Francia: L'avvocato francese dei diritti umani presenta una petizione legale che chiede una ricerca completa sugli avvenimenti di Parigi nel 2004

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Nel pomeriggio dell’11 febbraio 2005, l'avvocato Fabrice Orlandi ha presentato una petizione legale al tribunale della Grande Instance di Parigi per conto dei praticanti del Falun Gong. La petizione chiede un’indagine completa sugli avvenimenti del gennaio 2004, quando la polizia francese ha maltrattato i praticanti del Falun Gong sotto la pressione del regime comunista cinese.


Durante la visita ufficiale del capo cinese in Francia avvenuta alla fine di gennaio 2004, alcune centinaia di praticanti del Falun Gong si sono riuniti a Parigi per un appello pacifico, chiedendo alla Cina di arrestare la campagna del genocidio contro la pratica. Appellarsi è un diritto umano di base per la gente in un paese libero e democratico ed è anche il principio fondante della Francia. Purtroppo, piegandosi alla pressione del regime comunista cinese e violando i principi fondamentali, le agenzie governative francesi hanno ricercato, arrestato e detenuto arbitrariamente alcuni dei praticanti del Falun Gong. Questo atto non ha soltanto violato la libertà fondamentale dei praticanti, ma ha anche comportato una conseguenza più grave: ai praticanti del Falun Gong è stato impedito il loro sforzo di esporre la brutale persecuzione contro il Falun Gong in Cina, ai governi, ai media e alla gente del mondo. Inoltre ha aiutato involontariamente i persecutori del Falun Gong. Di conseguenza, è un problema veramente molto serio.

Secondo statistiche incomplete, più di novanta praticanti del Falun Gong provenienti dall’Europa, dagli USA e dall’Asia sono stati maltrattati a gradi differenti dalle autorità francesi. Dopo l’incidente, sono state oltre sessanta le testimonianze che descrivevano i dettagli degli avvenimenti. Quasi tutte queste dichiarazione hanno indicato che le azioni della polizia francese sono state dirette ai praticanti del Falun Gong. Oltre dieci dichiarazioni descrivono che c’erano ordini dai livelli superiori alla polizia. Più della metà delle dichiarazioni hanno descritto che la polizia francese era insolitamente vigile e persino ostile verso i praticanti, non soltanto sulle domande di semplice prassi. Molti praticanti detenuti hanno subito delle violazioni dei loro diritti, come non essere permesso di contattare le loro ambasciate, fare telefonate o andare in bagno, e sono stati detenuti per lungo tempo. Alcuni praticanti hanno perfino subito trattamenti illegali.

Dopo l'incidente, i praticanti francesi, insieme ai praticanti di altri paesi hanno fatto un grande sforzo per spiegare al governo francese, ai media e agli addetti legali in Francia, così come a quelli degli altri paesi, che cos’è il Falun Gong e che la pratica sta subendo una repressione violenta in Cina. Molti politici di varie nazioni hanno dimostrato la loro attenzione e hanno espresso il loro appoggio. Nel frattempo, i praticanti francesi hanno cercato attivamente di rivolgersi ai mezzi legali per ottenere giustizia.

Dopo l’accurata e attenta preparazione e superando molte interferenze, l’avvocato Fabrice Orlandi ha presentato una petizione legale al Tribunale di Parigi chiedendo un’investigazione completa sull’incidente.

Nella petizione, l'avvocato ha descritto prima di tutto la storia del Falun Gong e i suoi insegnamenti di Verità, Compassione e Tolleranza, e il fatto che la pratica sia diffusa in tutto il mondo, la persecuzione brutale contro il Falun Gong da parte di Jiang Zemin e del Partito comunista cinese, e le attività di appello pacifiche e razionali da parte dei praticanti. L’avvocato ritiene che il motivo dietro gli arresti arbitrari da parte della polizia francese sia che queste persone praticano il Falun Gong, e che potrebbero nuocere l'ordine pubblico causando problemi di sicurezza per i funzionari. Questo ha costituito la violazione della libertà individuale.

L'avvocato Fabrice Orlandi inoltre ha precisato che la segreteria del Ministero dell’Interno francese, in una lettera, ha dichiarato che i materiali distribuiti dai praticanti del Falun Gong non erano ostili al governo cinese (nota: i praticanti del Falun Gong non sono contro alcun governo; si oppongono alla persecuzione contro il Falun Gong). Ma in un'altra lettera, l'ufficio della segreteria del Ministro dell’Interno ha confermato positivamente la natura pacifica dei praticanti del Falun Gong, di conseguenza, l'avvocato ha concluso che il maltrattamento e gli arresti dei praticanti del Falun Gong avvenuti a Parigi durante la visita ufficiale del capo cinese era la dimostrazione da parte della Francia nei confronti della Cina che "vuole salvaguardare la cooperazione amichevole fra i due paesi".


Infine la petizione legale dichiara che i praticanti del Falun Gong e l'associazione della Falun Dafa in Francia ritengono che i loro diritti basilari sono stati violati e hanno deciso di presentare causa. L’articolo 432-4 del diritto penale accusa l'uso improprio della forza da parte del personale nello svolgimento delle sue mansioni. In più, le persone coinvolte in questo avvenimento avrebbero anche violato i diritti umani dei cittadini europei secondo il Trattato del 1996 e la lettura politica dei diritti.

Il 12 febbraio 2005, alcune centinaia di praticanti del Falun Gong hanno fatto una parata durante il capodanno cinese in Belleville di Parigi dove vivono molti cinesi immigrati. L'avvocato Fabrice Orlandi ha partecipato alla celebrazione ed ha detto al pubblico, "in paesi democratici come la Francia, è assolutamente inaccettabile che la gente sia arrestata semplicemente per il loro pensiero filosofico e che la libertà di espressione sia tolta solo perché così è richiesto dal capo cinese. I vostri diritti devono essere rispettati. Il viaggio che abbiamo davanti potrebbe essere lungo, ma lo persorreremo fino alla fine."

Durante l'intervista con NTD-TV ed il giornale Epochtimes, l'avvocato Fabrice Orlandi ha detto che questo è soltanto il primo passo dell'azione legale, perché ha incluso soltanto dodici dei testimoni e l'associazione francese di Falun Dafa. Altri 97 testimoni del gruppo presenteranno la loro petizione legale. Non appena un giudice è nominato, la ricerca comincerà a stabilire come i 97 praticanti siano stati arrestati e detenuti arbitrariamente solo perché avevano le sciarpe gialle. L'avvocato ha detto che questo è l'anno del gallo; il gallo è il simbolo della Francia ed è inoltre il simbolo della volontà di combattere. Speriamo che la nostra lotta per fare rispettare i nostri diritti si estenda oltre le frontiere nazionali e raggiunga i puntelli della Cina.

Versione cinese disponibile a: http://www.yuanming.net/articles/200502/39282.html
Versione inglese disponibile a:
http://www.clearharmony.net/articles/200502/24997.html

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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a24997-article.html

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