New York – Da quando il Partito Comunista Cinese (PCC) ha lanciato la campagna per “sradicare il Falun Gong” nel 1999, ha spesso usato casi di ingiustizia o di violenza in Cina per attribuirli al Falun Gong o per incitare l’odio contro il Falun Gong, usando i media di Stato.
Le proteste a Shishou a giugno sono un esempio chiaro: i cittadini locali protestavano per un’ingiustizia che non aveva nulla a che fare con il Falun Gong, ma i media di Stato hanno cercato di presentarlo come una rivolta incitata dal Falun Gong. A partire dalle Olimpiadi dell’anno scorso, gli ufficiali cinesi hanno usato questa tattica con grande frequenza. In apparenza il loro proposito aveva due lati: 1) distrarre l’attenzione dalle ingiustizie che avevano luogo e 2) usare e rafforzare lo stigma contro il Falun Gong che è stato incoraggiato dai media di stato cinesi negli ultimi dieci anni, con l’obiettivo di facilitare la sistematica campagna del PCC che ha causato la morte di migliaia di praticanti del Falun Gong, uccisi da torture e abusi, e la detenzione o l’imprigionamento arbitrario di milioni di vittime.
Il Falun Dafa Information Center, come tutti coloro che hanno profondamente a cuore il popolo cinese, prova grande tristezza per l’avvelenamento da piombo dei bambini a Wugang. Chiediamo ai media internazionali, mentre si occupano di riferire delle vittime di Wugang, che indaghino come il PCC – invece di rispondere direttamente alle ingiustizie lamentate da questi genitori sconvolti – stia semplicemente prendendoli in giro nel tentativo di diffamare ulteriormente la fede pacifica dei praticanti del Falun Gong.
Versione inglese: http://www.faluninfo.net/article/903/?cid=84
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