Il 25 Giugno 2008 i praticanti del Falun Gong australiani si sono riuniti davanti all’ambasciata cinese a Canberra per protestare contro i nove anni di persecuzione nei confronti del Falun Gong e per gli attacchi commessi contro praticanti del Falun Gong a Flushing, New York.
Protesta davanti all’ambasciata cinese a Canberra |
Fan Jiazhong, rappresentante per l’associazione Falun Dafa australiana, ha detto che il Partito Comunista Cinese (PCC) sta usando il terremoto accaduto in Cina come scusante per incitare all’odio verso i praticanti del Falun Gong. Il consolato cinese di New York ha assoldato dei malviventi per attaccare praticanti e volontari del Centro Servizi per lasciare il PCC a Flushing. Ha detto che la violenza non è tollerabile e deve essere fermata, sottolineando come il PCC stia diffondendo bugie per confondere i cinesi nel supportare la sua brutale persecuzione dei praticanti del Falun Gong. Spera che i cinesi che vivono all’estero possano riconoscere i trucchi del PCC, oltre a richiedere al governo australiano di prendere nota degli assalti del PCC contro i praticanti australiani.
La signora Zhang Cuiying, praticante del Falun Gong, ha detto che il 20 maggio ha visto gli assalti accaduti a Flushing, New York. Ha aggiunto che nella settimana seguente ha provato a chiarire la verità riguardo al Falun Gong alla gente e si è detta molto triste per coloro che sono stati ingannati dal PCC, sperando che riescano a capire la verità.
La signora Zhang ha anche detto che il PCC sta esportando la persecuzione contro il Falun Gong ad altri paesi, e che la persecuzione in Cina sta peggiorando. Lei stessa è stata imprigionata in Cina per otto mesi per aver gridato “Falun Dafa è Bene!” in pubblico. È stata torturata duramente in prigione, e grazie all’aiuto del governo australiano è stata soccorsa ed è potuta tornare in Australia. “Molti praticanti in Cina non sono così fortunati. Uno dei miei parenti, che è anche un praticante del Falun Gong è ancora incarcerato nel Campo di lavoro forzato di Zhejiang”, ha quindi chiesto la fine della persecuzione.
Molti turisti cinesi hanno visto la protesta e scattato fotografie. Dopo la protesta i praticanti si sono recati nel centro di Canberra dove hanno esposto striscioni e distribuito volantini.
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