Era passato molto tempo da quando avevo partecipato a un gruppo di pratica. A volte quando suonava la sveglia, semplicemente la spegnevo, pensando che ero ancora assonnato e che potevo aspettare ancora cinque minuti. Ma passava un’ora, e poi parecchie ore. Così alla fine ho smesso di cercare di svegliarmi e ho dormito. Oppure pensavo che fuori faceva troppo freddo, e che avrei potuto praticare gli esercizi il giorno seguente. Il giorno dopo era un ripetizione di quello precedente. Qualcosa non andava. Sapevo di dover eliminare questa pigrizia. Ma al più tardi due giorni dopo il mio attaccamento alla comodità tornava.
A volte desideravo davvero andare fuori a praticare gli esercizi, ma quando pensavo allo stato di coltivazione dei praticanti che venivano a fare gli esercizi mi sentivo molto male. Quando facevano gli esercizi o inviavano pensieri retti, le loro mani si inclinavano. Sembravano addormentati; a volte russavano persino. Potevo vederlo e sentirlo, con gli occhi aperti o chiusi. Ero turbato da tutto questo e non riuscivo a calmare la mia mente mentre facevo gli esercizi o inviavo pensieri retti. Quello è stato il momento in cui ho smesso di andare e quando le cose hanno cominciato ad andare male per me. Non andavo neppure più all’incontro settimanale di studio della Fa, perchè pensavo che nessuno fosse in uno stato mentale corretto per poter condividere le esperienze come un tutto unico. Avevo messo in evidenza le omissioni degli altri, ma alla fine mi sentivo di essere stato trattato ingiustamente. Pensavo che questa persona non fosse un coltivatore genuino e che quella persona fosse troppo attaccata a qualcosa.
Poi la mia sveglia ha smesso di funzionare. Cambiare la batteria non è servito a nulla. Ho compreso che c’era qualcosa di sbagliato in me. Questo era già successo in passato, ma allora, guardandomi dentro, la sveglia era tornata a posto da sola. Questa volta mi sono ricordato di guardarmi dentro solo quando ho visto che non riuscivo a far funzionare la sveglia.
Alla fine ho scoperto che la ragione era la mia mentalità di mettermi in mostra. Ho sempre pensato di studiare bene la Fa e di avere una buona qualità di illuminazione. Qualunque cosa facessi, avevo messo sempre me stesso al centro e avevo sempre accusato gli altri di non essere in grado di adeguarsi agli standard, imponendo requisiti rigidi agli altri ma non a me stesso. In realtà, mettere in evidenza le mancanze degli altri è una cosa buona, ma io non ero capace di essere tollerante. Quando mettevo in evidenza gli attaccamenti degli altri il mio cuore non era puro; il tono della mia voce non era gentile. Inconsciamente stavo convalidando me stesso. Anche se avevo compreso questo, quando succedeva qualcosa me ne dimenticavo. E quell’ego ha cominciato a gonfiarsi.
Il Maestro ha detto le seguenti parole:
"Attualmente, sia che i discepoli della Dafa convalidano la Fa insieme o chiariscano la verità da soli, tutte queste sono necessità della Dafa. Fin quando lo richiede la rettifica della Fa, voi dovreste farle bene, e non c'è discussione da fare. E non diventate pretenziosi per via dei vostri ruoli, e non pensate di essere diversi dagli altri. Ciascuno di voi è una particella. Ai miei occhi nessuno è migliore di qualcun altro, poiché vi ho raccolto tutti contemporaneamente. (applauso) Alcuni sono più abili quando si tratta di una cosa, altri con un'altra cosa. Voi non dovreste assolutamente lasciare che i vostri pensieri diventino sfrenati basandovi su quello. Voi dite di avere grandi capacità, e qui e là, ma tutto questo vi è stato concesso dalla Fa! In realtà, non andrebbe bene se aveste fallito nell'ottenere quel livello di capacità." ("Spiegazione della Fa alla Conferenza della Fa degli USA Occidentali, durante il Festival della Lanterna 2003 ")
Dopo aver letto questo paragrafo della Fa mi sono vergognato profondamente. In passato avevo sempre avuto una alta valutazione di me stesso. Potevo recitare la Fa dopo averla letta. Ero riuscito a memorizzare quasi tutto lo Zhuan Falun. Le cose tecniche erano facili per me, mi bastava leggere le istruzioni. Scrivevo anche bene. Sembrava che sapessi ciò che le persone stavano pensando già prima che lo dicessero. Quando qualcuno pensava male di me, a volte mi sentivo trattato ingiustamente. Ma mantenevo comunque un’alta opinione di me stesso e dimenticavo completamente il fatto che il Maestro ha predisposto tutte queste cose per la nostra coltivazione. Anche se in superficie non mettevo in mostra le mie capacità, le mie parole riflettevano fortemente questa mentalità inconscia. Non facevo tesoro delle abilità che il Maestro mi aveva dato e non riuscivo ad usarle per chiarire bene la verità, per eliminare completamente gli elementi malvagi e per convalidare meglio la Fa. Ero accecato dalla mentalità del mettersi in mostra, finchè improvvisamente mi sono risvegliato.
"Qualunque cosa abbiate ottenuto, Liberazione o poteri o quant’altro, l’avrete raggiunto coltivando la Dafa. Se mettete la Dafa al secondo posto e i vostri poteri al primo, o se, avendo ora ricevuto l’Illuminazione, riterrete giusta questa o quella vostra comprensione, o se considererete voi stessi così eccezionali da aver superato la Dafa, io vi dico che avrete già cominciato a cadere. Sarete già in pericolo e per voi tutto andrà di male in peggio." (Zhuan Falun)
In passato quando leggevo o recitavo questa parte della Fa, non pensavo che avesse a che fare con me, perchè pensavo di non avere alcuna abilità sopranormale, nè pensavo di aver raggiunto una completa illuminazione. Ora comprendo che era una questione di mancanza di rispetto verso la Fa e verso il Maestro.
Guardando indietro, è terribile come io mi ingannassi. Quando sono tornato nel sito di pratica, la mia mente era calma e dopo essermi guardato dentro provavo una grande gioia! Dopo aver lasciato andare quella mentalità egoista, quel “me” improvvisamente è diventato piccolo, molto molto piccolo! Studierò la Fa di più e la studierò bene.
Questa è solo al mia comprensione attuale. Heshi! Grazie!
Versione inglese: http://www.clearwisdom.net/emh/articles/2007/5/1/85101.html
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