NEW YORK – Con una decisione senza precedenti, un giudice spagnolo ha incriminato cinque alti funzionari del Partito Comunista Cinese (PCC) per il loro ruolo nei crimini di tortura e genocidio commessi contro i praticanti del Falun Gong. Fra gli accusati vi è l’ex presidente del PCC Jiang Zemin, ampiamente riconosciuto come il principale istigatore della campagna per “sradicare„ la pratica spirituale.
A seguito di una inchiesta durata due anni, la settimana scorsa il giudice del Tribunale Nazionale Spagnolo Ismael Moreno ha informato l'avvocato Carlos Iglesias della Human Rights Law Foundation (HRLF) che il tribunale aveva accettato la richiesta di incriminare con le accuse di tortura e genocidio. Secondo la notifica, per aver commesso il crimine di genocidio, gli accusati dovranno affrontare la detenzione fino a 20 anni e potranno essere economicamente responsabili per i danni causati alle vittime.
Inoltre, la notifica del giudice ha specificato che il tribunale ha accettato una richiesta per inviare lettere rogatorie (lettera di richiesta) ai cinque accusati in Cina con domande riguardanti la partecipazione di ogni individuo alla persecuzione del Falun Gong. Queste decisioni hanno fatto seguito ad una serie di richieste verbali fatte al tribunale da Iglesias e da altri membri del HRLF.
Gli accusati hanno 4-6 settimane per rispondere e potrebbero successivamente affrontare l'estradizione nel caso si rechino in un paese che ha un trattato di estradizione con la Spagna. La decisione è stata presa nell'ambito del principio legale di giurisdizione universale, che permette ai tribunali nazionali di prestare attenzione ai casi di genocidio e crimini contro l’umanità ovunque accadono.
“Questa storica decisione di un giudice spagnolo significa che i dirigenti del Partito Comunista Cinese responsabili di brutali crimini adesso sono un passo dall’essere portati davanti alla giustizia,„ ha detto Iglesias. “Quando si commette il crimine di genocidio o di tortura, si tratta di un crimine contro tutta la comunità internazionale e non solo contro i cittadini cinesi. La Spagna sta emergendo come difensore dei diritti dell'uomo e della giustizia universale.„
Fra gli accusati vi è l'ex capo del PCC, Jiang Zemin, ampiamente riconosciuto come l’istigatore principale della campagna lanciata nel 1999 “sradicare„ il Falun Gong. Un altro che dovrà far fronte alle accuse è Luo Gan, che ha sovrinteso l'Ufficio 610, un'unità operativa nazionale della polizia segreta che ha condotto tale violenta campagna. Gli avvocati cinesi paragonano l'Ufficio 6-10 con la Gestapo Nazista della Germania, per la sua brutalità ed autorità extra-legale.
Gli altri tre accusati sono Bo Xilai, attuale segretario di partito di Chongqing ed ex Ministro del Commercio; Jia Qinglin, il quarto più alto membro della gerarchia del partito; e Wu Guanzheng, capo di un comitato interno disciplinare del partito. Le accuse contro di loro sono basate sul loro avanzamento dinamico nella persecuzione contro il Falun Gong quando hanno ricoperto la carica di alti funzionari rispettivamente a Liaoning, Pechino e Shandong. In un articolo vincitore del Pulitzer, Ian Johnson del Wall Street Journal descrive come Wu ha imposto delle indennità ai suoi subalterni nel caso in cui non applicassero provvedimenti sufficientemente distruttivi sul Falun Gong, per torturare i residenti locali, in alcuni casi, a morte. (notizia)
L'altra prova considerata dal giudice durante la sua indagine ha incluso le testimonianze scritte di quindici praticanti del Falun Gong e le testimonianze verbali di sette praticanti, compreso le vittime di tortura ed i parenti degli individui che sono stati uccisi mentre erano sotto la custodia cinese. L’avvocato Iglesias di HRLF ha aggiunto: “Il giudice ha fatto riferimento ai rapporti di Amnesty International, Human Rights Watch e la Commissione dei Diritti Umani delle Nazioni unite per prendere la sua decisione”.
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