Xu Na, nella foto, rischia l'arresto per un lungo periodo poiché pratica il Falun Gong |
La coppia è stata fermata e portata al Centro di detenzione del distretto di Tongzhou, solo perché praticano il Falun Gong.
Undici giorni dopo, la famiglia di Yu è stata avvisata di recarsi al Pronto Soccorso di Qinghe. Quando sono arrivati, Yu era già morto. Poco dopo, la morte di Yu era finita nella sfera dei bloggeur cinesi e riportata dal Times di Londra. (news)
Xu Na, anche lei artista e vincitrice di parecchi premi, è in detenzione dal momento dell'arresto della coppia. In aprile, la sua famiglia è stata avvertita che rischiava di essere accusata di "far parte di un'organizzazione eretica per evitare l'applicazione della legge", una vaga misura prevista dal codice penale comunemente utilizzato per condannare gli aderenti del Falun Gong a dei termini di prigionia che arrivano a 12 anni. http://www.amnesty.org/
A inizio maggio, Xu è stata trasferita al Centro di detenzione del distretto Chongwen, in attesa del giudizio della corte del distretto di Chongwen.
Secondo il portavoce del CIFDF, "Xu è una prigioniera di coscienza, detenuta per il solo motivo di praticare una disciplina spirituale, rischia la prigione perché le autorità temono che si rivolti apertamente contro la morte di suo marito".
Xu Na e suo marito Yu Zhou ai tempi felici. Yu è stato ucciso in detenzione dalla polizia a febbraio e Xu è detenuta ingiustamente per anni. |
Xu è stata rilasciata nel 2006 dopo avere scontato una pena di cinque anni per avere affittato il suo appartamento a persone del Falun Gong giunti a Pechino per appellarsi alle autorità affinchè mettano fine alla loro campagna di persecuzione. Si riporta che all'epoca della sua detenzione è stata sottoposta a tortura, incluso la privazione di sonno, l'alimentazione forzata e l'essere legata in posizioni insopportabili per ore.
Delle fonti familiari con il caso di Xu, pensano che il suo processo è ritardato ancora a causa dell'attenzione internazionale riguardo alla morte del marito.
"Xu Na, corre il grave pericolo di una condanna a lungo tempo, " dice Li Jie da Los Angeles, che ha diviso la cella di una prigione con Xu nel 2001. Dopo Los Angeles, Li, ha spiegato che per i praticanti di Falun Gong, il secondo arresto è particolarmente brutale; essendo stata, Xu, condannata a cinque anni la prima volta questa volta potrebbe avere una condanna di oltre dieci anni.
"La vita in prigione è orribile, in particolare per i praticanti del Falun Gong, perché la polizia utilizza qualunque mezzo per costringerli a rinunciare al loro credo. Una terribile prospettiva per una persona tanto giovane e di talento come Xu"
Il CIFDF chiede:
la liberazione immediata ed incondizionata di Xu Na che è stata detenuta solamente per la pacifica pratica delle sue convinzioni religiose. Questo è in violazione dei suoi diritti iscritti nell'articolo 36 della Costituzione cinese e degli impegni della Cina sotto la Legge internazionale.
La comunità internazionale dovrà fare pressione sulle autorità cinesi affinché rilascino Xu Na ed aprano un'inchiesta approfondita al fine di portare davanti alla giustizia i responsabili della morte di Yu Zhou.
I media stranieri a Pechino, d’indagare sul caso di Xu Na, e provare ad assistere al suo processo che dovrebbe avere luogo a breve. Li Jie e altre conoscenze di Xu Na e Yu Zhou, che vivono adesso in America sono disponibili per interviste.
Alcune date di riferimento al caso di Xu Na
1995: Yu Zhou e Xu Na cominciano a praticare il Falun Gong; sono tra i primi a farlo a Pechino.
Luglio 1999: Il Partito comunista vieta il Falun Gong e lancia una campagna per sradicare la pratica.
Novembre 2001: Xu Na è stata condannata a cinque anni di prigione per avere prestato il suo appartamento agli aderenti arrivati a Pechino per appellarsi alle autorità di mettere fine alla campagna di persecuzione del Falun Gong. Inizialmente, è stata detenuta nella Prigione giovanile di Tuanhe, dove aveva per compagna di cella Li Jie, in seguito, è stata trasferita alla Prigione femminile di Pechino.
Autunno 2006: Xu Na è rilasciata da carcere dopo avere scontato un anno. E' stato riferito che è stata sottoposta a tortura, incluso le percosse, la privazione del sonno, l'esposizione a temperature glaciali e l'essere stata legata con la forza nelle posizioni fisiche più scomode. È stata anche alimentata forzatamente dalle guardie e posta in isolamento.
26 gennaio 2008: Yu Zhou, 42 anni, e sua moglie Xu Na, 40 anni, entrambi praticanti del Falun Gong, sono stati fermati dalla polizia verso le 22, nel villaggio Yangzhuang, sobborgo di Beiyuan, distretto di Tongzhou a Pechino. La coppia ritornava da un concerto del gruppo di Yu a Pechino. Quando la polizia scopre che i due praticano il Falun Gong li detiene al Centro di detenzione del distretto di Tongzhou
Il 27 gennaio 2008: E' stato riferito che verso le 9 del mattino, la polizia delle zone di Tongzhou e di Haidian perquisisce l‘abitazione dei genitori e della sorella di Xu, ma non trova nessuna prova.
Il 6 febbraio 2008: La famiglia di Yu Zhou è avvertita di andare al Centro d’emergenza di Tuanhe. Al loro arrivo scoprono il corpo morto di Yu coperto da un lenzuolo bianco. Le autorità informano la famiglia di non diffondere la sua morte al pubblico.
Marzo 2008: Xu Na è trasferita alla Settima sezione dei servizi di polizia a Pechino, conosciuto come il Centro di detenzione di Pechino. La sezione detiene normalmente soltanto criminali, ma in questi ultimi anni detiene i praticanti di Falun Gong e prigionieri politici.
Aprile 2008: La famiglia di Xu Na riceve una notifica che Xu è accusata di "utilizzare un'organizzazione eretica per minare l'applicazione della legge" e farà fronte ad un processo nelle settimane successive. Informata dal suo avvocato della morte di Yu, decide di depositare una domanda d’indagine presso il pubblico Ministero.
Inizio maggio 2008: Xu Na è trasferita al Centro di detenzione di Chongwen; il suo giudizio alla Corte del distretto di Chongwen, è rinviato in risultato dell'attenzione internazionale portata alla morte di suo marito.
Cenni storici:
Creato nel 1999, il Centro d’informazione della Falun Dafa è un'organizzazione con sede a New York che documenta le violazioni dei diritti (nei confronti dei membri del Falun Gong o "Falun Dafa") in corso nella Repubblica Popolare Cinese. Nel luglio 1999 il Partito comunista autocratico della Cina ha lanciato una campagna illegale di arresti, violenze, e di propaganda con l'intento di "sradicare la pratica apolitica, si crede che alcuni dirigenti abbiano temuto l'influenza dei 100 milioni di aderenti alla pratica. La campagna, da allora, è aumentata in violenza ed in portata, con milioni che sono stati detenuti o inviati nei campi di lavoro. Il Centro ha verificato i dati, più di 2900 morti e più di 63.000 casi di torture in detenzione.
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