Recentemente, ho esibito una forte tendenza a mettermi in mostra. I praticanti attorno a me lodavano spesso la mia capacità di illuminarmi ai principi del Falun Gong, la Fa. Inconsciamente ho avuto la tendenza a mettermi in mostra. Spesso imponevo agli altri la mia comprensione e speravo che gli altri fossero d’accordo con ciò a cui mi ero illuminato al mio livello. Talvolta, quando ancora un praticante non aveva terminato di parlare e io avevo già iniziato a mettere in evidenza le sue mancanze. La mia mentalità del mettersi in mostra è cresciuta al punto tale che, ogni volta che incontravo un praticante, cercavo di trovare il suo attaccamento per mostrare quanto bene io comprendessi la Fa. Quando tornavo a casa sapevo che non era uno stato corretto. Sapevo che si trattavo della mentalità del mettersi in mostra, dell’attaccamento alla compiacenza e dell’attaccamento alla reputazione. Anche se cercavo di eliminarli, ogni volta che si ripresentavano erano molto forti. Ho compreso che non avevo trovato la radice del problema, ma ogni volta che cercavo di scoprirla esitavo e sbagliavo.
Un giorno un mio vicino del terzo piano è venuto a casa mia a lamentarsi per l’acqua che gocciolava dai panni che avevo steso fuori dalla finestra ad asciugare e che bagnavano le sue finestre (io vivo al quinto piano). Ha detto che questa situazione andava avanti da molto tempo. Ha detto anche che i vicini del primo, secondo e quarto piano non si lamentano perché sanno che ho un bimbo di due anni e sono comprensivi. Tutto questo non mi è piaciuto e non ho compreso che si trattava di un suggerimento del Maestro.
Pochi giorni dopo, quando ero nel negozio di una praticante, ha portato mio figlio a casa sua per fargli usare il bagno. La casa della praticante era a circa 100 metri dal negozio e viveva con i suoi genitori. Mentre mi trovato nel negozio, suo padre è entrato e mi ha accusata immediatamente, “Come puoi lasciare che una persona disabile si prenda cura di tuo figlio?” La praticante è stata poliomelitica. In passato poteva camminare solo con le stampelle, ma dopo aver iniziato a praticare la Falun Dafa ha potuto ricominciare a camminare normalmente. Ho compreso che l’incidente non era una cosa così semplice. Ne ho parlato con un’altra praticante, che mi ha detto, “È perché non pensi agli altri.” In quel momento ho pensato, “Non sono certa di questo. Non ho chiesto a quella praticante di prendersi cura di mio figlio.” Non molto dopo la praticante è tornata con mio figlio. Ho chiesto la sua opinione. Lei mi ha detto che l’accusa che mi era stata rivolta forse non riguardava solo questa cosa, ma poteva coinvolgerne altre. Un altro praticante nel negozio mi ha persino dato degli esempi del mio comportamento. Tuttavia non ci ho pensato attentamente.
Ora comprendo che il Maestro cercava di darmi dei suggerimenti, e così chiari! Tuttavia ancora non riuscivo ad illuminarmi. Mi vergogno davvero. Lo ho compreso stamattina mentre facevo la meditazione e lo ho compreso improvvisamente mentre scrivevo questo articolo. Il Maestro si prende cura di noi in ogni momento e ci guida passo dopo passo.
In passato ero in grado di praticare la meditazione per mezz’ora con le gambe incrociate nel mezzo loto. Stamattina, quando stavo facendo questo esercizio, improvvisamente ho compreso che i miei attaccamenti al mettermi in mostra, al compiacimento, alla reputazione e al non pensare agli altri provengono da una caratteristica del vecchio universo – egoismo e preoccupazione per se stessi. Quando quegli attaccamenti emergevano, il mio primo pensiero era a me stessa.
Il Maestro ha detto,
" …se ogni volta che avrete una questione con un'altra persona vi chiederete innanzitutto se potrà sopportarla o se invece ne soffrirà, allora non avrete problemi." ("Quarta Lezione" in Zhuan Falun)
Il Maestro ha detto,
" Parlando in generale, la Fa è veramente immensa, ma, una volta raggiunto il punto più alto, diventa semplice, poiché essa è a forma di piramide."
Ho compreso che, in ogni situazione, se pensiamo prima agli altri senza alcun pensiero rivolto a noi stessi, la coltivazione diventerà semplice. Si può superare ogni prova o difficoltà.
Ho compreso che non dovrei pensare a quando sono doloranti le mie gambe quando faccio la meditazione, perché quello è un pensiero egoista. Se il Maestro vuole che facciamo qualcosa, dovremmo farlo senza porre condizioni. Il Maestro ci chiede di fare le tre cose. Praticare gli esercizi è parte di questo. Di conseguenza lo faccio. Dovremmo mantenere fermo un solo pensiero, “Fai ciò che il Maestro chiede di fare” e dovremmo assimilarci alla Fa senza condizioni. Se possiamo davvero raggiungere questo, allora “proprio come quel viaggiatore esausto, vedrete ‘l’ombra dei salici, la freschezza dei fiori, un posto per riposarsi’.” Ora non provo più tanto dolore come prima quando faccio la meditazione. La mia mente è ferma e posso sedere tranquilla. Se possiamo davvero raggiungere questo in ogni cosa, la coltivazione diventerà semplice.
Vi prego di mettere in evidenza qualunque cosa ci sia di improprio.
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