• NUOVO RAPPORTO DOCUMENTA ULTERIORMENTE LA SPAVENTOSA QUANTITA’ DI ESPIANTI DI ORGANI A PRATICANTI DEL FALUN GONG
• ATTIVISTI CONTINUANO A MOBILITARSI PER FERMARE L’ORRORE DEGLI ESPIANTI DI ORGANI
• SI MOLTIPLICANO RAPPORTI DI TORTURE E ABUSI IN CUSTODIA GIA’ ALL’INIZIO DELL’ANNO
NUOVO RAPPORTO DOCUMENTA ULTERIORMENTE LA SPAVENTOSA QUANTITA’ DI ESPIANTI DI ORGANI A PRATICANTI DEL FALUN GONG
L’ex Segretario di Stato canadese David Kilgour e l’avvocato dei diritti umani David Matas hanno reso noto un rapporto investigativo, ampliato di recente, sugli espianti di organi a praticanti del Falun Gong negli ospedali in ogni parte della Cina. Il rapporto presenta una schiera di nuove testimonianze e di preoccupanti prove la cui fonte sono ospedali e persone che hanno ricevuto un trapianto: nel rapporto diventa particolarmente evidente il coinvolgimento dell’esercito cinese. Tra le altre raccomandazioni, gli autori hanno chiesto a tutti gli Stati di vietare ciò che viene chiamato il “turismo dei trapianti” verso la Cina. “Non appena il cliente arriva in Cina, qualcuno è ucciso per il suo organo,” ha detto Matas. Le nuove scoperte nel rapporto includono:
o Testimonianze di donatori secondo le quali gli interventi sono fatti in modo segreto, dando l’impressione di voler nascondere un crimine;
o Pesante coinvolgimento dell’esercito nel commercio dei trapianti d’organo;
o Ulteriori ammissioni di ospedali che riconoscono di essere in possesso di organi di praticanti del Falun Gong per i trapianti;
o Ulteriori testimonianze di vittime del Falun Gong, testimoni dei sistematici esami del sangue eseguiti solo su praticanti del Falun Gong detenuti e della scomparsa di un grande numero di aderenti al Falun Gong imprigionati
o Costruzione di strutture dedicate ai trapianti di organi senza alcuna fonte identificabile per i trapianti che non i prigionieri;
o Studi di altri ricercatori indipendenti che confermano, di essere giunti alla medesima conclusione del rapporto di Kilgour e Matas.
o Fallimento nell’attuazione della legge entrata in vigore il primo luglio 2006 che proibiva gli espianti di organi senza consenso;
o L’assenza di una qualsiasi risposta significativa o di una smentita del governo cinese alla prima versione del rapporto;
o L’assenza di un sistema per la donazione di organi in Cina.
Il rapporto completo e la copertura mediatica sull’argomento su: http://organharvestinvestigation.net/
ATTIVISTI CONTINUANO A MOBILITARSI PER FERMARE L’ORRORE DEGLI ESPIANTI DI ORGANI
Praticanti del Falun Gong, attivisti dei diritti umani e membri di governo continuano a far crescere l’attenzione e premono sulla Cina perché risponda al rapporto Kilgour-Matas, nonostante smentite generali e tentativi di ostacolare l’indagine da parte del regime comunista. Nelle ultime settimane i crimini degli espianti di organi sono stati il soggetto di una serie di iniziative: un punto informativo al California State Fullerton; proiezione di film in Francia; una marcia a Praga, nella Repubblica Ceca; un discorso alla Chiesa Battista Ebenezer ad Atlanta, Georgia, USA durante il Martin Luther King Day. Nel frattempo in Malaysia sono state raccolte più di 10.000 firme, presentate al governo con la richiesta di misure per porre fine ai crimini del commercio di organi in Cina.
SI MOLTIPLICANO RAPPORTI DI TORTURE E ABUSI IN CUSTODIA GIA’ ALL’INIZIO DELL’ANNO
Dall’inizio dell’anno il Falun Dafa Information Center ha ricevuto rapporti di 75 nuovi casi di torture e abusi durante la custodia, arresti e imprigionamenti illegali e altri tipi di abusi in Cina diretti specificatamente contro i sostenitori del Falun Gong. Un caso tipico è quello del Signor Wu Yinchang, farmacista di 41 anni, ex impiegato dell’Ospedale Xiyuan dell’Accademia di Medicina Tradizionale Cinese di Pechino. Si ritiene che la vita del Signor Wu sia in pericolo a causa delle prolungate torture, della fame, delle privazioni del sonno, e di altri abusi subiti nella prigione di Qianjin, nona divisione, a Pechino. Sta scontando una condanna di 7 anni per il “crimine” di aver inviato materiale informativo sul Falun Gong per posta. Fonti in Cina riferiscono di aver visto il corpo di Wu coperto di vesciche e ferite a causa dei pestaggi prolungati. Secondo quanto riferito, è stato rinchiuso per mesi senza interruzione in una piccola cella buia nella quale i suoi movimenti sono impediti ed è soggetto abitualmente alla privazione del sonno, nel tentativo di spezzare la sua volontà e forzarlo a “rinunciare” al Falun Gong. La famiglia segnala che ora ha problemi a camminare. L’Information Center chiede l’immediato ed incondizionato rilascio di Wu e il suo accesso alle cure mediche.
* * *
Potete stampare e diffondere gli articoli ed i contenuti pubblicati su Clearharmony, ma per favore citate la fonte.