Il 27 Ottobre 2007 a Torino si è tenuta, nella splendida cornice della centralissima P.zza Castello e con il conforto di una memorabile giornata di sole, un’attività di supporto alla “Staffetta della Fiaccola dei Diritti Umani”. La Fiaccola è partita da Atene il 9 Agosto, ha toccato varie capitali europee ed in questi giorni stà facendo tappa in Australia. L’evento organizzato dal CIPFG, la Coalizione per Indagare sulla Persecuzione del Falun Gong, ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle violazioni dei diritti umani perpetrate dal Regime Cinese. In prossimità delle Olimpiadi di Pechino 2008 il CIPFG ha organizzato questo evento per dire che “I Crimini Contro l’Umanità e le Olimpiadi non possono coesistere in Cina”.
A questo evento hanno partecipato ed hanno tenuto un discorso sull’attuale violazione dei diritti umani in Cina e sull’evento delle Olimpiadi che l’anno prossimo vedrà gli occhi del mondo puntati sulla Cina, alcuni membri italiani del CIPFG, il Senatore Lucio Malan di Forza Italia, il Dott. Claudio Tecchio (Direttore di Dossier Tibet e Dirigente CISL), il rappresentante del Comitato Storico-Umanitario “Giardino dei Giusti” di Torino, Alfredo Fava (Presidente dell’Associazione Italiana Falun Dafa) e Stefano Rossato (Coordinatore della Staffetta in Italia).
Particolarmente interessante è stato l’intervento di Lucio Malan, che ha parlato delle violazioni dei diritti umani e di come un’economia basata sullo sfruttamento inumano delle persone non debba essere accettata. Ha posto anche l’attenzione sul fatto che molti prodotti provenienti dalla Cina sono fabbricati in campi di lavoro forzato dove i praticanti del Falun Gong lavorano in condizioni disumane e dove vengono sottoposti ad abusi e torture di ogni tipo. Gli stessi prodotti sono poi esportati e finiscono sui mercati mondiali sfruttando la manodopera di migliaia di persone costrette a lavorare in condizioni di schiavitù.
Claudio Tecchio ha parlato delle origini delle olimpiadi e di cosa rappresenti lo spirito olimpico. Ha sottolineato il fatto che tenere le olimpiadi in un paese che compie violazioni dei diritti umani così terribili sia in contrasto con ciò che le olimpiadi dovrebbero rappresentare. Sono stati presentati anche rapporti sulle disastrose condizioni ambientali di intere regioni; il suolo e le falde acquifere hanno subito un tale inquinamento da rendere inabitabili tali regioni. La stessa Pechino, dove si dovrebbero svolgere le olimpiadi, è talmente invasa da fumi nocivi che si pensa di spostare alcune gare in altre città. Si è parlato anche del Tibet e del suo popolo oppresso dal Regime Cinese.
Hanno aderito all’evento:
- Associazione "INCONTRI ITALIANI"
- Associazione Donne Tibetane
- Associazione Italiana Falun Dafa
- Associazione M.A.I.S. -
- Associazione Pace e Sviluppo
- Campagna di Solidarietà con il Popolo Tibetano
- Centro di Informazione Buddhista
- Circolo della Libertà Luigi Einaudi
- CISL Piemonte+
- Comitato Storico-Umanitario un Giardino dei Giusti a Torino
- Comunità Tibetana in Italia
- Laogai Research Foundation Italia
- Movimento Cristiano Lavoratori
- Students for a Free Tibet Italy
- Tibet Culture House Italy
- Unione per le Libertà
Il TG regionale di RAI3 e Tg La 7 hanno ripreso l’evento.
É stata un’occasione per parlare della persecuzione contro i praticanti del Falun Gong in Cina, informando i passanti della situazione di milioni di persone perseguitate per il loro credo nei principi di Verità-Compassione-Tolleranza. I passanti hanno dimostrato la loro solidarietà all’argomento della manifestazione ossia “I Crimini Contro l’Umanità e le Olimpiadi non possono coesistere in Cina”, firmando la petizione.
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