto che sia buona, e ciò che la gente dice che è cattivo non è detto che sia cattivo. È per compassione che i discepoli della Dafa cercano di salvare esseri senzienti, non supplicando le persone ad accettarlo. Dopo che ho compreso questo, non mi sentivo più come se stessi andando fuori a chiarire la verità come se supplicassi la gente per qualcosa, ma piuttosto mi concentravo sulla mia coltivazione.
Poi il Maestro ha detto,
"Lo stato delle cose, da dopo il 20 Luglio 1999, è completamente cambiato da quello precedente al 20 Luglio 1999. Ecco perché fare bene le tre cose è coltivazione, mentre farne solo una delle tre non lo è." ("Insegnare la Fa a San Francisco, 2005")
Ho pensato: devo ancora andare fuori a chiarire la verità, altrimenti non posso migliorare. Con un tale atteggiamento, ero soddisfatta se ogni giorno facevo anche solo una piccola cosa per chiarire la verità. Pensavo: “Oggi l’ho fatto, così sarò in grado di migliorare.” Non facevo molta attenzione ai risultati del mio chiarire la verità o alla reazione delle persone. Mi sono comportata così per un po’ e poi ho compreso che anche questi pensieri erano impuri.
Poi ho sviluppato un altro atteggiamento non retto: facevo il lavoro di chiarire la verità perché è mia responsabilità, ma in questo processo non volevo perdere niente. Così andavo fuori a chiarire la verità con lo stato d’animo del proteggere me stessa. Mi preoccupavo che potessero controllare il mio telefono, che la mia voce avesse un volume troppo alto e che attirasse troppo l’attenzione, che mio marito si arrabbiasse perché facevo tardi. Quando le persone non volevano ascoltare la verità, mi dicevo: “Ti ho già detto i fatti, ora sta a te prendere la decisione; è responsabilità tua fare in modo che non ti accada nulla di male.” Sembra che chiarire la verità in questo modo sia salvare la gente, ma a volte in realtà causa l’effetto opposto, perché l’intenzione non è pura.
Dopo un pò di tempo, avevo eliminato parecchi miei attaccamenti e pensieri egoisti e avevo solo un’idea in mente: “Voglio chiarire la verità”, perché questo è ciò che il Maestro e la Fa richiedono. Pensavo di essere abbastanza pura, fino a quando una volta, mentre chiarivo la verità, una persona mi ha detto, “So che sei una brava persona, ma non credo a ciò che hai detto.” Mi sono chiesta, “Che cosa mi sta dicendo?” Ho compreso che stavo convalidando me stessa invece della Fa. Ciò che avevo fatto non era mosso dalla pura e sincera compassione e dal desiderio di salvare esseri senzienti, ma dal desiderio di convalidare me stessa.
Seguendo questa direzione, sono andata dai miei parenti e amici per chiarire loro la verità, pensando che loro avessero delle grandi relazioni predestinate con me e che mi sarebbe dispiaciuto se non li avessi salvati. In più, non mi avrebbero denunciata alla polizia, anche se non avessero voluto ascoltare la verità. Così sono caduta nei concetti della gente comune e nei sentimenti legati agli amici e alla famiglia, e non ho trattato allo stesso modo tutti gli esseri senzienti, guardando le cose dalla loro prospettiva.
Recentemente ho compreso un altro aspetto in cui devo migliorare il mio pensiero. Una mattina, mentre accompagnavo mia figlia al lavoro, improvvisamente mi ha detto, “Mamma, anche tu sei un dottore.” Improvvisamente mi sono illuminata: per quei “pazienti” che sono stati avvelenati dal Partito Comunista Cinese, dovrei essere responsabile come un “dottore”. Un dottore dovrebbe desiderare di salvare le persone, dovrebbe avere la saggezza di identificare la giusta medicina per le persone e la volontà di adempiere alla sua responsabilità di aiutare chi ha bisogno. Non dovrebbe avere altro desiderio che il bene degli esseri senzienti.
Tutto questo per mostrare la benevolenza del Maestro e la grandezza della Fa. La tolleranza e la pazienza del Maestro mi hanno condotta così lontano. Il grande potere della Fa mi ha assimilata e mi ha guidata nel mio cammino. Tutto è fatto dal Maestro, e tutto è la possente virtù della Dafa. Continuerò a fare le tre cose bene e a purificare me stessa nella Fa.
Vi prego di sottolineare qualunque cosa non sia in linea con la Fa.
Versione inglese: http://www.clearwisdom.net/emh/articles/2006/10/17/79035.html
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