Ho settant’anni e vivo nella contea di Daying, provincia del Sichuan. Ho cominciato a praticare il Falun Gong nel giugno 1998. Molte delle malattie che avevo se ne andarono senza lasciare alcuna traccia.
Dal 20 luglio 1999, Jiang Zemin (l’ex leader cinese che diede il via ed istigò la persecuzione) ed il Partito Comunista Cinese (PCC) sono stati veramente spietati nella persecuzione del Falun Gong. Distribuisco volantini che espongono la persecuzione e spiego la verità alle persone da otto anni. Quasi tutti gli anni mi saccheggiano la casa e mi arrestano.
Il 27 ottobre 2001, mentre esponevo la verità in pubblico, sei persone entrarono nella mia abitazione ma io ero fuori. Uscirono e mi trovarono in strada così mi dissero di seguirli. Mi spinsero dentro ad un’auto della polizia e mi portarono in prigione. Saccheggiarono anche casa mia e confiscarono i libri del Falun Gong. Nel carcere, Yao Jianchun il capo della Squadra della Sicurezza Locale fece un gesto con le mani e mi maledì: “Come osi andare contro il PCC! Ti picchieremo fino alla morte.” Continuò a tormentarmi. Mi tennero agli arresti per 12 giorni e mi estorsero 1.500 yuan (*).
Alle nove circa della sera del 9 novembre 2003, otto persone irruppero in casa mia e mi arrestarono insieme a due soci d’affari che erano venuti a farmi visita. Ci portarono al carcere di Daying. La polizia saccheggiò la mia abitazione, portò via due libri del Falun Gong, un grosso registratore e due audio cassette del Falun Gong. Presero anche le audio cassette delle lezioni di inglese di mio nipote. Interrogarono anche i mie due soci d’affari quella notte ma non ottennero alcuna informazione. Alle 11:00 di sera circa rilasciarono uno di loro. L’altro venne rilasciato il giorno successivo. Un poliziotto della Domestic Security Squad imprecò contro di me e mi disse: “Tu sei morta vecchia donna! Se non ci sveli la fonte di questi materiali ti terremo in carcere fino alla morte.” Disse anche parolacce. Fui detenuta per 23 giorni e rilasciata dopo che la mia famiglia pagò la cauzione.
Il 13 ottobre 2005, un altro praticante ed io andammo nella contea di Penxi per distribuire volantini che esponevano la persecuzione del Falun Gong. Fummo denunciati e arrestati. Un giovane poliziotto mi chiese da dove provenissero i volantini che possedevo. Quando mi rifiutai di parlarne mi schiaffeggiò violentemente e mi maledì. In fine la polizia mi condannò ad un anno di lavoro forzato (da prestare in casa) e venni detenuta per 15 giorni.
Nell’ottobre del 2005, alcuni membri del PCC andarono a trovare mio figlio. Volevano arrestarmi e mandarmi in un centro per il lavaggio del cervello a Xiuning. Non cooperai e rimasi a casa. Vennero a trovare mio figlio per quattro volte per chiedergli se avessi cambiato idea.
A metà del gennaio 2006, stavo distribuendo volantini in pubblico durante il giorno. Qualcuno mi denunciò. Venni arrestata e detenuta per più di un’ora. Il personale disse: “Ancora tu! Dove hai preso il materiale?” Gli proposi di leggere il materiale. Lo prese e mi disse di andare a casa immediatamente.
Il 22 febbraio 2006 andai in campagna con quattro praticanti per distribuire volantini e fummo denunciati. La polizia della Domestic Security e la stazione di polizia numero 2 ci arrestarono e ci mandarono in un centro di detenzione nella contea di Daying. Un funzionario mi maledì e mi disse: “Tu orribile vecchia! Ci hai creato molti problemi. Ti picchieremo fino alla morte.” Mi tormentarono parecchie volte e poi venni rilasciata 25 giorni dopo.
Negli ultimi otto anni, i membri del PCC sono venuti a casa mia attaccandomi ogni volta durante i cosiddetti “giorni sensibili”. Nell’agosto 2007, un gruppo di persone vennero a colpire violentemente la porta di casa. Si spacciarono per colleghi di mio figlio venuti a vedere se, vista l’età, avevo bisogno di aiuto. Dissi loro che sapevo che mi stavano mentendo e così se ne andarono.
Versione cinese: http://minghui.org/mh/articles/2007/12/7/167875.html
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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a42523-article.html
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