Trovare il mio vero sè e percorrere il sentiero del Maestro

Condivisione presentata alla Conferenza Europea della Fa di Berlino 2008
 
Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

Ho 29 anni e pratico la Dafa da quattro anni e mezzo.

Sono cresciuta in una città di mare, a Devon nell’Inghilterra sud occidentale. Ho ricevuto una ricca educazione da classe media, mio padre lavorava molto e mia madre era molto amorevole e protettiva con me. Non volevo mai niente, non dovevo preoccuparmi mai di niente e non ero mai responsabile di niente. Di fatto, se guardo indietro a quel periodo, non avevo veramente mai niente a cui dovevo pensare da sola.

Vengo da una famiglia molto chiusa ed unita; con molte aspettative per me e mio fratello – riguardo ai nostri doveri verso i membri della nostra famiglia. Siamo sempre stati molto vicini ai nostri genitori – così vicini che di fatto, io e i miei genitori viviamo in appartamenti situati nello stesso isolato.

A volte è un pò soffocante – i legami familiari sono diventati troppi per mio fratello che, dopo aver lavorato per 10 anni nella ditta di mio padre – ha deciso di iniziare una nuova vita in un altro paese e si è trasferito a Panama, nel Centro America.

Avevo attaccamenti e nozioni abbastanza forti, legati alla mia famiglia che, fermavano il mio sentiero di coltivazione.

Ne sono diventata consapevole dopo circa 3 anni e mezzo di coltivazione, anche se non riuscivo a dare un nome a questo problema, sentivo che era ‘stravagante’ e ‘strano’ il fatto che sembravo non fare progressi. Ero bloccata nelle medesime consuetudini del mio lavoro e della mia situazione familiare.

Sapevo che il mio sentiero di coltivazione era quello di lavorare per Epoch Times, specialmente quello di fare il lavoro di vendita e di distribuzione – ma non potevo intraprendere completamente il cammino. Intendo dire che non potevo impegnarmi a tempo pieno a lavorare per Epoch Times.

Ogni volta che cercavo di superare questa situazione e di iniziare questo sentiero, ad esempio lasciando il mio lavoro di persona ordinaria e lavorando alla vendita di pubblicità, passava poco tempo e presto mi vedevo obbligata a cercare di nuovo un lavoro da persona ordinaria.

La Fa mi ha fornito la situazione ideale per lavorare a Epoch Times a tempo pieno:

Mio padre mi ha comprato un appartamento quando avevo vent’anni – così non ho affitti ne mutui da pagare.

Mio marito, anche lui praticante – ha un lavoro stabile e paga tutte le nostre spese.

Condividiamo l’appartamento con un altro praticante che paga una retta.

Tutto ciò che dovevo fare era intraprendere il sentiero che il Maestro aveva predisposto per me, ma non potevo perchè ero trattenuta dalle nozioni sentimentali che riguardavano la mia famiglia.

Ho cercato di lavorare a Epoch Times per circa due anni e ripetutamente come un disco incantato, avevo la medesima conversazione con i miei genitori, ‘ma io voglio lavorare per Epoch Times, datemi sei mesi per vedere come va’. E i miei genitori : ‘Non è un lavoro opportuno, non guadagnerai mai dei soldi’.

Ci sono stati circa due mesi in quel periodo, in cui vendetti qualche inserzione pubblicitaria, ma il mio sentiero di coltivazione sembrava fermo ed instabile. Penso che avesse a che fare con il perseguire le cose nel mio cuore.

Per un certo tempo nella mia coltivazione, mi sono sentita come se stessi cercando qualcosa, niente di fisico in questa dimensione – ma una specie di sensazione sotterranea di stare cercando qualcosa nel mio cuore.

Nel mio lavoro per Epoch Times – volevo provare qualcosa ai miei genitori, ‘Vi farò vedere, avrò successo, posso fare soldi in questo modo, vedrete’.

Era come il maestro di qigong nello Zhuan Falun, che si sente male perchè non può curare una malattia – non era per compassione, ma perchè i miei attaccamenti alla fama ed all’interesse personale non erano stati abbandonati.

Mi sentivo intrappolata e stavo avendo le stesse conversazioni piene di emozioni con i miei genitori. Dicevano: ‘Vogliamo solo vederti sistemata’, ‘Perché non studi per diventare un’insegnante’, ‘Perché non risparmi qualche soldo, fai una vacanza e pensi un pò a te stessa’.

Ma la situazione era questa; avevo 29 anni, sposata, felice e sistemata. Avevo l’opportunità di non lavorare per un pò e di concentrarmi su Epoch Times. Ma non riuscivo a liberarmi del sentimento che mi legava alla mia famiglia.

I miei genitori mi lanciavano uno sguardo fulminante se dicevo loro che i soldi non sono l’unica motivazione della mia vita e temevo la loro reazione – era un periodo difficile quando stavo lavorando per Epoch Times – come se avessi scelto di ritirarmi dalla società – sembrava quasi che mi guardassero con disprezzo. Era una prova veramente difficile.

Avevo assimilato alcuni valori dei miei parenti relativi al ‘riuscire nella vita’, ‘all’aspirare a cose materiali, perchè se non le hai non ti sei realizzato come una persona perbene’. Se non sei una ‘persona perbene’ allora di sicuro vivrai una vita insoddisfatta ed indigente, tutti ti avrebbero guardato dall’alto in basso.

Non ero attaccata alle cose materiali, ma avevo paura che se non avessi perseguito quelle cose….. e poi? Sarei caduta nell’abisso della non-esistenza, almeno agli occhi dei miei genitori.

‘Coloro che sono attaccati agli affetti familiari, saranno sicuramente da questi scottati, invischiati e tormentati’. Da ‘Ciò che i coltivatori evitano’ (Elementi Essenziali).

Incapace di districarmi da questa situazione, presto ho trovato un buon lavoro di vendita presso un editore – la mia famiglia è stata felice e rilassata per un pò. Questo è durato per un anno, prima che sentissi l’esigenza di dimettermi – i miei pensieri retti erano emersi di nuovo ed ero determinata a continuare nei miei sforzi per lavorare per Epoch Times.

Lasciai il mio lavoro, ma con una mano ero ancora legata all’umanità – cercando di coltivare la buddità con l’altra. Avevo i piedi in due barche – volevo coltivare un pò di Buddità e un pò di umanità – ma come dice il Maestro, ‘nessuno vi darà nulla’. (Zhuan Falun – Terza Lezione)

Non ero onesta con me stessa e cercavo di accontentare i miei genitori – così pensai che una buona idea sarebbe stata quella di un lavoro delle persone comuni part-time e poi di lavorare part time per Epoch Times.

L’interferenza è arrivata veloce e dura – persino mio fratello che viveva in modo semplice e tranquillo a Panama, mi ha parlato con un tono poco amichevole – come se stessi deludendo i nostri genitori.

Con i piedi in due barche, con i miei due lavori – legata al mio attaccamento – cercavo di predisporre una buona situazione per il mio sentiero di coltivazione.

Ho iniziato a cercare un lavoro part-time nella mia zona.

Mi sono iscritta in un’agenzia locale per l’impiego, che mi ha trovato un lavoro che sembrava perfetto per i miei requisiti.

Sono andata al colloquio, ricordo quell’uomo che mi ha fatta entrare e mi ha fatta andare al piano di sopra – sembrava molto familiare – e mi ha guardata con uno sguardo penetrante. La donna, che sarebbe stata il mio capo, in superficie era molto gentile, ma non mi sentivo ok. Mi ha parlato costantemente per una mezz’ora di quel lavoro, poi quando stavo quasi per uscire sembrava un pò frenetica e mi ha chiesto senza mezzi termini ‘pensi di essere interessata a questo lavoro?’. Avrei mentito se avessi detto di esserlo, così ho detto ‘ad essere onesta non è ciò che mi aspettavo e non penso che sia ciò che sto cercando’. Sono uscita, ed alla fermata del bus verso casa, ho messo tutto il materiale informativo che mi aveva dato nel cestino della spazzatura. Non intendevo tornare.

Sono arrivata a casa e mi sono seduta sul sofà, ho raccontato tutto a mio marito, anche lui è un praticante. ‘Sei matta? Sembra un buon lavoro! A 5 minuti da casa, 3 giorni a settimana e un buon salario’.

Fino a quel momento ero stata molto calma in cuor mio, ma ora avevo iniziato a dubitare della mia comprensione della situazione. Sono entrata nel panico. ‘Come l’uomo nello Zhuan Falun che mette a posto la sua famiglia e poi decide di coltivare’.

Ho pensato di aver fatto uno stupido sbaglio – ho chiamato l’agenzia, ho detto loro di aver fatto un errore di valutazione e che ero molto felice di accettare il lavoro.

Ho avuto il lavoro e sono passate due settimane prima che la signora mi chiedesse di andarmene dicendo: ‘Non penso che tu sia sufficientemente interessata’, e naturalmente era vero. Non avrei dovuto accettare il lavoro dall’inizio – il mio vero sè non voleva essere là.

Cosa avevo imparato da questo? Che è importante essere sinceri con se stessi.

Ho avuto suggerimenti dal Maestro che mi diceva di coltivare di più la verità. Soprattutto vedo molti simboli taiji nella mia vita di tutti i giorni. Li vedo in questa dimensione; adesivi con i taiji sulle macchine della gente, persone che indossano anelli con il taiji, magliette con il taiji, taiji tatuati.

A volte vedo un simbolo al giorno. Penso che sia il Maestro che mi dice di guardare a me stessa, di essere più vera con me stessa e di non dimenticare chi sono e perchè sono venuta qui.

Anche il coraggio è stato importante per me.

Vivo vicino a un canale, c’è una grande barca ormeggiata con la scritta ‘Coraggio’ dipinta sul fianco. La vedo spesso così ho pensato di guardare la definizione della parola sul dizionario.

Coraggio: anche detto ardimento, volontà e forza d’animo è l’abilità di affrontare la paura, il dolore, il rischio, il pericolo, l’insicurezza o l’intimidazione. Il coraggio morale – è il coraggio di agire rettamente, in presenza dell’opposizione popolare, della vergogna, dello scandalo o dello scoraggiamento’.

Ho questo su un foglio attaccato vicino al mio letto. Senza coraggio a volte non sarei capace di fare le cose che devo fare.

Ora lavoro a tempo pieno per Epoch Times e sento di aver intrapreso veramente il sentiero del Maestro. Non sento il sentiero sotto i miei piedi pietroso ed instabile come prima. Ogni giorno mi sento protetta dal gong e dai Fashen del Maestro.

Grazie amici praticanti per aver ascoltato la mia condivisione e grazie Maestro per avermi dato l’opportunità di coltivare.

* * *

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

Potete stampare e diffondere gli articoli ed i contenuti pubblicati su Clearharmony, ma per favore citate la fonte.