Il 19 luglio 2009, i praticanti del Falun Gong del Giappone hanno tenuto un raduno e una marcia a Yokonama nel pomeriggio e una pacifica protesta davanti all’ambasciata cinese la sera, chiedendo la fine dei dieci anni di persecuzione da parte del Partito Comunista Cinese (PCC). Hanno anche tenuto una veglia a lume di candela per commemorare i praticanti in Cina che hanno perso la vita a causa della persecuzione.
I praticanti tengono un raduno a Yokohama. | L’attivista giapponese dei diritti umani An Dong Gan ha fatto un discorso al raduno. |
La Banda della Terra Divina nel centro di Yokohama. |
Un uomo legge il volantino del Falun Gong. |
La protesta pacifica davanti all’ambasciata cinese. |
Veglia per commemorare i praticanti che hanno perso le loro vite a causa della persecuzione. |
I praticanti del Falun Gong hanno tenuto un raduno in un parco a Yokohama nel pomeriggio del 19 luglio 2009. L’attivista giapponese dei diritti umani An Dong Gan ha fatto un discorso al raduno affermando: “La brutale persecuzione da parte del PCC -inclusa la raccolta di organi- ai praticanti del Falun Gong che coltivano Verità-Compassione-Tolleranza va completamente contro i principi universali che rispettano i diritti umani. Io penso che se più persone nel mondo credessero in Verità-Compassione-Tolleranza sarebbe meglio. Il PCC ha perseguitato il Falun Gong per 10 anni, ma la disintegrazione del PCC è inevitabile. Ci appelliamo alle persone giapponesi per disintegrare il PCC e fermare la persecuzione il più presto possibile.”
Due membri del consiglio cittadino hanno spedito una lettera al raduno. Hanno detto che reprimendo il Falun Gong, il PCC mostra al mondo intero come sia veramente brutale il PCC e come sia urgente fermare la persecuzione.
I praticanti hanno tenuto un enorme striscione con scritto “Soltanto con la disintegrazione del PCC finirà la persecuzione del Falun Gong”, e molti altri striscioni con messaggi sia in giapponese sia cinese. Hanno anche mostrato cartelloni con rappresentati metodi di tortura che il PCC ha usato contro i praticanti del Falun Gong. La sfilata, composta dalla Banda della Terra Divina e da praticanti vestiti di bianco che sorreggevano ritratti dei praticanti che hanno perso le loro vite a causa della persecuzione, ha marciato nel centro di Yokohama.
Molte persone si sono fermate a guardare e a domandarsi del Falun Gong. Alcuni appena arrivati dalla Cina sono rimasti scioccati nel vedere la sfilata e curiosi di conoscere la vera situazione del Falun Gong.
Come si è fatto sera, i praticanti hanno protestato pacificamente davanti all’ambasciata cinese ed hanno tenuto una veglia per commemorare i praticanti che hanno perso le loro vite a causa della persecuzione da parte del PCC.
I praticanti che hanno subito la persecuzione e che ora vivono all’estero raccontano le loro esperienze e danno voce alle loro preoccupazioni.
Il signor Mei è venuto in Giappone due anni fa. E’ stato espulso dall’università in Cina poiché praticante del Falun Gong e ha trascorso un periodo di 5 anni di carcere. Mentre era in prigione, è stato in manette con le mani dietro la schiena, gli hanno impedito di dormire per lunghi periodi, picchiato e forzato a leggere gli articoli che diffamavano il Falun Gong. Egli afferma: “Spero che la persecuzione possa essere fermata presto perché molti praticanti del Falun Gong sono stati imprigionati e hanno subito gravi abusi. Se non sarà fermata, non so quanti ancora di loro saranno torturati sino alla morte o a rimanere disabili. Molti praticanti che io conosco sono stati arrestati di nuovo e altri non si sa dove siano, dopo essere stati rilasciati. Faccio appello a tutti i governi della società internazionale per aiutare i praticanti del Falun Gong in Cina.
La signora Ma, specializzata in Architettura, è stata espulsa dall’università ed è stata soggetta ai lavori forzati quando era in Cina. Ha detto ai giornalisti: “La persecuzione sta durando da 10 anni. Quante decadi compongono una vita? Molti praticanti che conosco sono persone giovani, e sono state private della parte migliore della loro vita. Noi abbiamo fatto ciò dal principio sino alla fine poiché c’è speranza nei nostri cuori. Soffriamo non soltanto per noi stessi ma per i molti che non hanno capito il significato profondo della persecuzione. Attualmente, la persecuzione ha effetti non soltanto sui praticanti ma anche verso persone innocenti nella società. Soltanto tramite la disintegrazione del male le persone buone potranno vivere in pace.”.
Il signor Li era un ricercatore specializzato nelle alte energie in un istituto in Cina. Anche lui è stato costretto a subire i lavori forzati mentre era in Cina. Egli ha detto: “La mia esperienza personale di dieci anni di persecuzione mi ha fatto capire che la persecuzione può rendere i coltivatori del Falun Gong ancora più risoluti mostrando al mondo intero la natura malvagia del PCC. Un regime talmente malvagio è destinato a scomparire”
Il praticante giapponese Moku ha detto: “Oggi io riecordo che, quando l’incidente del 25 aprile ebbe luogo 10 anni fa, i media giapponesi citarono i giornalisti ufficiali della Cina che diffamavano il Falun Gong. Anch’io credevo questo a quel tempo ma più tardi, ho iniziato ad avere dubbi, ho fatto chiarezza di come il Falun Gong ha reagito. Così ho cominciato a riesaminare il Falun Gong. Ho cambiato il mio stato di mezzo credente - mezzo sospetto per credere fermamente nel Falun Gong. Spero che le persone giapponesi rivaluteranno il Falun Gong fondamentalmente. Soltanto dalla comprensione dei valori del Falun Gong uno può veramente capire la necessità di disintegrare il PCC per l’interesse del mondo intero.
Un altro praticante giapponese ha ricordato che, quando il PCC iniziò la persecuzione del Falun Gong nel 1999, i praticanti non sapevano cosa fare ma vi si opposero fermamente. Dice: “La persecuzione sta andando avanti, ma noi siamo diventati sempre più maturi e ora sappiamo cosa fare.”
La signora Suzuki, che ha 70 anni, è andata all’ambasciata cinese per protestare su base giornaliera, con la pioggia o col sole, dal 2001, con altri praticanti. Dice: “I praticanti vegono perseguitati, e questo è ciò che sto facendo per fermare la persecuzione. Nei passati 9 anni, ho visto molti cambiamenti nella persone: dal sapere poco sul Falun Gong ed essere ostile, quando vedevano le proteste pacifiche, fino a prendere iniziative per incoraggiare i praticanti, esprimendo il proprio supporto per il Falun Gong. Sono contenta di vedere persone che prendono coscienza.” Dice inoltre che come la persecuzione da parte del PCC continuerà, così continuerà la pacifica protesta davanti all’ambasciata cinese.
Versione inglese: http://www.clearwisdom.net/emh/articles/2009/7/22/109377.html
Versione disponibile: http://www.minghui.ca/mh/articles/2009/7/20/204929.html
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