NEW YORK, 11/7/2001 (Falun Info Center) – Il governo cinese sta spargendo la voce che il Falun Gong si sta dando da fare perché a Pechino non venga assegnata la sede delle Olimpiadi del 2008. Questa voce è completamente infondata e questo è chiaramente un modo per generare odio nei confronti del Falun Gong.
Informatori dall’interno della polizia cinese hanno confermato al Centro d’Informazione della Falun Dafa che ad orchestrare queste dicerie sono stati dei funzionari cinesi.
Tutto questo è successo, siamo stati informati, facendo circolare documenti nel paese.
Incitare all’odio e alla discriminazione contro milioni di persone che praticano il Falun Gong è distruttivo in sé stesso. Ma in questa nuova tattica esiste un potenziale peggiore. La diceria segue la scia delle cosiddette nuove “leggi” che classificano il Falun Gong come "sovversivo" ed è punibile con una dura condanna dei praticanti, inclusa perfino l’esecuzione capitale. Sembra che queste voci siano anche un tentativo di giustificare leggi e metodi repressivi ancora più crudeli.
Il Falun Gong è una pratica spirituale della mente e corpo, e rimane senza presa di posizione su tutti i problemi politici o economici di tutti i paesi. L’assegnazione a Pechino della sede delle Olimpiadi del 2008 non è un’eccezione.
Il portavoce del Falun Gong, Erping Zhang, ha ribadito: "Il Falun Gong non è stato, non è e non sarà contro il governo cinese o contro la richiesta di organizzare i Giochi Olimpici a Pechino. Ciò a cui noi ci opponiamo è la persecuzione spietata e illegale di milioni di pacifici cittadini che praticano il Falun Gong."
In un lungo periodo, due anni di propaganda e di attacchi contro il Falun Gong, il regime di Jiang Zemin ha investito miliardi di dollari nella disinformazione. La diceria riguardante il fatto che minacci l’assegnazione a Pechino della sede delle Olimpiadi non è che un’altra nuova e astuta trovata di questa campagna diffamatoria.
Indipendentemente da quale città otterrà i Giochi Olimipici del 2008, i praticanti del Falun Gong continueranno a dire la verità per quanto riguarda la repressione brutale del Falun Gong in Cina. Più di 250 persone sono state assassinate in questa campagna. Le vite di molte altre persone sono in pericolo perché languono in campi di lavoro, in ospedali psichiatrici e nelle prigioni di tutta la Cina. Ogni giorno devono resistere a violenti tentativi di spezzare la loro volontà e al lavaggio del cervello, per indurli a rinunciare alla loro fede.
Continuiamo ad appellarci al mondo per denunciare la brutale persecuzione del Falun Gong in Cina e chiediamo un aiuto per fare cessare questa tragedia.
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