Nel mese di aprile 2007, la signora Songmei Zhang di Pechino fu denunciata ed arrestata mentre stava distribuendo nella sua città video cd che smascherano la persecuzione del Falun Gong. Dopo essere stata detenuta per sei mesi, è stata recentemente citata in giudizio e condannata ad altri tre anni di reclusione.
La signora Zhang è una trentenne residente nel distretto di Changping di Pechino. Dopo che il Partito comunista cinese (PCC) ha iniziato la persecuzione del Falun Gong, lei ha fatto appello al governo un certo numero di volte per porre fine alla persecuzione. La polizia l’ha percossa con molteplici bastoni elettrici e sottoposta ad alimentazione forzata mentre faceva lo sciopero della fame per protestare. Si è trovata più volte ad un passo dalla morte nonostante fosse soltanto una ventenne.
Nel mese di aprile del 2000, fu condannata a tre anni di lavoro forzato per aver esibito uno striscione del Falun Gong in piazza Tiananmen. Fu quindi detenuta nel Campo femminile di lavoro forzato Xin'an a Pechino (ora rinominato il Campo femminile di lavoro forzato di Pechino).
Durante il periodo di lavoro forzato, fu percossa con manganelli elettrici, picchiata, privata del sonno e rinchiusa in una cella solitaria nel reparto di "riformazione intensiva". Le guardie le fecero il lavaggio del cervello e la costrinsero a rinunciare al suo credo nel Falun Gong, mentre lei non era mentalmente stabile a causa delle terribili condizioni.
Dopo il suo rilascio, la signora Zhang Songmei riacquistò la sua mente chiara con l'aiuto di altri praticanti e continuò a praticare il Falun Gong.
Versione cinese: http://www.minghui.org/mh/articles/2008/1/3/169520.html
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