Dalian: Liu Xiyong subisce la persecuzione ripetutamente

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Il praticante del Falun Gong Liu Xiyong viene da Shihe, distretto Jinzhou, città di Dalian. Prima che iniziasse a praticare il Falun Gong nel 1997, aveva sofferto di numerose malattie, in particolare aveva dolori ad una gamba. Si era sottoposto a molti trattamenti, senza ottenere molti risultati. Non riusciva a lavorare e a mantenersi. Come se non bastasse, la relazione coi suoi vicini non andava tanto bene. Tutte queste tribolazioni gli hanno fatto pensare di cambiare completamente stile di vita. Nell’agosto 2007 ha cominciato a praticare Falun Gong e a seguire rigorosamente i principi di Verità-Compassione-Tolleranza per diventare una persona buona. È riuscito ad abbandonare i suoi cattivi pensieri e le relazioni coi suoi vicini si sono armonizzate. Il dolore alla gamba è scomparso e ha recuperato la sua buona salute.

Da quando il Partito Comunista Cinese ha dato inizio alla persecuzione nei confronti del Falun Gong il 20 luglio 1999, Liu Xiyong è andato alla sede amministrativa della sua città per parlare ai responsabili della bellezza del Falun Gong e dei benefici che ha ottenuto dalla pratica. È stato perseguitato tre volte dagli ufficiali di polizia di Shihe e dall’organo amministrativo di Shihe.

Il seguente è un resoconto della persecuzione che ha sofferto.

L’aprile 2002, Liu Xiyong ha aiutato una squadra di produzione, durante il lavoro, a riparare delle macchine ed è tornato a casa dopo le 19.00. Gli ufficiali della Stazione di Polizia di Shihe, incluso Xu Guangyue, sono andati a casa sua e lo hanno portato alla stazione di polizia. Nel frattempo venivano portati alla stazione altri quattro praticanti. L’ex direttore, Cai Jie, ha richiesto diecimila yuan (*) come cauzione da ogni praticante, non rilasciando alcuna ricevuta. Tre di loro hanno pagato i diecimila yuan e uno ha pagato cinquemila yuan, in cambio della loro libertà. Li Xiyongi invece non ha pagato. È stato condannato a due anni ed è stato imprigionato nel Campo di Lavoro Forzato di Dalian. Durante questo periodo di tempo ha sofferto per la persecuzione, stando rinchiuso in una piccola cella, ed è stato obbligato a dormire nel “Letto del Morto” (*) per più di 40 giorni. La tortura lo ha reso incapace di prendersi cura di sé.

Intorno alle 9.00 del 24 Aprile 2006, il responsabile della Stazione di Polizia Shihe, Guo Xin, l’ufficiale Xu Guangyue e altri, hanno fatto irruzione nella casa di Liu Xiyong. Hanno arrestato lui e sua moglie, e hanno confiscato un computer, tre registratori, una stampante e dei libri di Falun Gong. Successivamente, Liu Xiyong è stato imprigionato nel Centro di Detenzione di Jinzhou. Sua moglie era stata rinchiusa nel Centro di Lavaggio del Cervello di Dalian per 24 giorni. Quando Liu Xiyong ha iniziato lo sciopero della fame per protestare la persecuzione, cinque ufficiali di polizia lo hanno picchiato e preso a calci. Il medico carcerario gli ha fatto ingerire forzatamente una droga sconosciuta. Tutte queste cose gli hanno causato l’incapacità di camminare e di prendersi cura di sé. Ventotto giorni dopo è stato rilasciato dal Centro di Detenzione Sanli di Jinzhou. L’ufficiale di polizia Jiang Qingshan lo sorvegliava e gli ufficiali della Stazione di Polizia Shihe facevano numerose telefonate ogni giorno per molestare la sua famiglia.

Prima dei Giochi Olimpici di Pechino, il Partito Comunista Cinese (PCC) ha intensificato la persecuzione dei praticanti Falun Gong. Il luglio 2004, il vicedirettore della Stazione di Polizia di Shihe, Xu Guangyue, e altri, hanno fatto irruzione nella casa di Liu Xiyong per cercare materiale Falun Gong. Non avendo trovato nulla, hanno cominciato a sorvegliare la sua casa. Nel frattempo un suo vicino ha detto agli ufficiali: “Liu Xiyong ed io facciamo affari insieme, non infastiditelo, sono sicuro che non andrà a Pechino”. Ma Xu Guangyue ha risposto: “Vattene, questi non sono affari tuoi, non puoi permetterti di dire queste cose”. Poi Liu Xiyong è stato portato al Centro di Detenzione Sanli. La sua famiglia non ha ricevuto alcuna notizia sulle sue condizioni per circa cinque giorni. Infine, hanno saputo dove stava. Due mesi dopo, il centro ha ancora rifiutato che i suoi familiari lo visitassero.

Personale responsabile:

Responsabile della Stazione di Polizia di Shihe, Wu: 86-411-87261999, 86-411-87692598, 86-13942080777 (telefono cellulare)

Vicedirettore della Stazione di Polizia di Shihe, Xu Guangyue: 86-411-87260219

(*) GLOSSARIO

Versione cinese: http://minghui.ca/mh/articles/2008/9/29/186785.html

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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a46599-article.html

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