Torture sessuali inflitte ai praticanti della Falun Dafa dal personale (poliziotti e guardie) dell’Ufficio 610 in Cina

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Nella persecuzione, quasi tutto il personale dell’Ufficio 610 e le guardie della prigione in Cina hanno inflitto delle torture sessuali ai praticanti della Falun Dafa. Per gran parte di tempo, i praticanti sono spogliati dei loro abiti prima di essere torturati. Quello che raccontiamo qui di seguito è soltanto la punta dell'iceberg. Le informazioni fornite sono state scritte o copiate dai ricordi raccolti direttamente dai praticanti torturati.

1. Inserire una spazzola per le scarpe nella vagina di una donna

La Sig.ra Chang Xuexia è una donna calma della città di Dalian. Racconta quello che è avvenuto in un campo di lavoro forzato:

"Questo è stato il mio primo arresto, poiché ero andata a fare appello per il Falun Gong, sono stata detenuta nel centro di disintossicazione della città di Dalian per 39 giorni, senza aver avuto nessun processo." Nel gennaio 2004, mi hanno rinchiuso in una cella minuscola perché mi volevano trasformare. Le dimensioni erano circa 80 - 100 cm quadrati. Ho visto numerosi attrezzi di tortura tra cui una gabbia di ferro.

Wan Yalin il capo del gruppo, responsabile della tortura, ha ordinato agli altri prigionieri di mettermi nella gabbia di ferro. Mi hanno legato le mani alle sbarre superiori in modo che i miei piedi non potessero toccare per terra. Wan ha detto agli altri prigionieri, "avete il permesso di torturarla in qualunque modo." "Insieme, i prigionieri mi hanno picchiato." Ho perso conoscenza. In seguito, mi hanno fatto cadere al suolo per calpestarmi il viso torcendo la suola delle loro scarpe con cattiveria dicendo, "guardiano se finge (di aver perso conoscenza)"

Dopo avere ripreso conoscenza non potevo più muovere il mio braccio sinistro - - - si era slogato a causa del calpestamento e della torsione delle scarpe. Wan Yalin ha fatto trasferire i prigionieri che rifiutavano di torturarmi ed a fatto loro prolungare la condanna. Più tardi, hanno smesso la tortura. I carnefici hanno messo un ritratto del maestro sotto i miei abiti scrivendo sul mio viso parole diffamatorie, calunniando il Maestro e la Dafa. Hanno usato tavole di legno per picchiarmi. Benché sia passato un anno, porto ancora visibili cicatrici (delle ferite) sul mio corpo.

Rendendosi conto che rimanevo ferma e che rifiutavo sempre di "riformarmi" mi hanno tolto tutti gli indumenti. Molti detenuti mi hanno afferrato i seni e mi hanno tirato i peli della parte intima dicendo parole volgari e incivili. Successivamente, hanno preso la spazzola per lavare il lavandino e l’hanno inserita nella mia vagina con un movimento di avanti e indietro. Hanno anche messo un secchio sotto di me, per vedere se sanguinavo dalla vagina a causa di questo movimento. Non vedendo sangue fuoriuscire, hanno sostituito questa spazzola con una spazzola di scarpe sfregandola freneticamente. Ho ceduto sotto questa tortura ed dichiarato che non avrei più praticato.

Alcuni praticanti sono stati torturati ancora più crudelmente rispetto a me. Una praticante, Wang Lijun, è stata chiusa a chiave in una minuscola cella a tre riprese ed i prigionieri hanno usato delle funi per sfregarle sulla vagina con lo stesso movimento di va e vieni, cosa che l’hanno fatta gonfiare. Hanno anche rotto l'impugnatura ad spazzola in legno per inserirle la punta appuntita nella vagina che le ha causato abbondante sanguinamento. La parte inferiore deI suo addome ed i suoi genitali si sono gonfiati come un pallone. Non poteva né togliersi i pantaloni, né sedersi, né andare in bagno né urinare. Anche dopo 2 mesi, non poteva sedersi e zoppicava ancora. Ho anche visto un'altra praticante (non sposata) che è stata torturata in questo modo. Secondo alcuni praticanti liberati dopo di me, le guardie hanno anche messo insetti velenosi sul corpo del praticante affinché lo mordessero.

La Sig.ra Wang Yuhuan è stata detenuta 9 volte in un periodo di 6 anni. Ha detto, "è difficile credere senza essere stati testimoni che tali atrocità possano accadere." Nel campo di lavori forzati, le guardie vendono i nostri letti ad altri detenuti, a 2.000 yuans per letto al mese. In gran parte, i letti sono messi su una lunghissima tavola (banco) e tutti i prigionieri si stendono su questo banco, parallelamente gli uni agli altri. Ogni letto è una porzione del grande letto, abbastanza grande per una sola persona. C'erano molti più detenuti rispetto ai posti disponibili. I prigionieri che comperavano un letto, potevano in questo modo stendersi sulla schiena mentre gli altri si dovevano mettersi su un lato gli uni stretti contro gli altri. I prigionieri che comperavano un letto potevano picchiare i praticanti. Quanti più prigionieri comperavano il posto letto, tanti meno posti rimanevano per i praticanti e quindi dovevano stare ancora di più stretti di prima e soffrire dunque ancora di più. Nell'agosto 2000, sono stata mandata al campo di lavoro forzato di Heizuizi dove lavoravo 18 ore al giorno, facendo prodotti destinati all’esportazione. Le guardie hanno tentato di "riformarmi". Mi hanno costretta a scrivere una dichiarazione su quello che pensavo. Quando ho rifiutato, hanno dato ordine ai prigionieri di picchiarmi. Il custode Sun Mingyan del Gruppo No. 6 si è seduto sulla mia testa e mi ha sottoposto all’elettroshock con un manganello, ha bruciato il mio viso ed i miei capelli. Sun mi ha percosso anche il viso ed il corpo. Ero ferita e gonfia. Verso dicembre 2000, sono stata trasferita al gruppo No.2 dove le guardie mi hanno forzato a spostare dei generatori elettrici, lavoro pesante e che mi ha leso i muscoli. Nel novembre 2001, quando sono stata liberata, spesso non riuscivo a tenere tra e mani la ciotola a causa delle ferite. Prima di liberarmi, il personale dell'Ufficio 610 mi ha estorto 2.000 yuans.

Il 5 marzo 2002, poiché alcuni praticanti avevano chiarito la verità collegandosi alla rete TV via cavo, l'Ufficio 610 ha ordinato una caccia all’uomo (gigantesca) nella città di Changchun. I persecutori hanno arrestato circa 5.000 praticanti. Ogni cella nei centri di detenzione conteneva più di 50 praticanti – anche i bagni venivano utilizzati per detenere i praticanti. L'11 marzo 2002, la polizia della divisione n. 1 della città di Changchun mi ha arrestato e mi ha messo in una gabbia di ferro nel commissariato di polizia vicino a Caishenmiao, zona di Nanguan. La gabbia di ferro era alta circa 1,3 metri, così non potevo stare in piedi. Nella sera del 12 marzo 2002, i poliziotti Gao Peng e Zhang Heng mi hanno interrogato. Mi hanno ammanettato le mani dietro la schiena e coperto la testa ed il collo con una borsa di tela. L'apertura della borsa era strettamente legata con una fune attorno al mio collo in modo che la borsa fosse ermeticamente chiusa. Non potevo vedere e respiravo con fatica. Quindi mi hanno legato strettamente e mi hanno buttato nel cofano di un'automobile. Sono stata portata in un posto nelle montagne vicino a Jingyuetan. Era un posto destinato soltanto alla tortura dei praticanti e dove un buono numero di praticanti sono stati torturati a morte. Il Sig. Liu Haibo, un praticante universitario, è stato torturato a morte in questo luogo. Lo hanno spogliato di tutti i suoi abiti e lo hanno costretto ad inginocchiarsi. Quindi, le guardie gli hanno inserito in profondità un lungo manganello elettrico nell’ano, gli hanno dato delle scosse elettriche agli organi interni, massacrando il colpo.

Anche il Sig. Liu Yi, un medico che lavorava all'ospedale regionale di Luyuan, è stato torturato a morte laggiù. Secondo quello che so, ventitre (23) praticanti sono stati torturati a morte laggiù. Conoscevo i nomi di un buon numero di loro. Sono stati sepolti in una grande buca, tutti vicini. Una graziosa praticante, la signora Xiang Min, mi ha detto che dopo essere stata portata al centro di detenzione, le guardie le hanno toccato le sue parti intime anche infliggendole scosse elettriche. Quasi 30 praticanti sono stati torturati a morte dopo il vasto inizio della caccia all'uomo nella città di Changchun "

2. Legata nuda ad un letto ed insultata per oltre due mesi

Wang Yuhuan ha detto: "La polizia mi ha portato in una montagna che è un covo mostruoso. Dopo oltre due ore di tragitto in automobile, ci siamo fermati. Molti poliziotti mi hanno tirato e trascinato per tutto il percorso e mi hanno picchiato senza sosta. Vacillavo lungo il tragitto. Sono stato buttata più volte contro un albero e la polizia, spesso mi diceva, che mi avrebbe ucciso il giorno stesso. Dopo oltre dieci minuti di marcia, siamo entrati in un edificio e abbiamo camminato fino ad aver raggiunto una sala. La polizia ha tolto la borsa di tela sulla mia testa, ed ha detto: "Preparati a morire oggi, nessuno esce da qui!" "Ero in una piccola sala di circa sei metri quadri." Su un tavolino, c'erano tre lunghi manganelli elettrici con artigli, una corda ed un letto. Il letto era per il riposo dei poliziotti, ma continuavano ancora ad insultarci quando erano stanchi di picchiarci. C'era anche una panca della tigre e dei poliziotti stavano preparando la tortura.
Quindi, molti poliziotti mi hanno spinto sulla panca della tigre, mi hanno ammanettato le mani dietro la mia schiena. In seguito, hanno messo le mie braccia sulla parte posteriore della panca della tigre, il mio petto ed il mio addome erano strettamente fissati a due pali in acciaio che erano di traverso nella panca, ed i miei piedi erano mantenuti fermi da due grandi cerchi in acciaio. Allora la polizia ha iniziato a torturarmi brutalmente, ripetendo la tortura ogni cinque minuti. Ogni volta che mi tiravano le braccia d’avanti e dietro, sentivo il rumore delle ossa che si rompevano. Sono quasi svenuta a causa dell’atroce dolore. Il suolo era bagnato dal mio sudore e dalle lacrime. Mi hanno spinto la testa verso l'anca, così che i pali in acciaio mi mantenevano il petto e l'addome contro la panca ed avevo l'impressione che il mio collo si rompesse. Ho sentito il dolore atroce nel mio petto e addome, a causa dei pali d’acciaio che lo tenevano in posizione. Avevo l'impressione di soffocare in qualsiasi momento. Hanno anche attaccato una fune ai cerchi che erano fissati alle mie caviglie e tiravano i cerchi, causando un dolore insopportabile alle miei caviglie. Allo stesso tempo, altri poliziotti mi spingevano la testa verso l'anca. Il dolore mi faceva tremare costantemente.

Questa crudele tortura è stata ripetuta ogni cinque minuti. Il mio sudore, le miei lacrime ed il mio sangue hanno inzuppato i miei capelli ed abiti ed il dolore insopportabile sono stati la causa dei miei ripetuti svenimenti. Mi hanno versato addosso dell'acqua fredda e bollente per farmi rinvenire. L'acqua calda mi ha bruciato la pelle già ferita.

Dopo avermi torturato con questo metodo della panca della tigre per oltre quattro ore, ero quasi morta. Mi hanno messo un secchio di metallo sulla testa. Sette poliziotti hanno fumato tre sigarette ciascuno ed hanno soffiato il fumo nel secchio per più di un'ora. Soffocavo e sono svenuta varie volte. Mi rianimavano sempre con acqua fredda. Prima di aver ripreso completamente i sensi, mi hanno bruciato le palpebre con le cicche delle sigarette. Una persona che non ha sofferto questo genere di dolore non può capire l'intensità della sofferenza. Ho lottato e mi muovevo. Dopo essersi annoiati di questa tortura, mi hanno colpito alla testa ed al volto. Sanguinavo dal naso e dai denti. Ho perso due denti anteriore, ed il mio viso era gonfio, nero porpora. Hanno anche perforato i miei timpani con barrette in bambù. Sono stato sorda per 6 mesi. Sono andati a dormire alle 2 della mattina, poiché erano stanchi di avermi torturata.

Durante la detenzione di 17 giorni nel marzo 2002, sono stata portato in questo posto di tortura tre volte per questo tipo di tortura. Ogni volta, la tortura era più penosa della volta precedente. Durante le ultime due volte, mi hanno prelevato a mezzanotte dalla mia cella. Mi riportavano nella mia cella quando ero quasi morta. Poiché non volevano che gli altri vedessero i risultati di questa tortura, mi vestivano con un maglione grande ed un pantalone, ma il sangue passava comunque attraverso questi abiti. La polizia mi ha vestito con abiti ancora più spessi ma il sangue attraversava anche questi nuovi abiti. A causa della terribile atmosfera, i camerati praticanti della Dafa non potevano dormire tranquilli a causa della preoccupazione. I praticanti che erano sull'elenco nero dell'Ufficio 610 venivano "interrogati" tutti i giorni. Venivamo legati e ci mettevano un sacco di plastica sulla testa. Con le mani dietro la schiena ci legavano dietro ad un'automobile. Ci conducevano alla montagna, dove venivamo torturati, in questo covo mostruoso di cui ho parlato sopra.

Dopo essere stata torturata, il mio stato di salute è diventato precario. Il centro di detenzione n. 3 è stato ingannato affinché mi accettassero l’indomani. Sono stata portata all'ospedale provinciale ed all'ospedale militare n. 3 per un esame completo. Il medico ha detto che tutto il mio corpo era ferito. Guo Shuaishuai ed io un pomeriggio, siamo stati portati all'ospedale della prigione per ulteriore persecuzione. Appena siamo entrati nell'ospedale, ci hanno legati ad un letto e ci hanno iniettato delle droghe sconosciute. Le mie gambe sono ancora oggi intorpidite. Non ho alcuna sensazione quando me le toccano ed i miei piedi sono sempre freddi. Guo Shuaishuai è stata alimentata forzatamente per oltre due mesi senza togliergli i tubi. Ha sofferto un dolore insopportabile. La praticante della Dafa Jiang Yong che era stata arrestata con noi è stata torturata a morte in giugno o luglio. Ad Jiang Yong era stata iniettata con droga sconosciuta. Gli prelevavano ogni giorno delle quantità enormi di sangue come campione. Jiang Yong è diventata estremamente debole e dimagrita. È morta a seguito della brutale alimentazione forzata. Abbiamo visto con i nostri occhi il procedere inumano di una persona torturata a morte! Guo Shuaishuai pensava che l’alimentazione forzata fosse troppo dolorosa, così ha inghiottito il tubo di gomma, lungo 1.5 metri. A causa del mal di stomaco, si rotolava sul letto ed il medico della prigione temeva che potesse fornire prove all'esterno. Così, l’hanno ulteriormente torturata crudelmente.

La polizia e i prigionieri osservavano i nostri corpi nudi ogni giorno e noi eravamo torturati senza pietà. Uno dei medici della prigione ha toccato le parti intime di Guo Shuaishuai, mentre lei soffriva terribilmente. Guo Shuaishuai ha inghiottito un piccolo cucchiaio. Lo stomaco di Guo era terribilmente leso, così il medico ha operato Guo Shuaishuai. Ha fatto un'incisione a partire dal petto fino a sotto all'addome con un coltello per farle uscire il cucchiaio. Hanno cucito l'incisione e l’hanno mandata a casa, perché era quasi morta. Ad oggi, il corpo e lo spirito di Guo Shuaishuai non hanno ancora recuperato dal dolore.

Zhao Xiaoqin che è entrato all'ospedale della prigione con me, ha perso conoscenza a causa dei colpi ricevuti dal personale dell'Ufficio 610. L’hanno gettata giù dalle scale. Non può ancora parlare ed è diventata demente. C'era un grande bozzo delle dimensione di una ciotola sulla sua testa ed il suo braccio sinistro era rotto. Dopo essere stata buttata giù dalle scale, era stata portata all'ospedale della prigione per ulteriore persecuzione. All'ospedale, il medico le ha ingessato il braccio. Quell’ingessatura non le è stata tolta per tutta l'estate. Il suo braccio ha iniziato a marcire e c'erano vermi sul suo braccio. È diventata anormale e non faceva che sorridere e piangere, come un imbecille. Sono stata testimone di molte atrocità inumane. Tutte le donne sono state legate nude ad una tavola dura, con gli arti divaricati per 26 giorni. Abbiamo sofferto dalle mani dei poliziotti, dei medici della prigione e dei prigionieri, delle incredibili umiliazioni!

Poiché avevo rifiutato di essere trasformata, hanno deciso di mandarmi al centro di detenzione n. 3, ma il centro di detenzione ha rifiutato di accettarmi, perché hanno capito che stavo morendo. La polizia non sapeva cosa fare. Mi hanno picchiato e mi hanno dato calci, mi hanno appeso ad una porta metallica del centro di detenzione per cinque - sei ore ed in seguito mi hanno portata all'ospedale della prigione per più ampie persecuzioni. Dopo il mio ritorno dall'ospedale, ho fatto uno sciopero della fame di 50 giorni. Il medico mi ha aperto una vena con un coltello, ha legato un lato del vaso sanguigno e lo ha attaccato ad una corda. Ha messo un ago dall'altro lato, così il sangue colava per terra e sul letto. Il medico della prigione e la polizia, abituati a vedere il sangue ovunque, non hanno mostrato nessuna emozione. Le mie gambe erano molto gonfiate ed i miei piedi cancrenosi. Il medico della prigione ha detto che la mia gamba sinistra doveva essere immobilizzata. Mi hanno iniettato, quotidianamente, dieci bottiglie di fluido sconosciuto e nessuno si è preso cura di me. Urinavo nel letto ed il mio corpo si è inzuppato d'urina per una diecina di giorni. Il dolore era indescrivibile con parole umane. Quando mi hanno dato del fluido latteo in indovena, a causa del mio sciopero della fame, hanno avuto problemi con i miei vasi sanguigni. Il chirurgo ha scosso il tubo della trasfusione più volte e lo spingeva ulteriormente nel vaso sanguigno. Il dolore era così atroce che ho perso conoscenza molte volte.

3. Mi hanno torturato con dei manganelli elettrici dalla testa ai piedi

La Sig.ra Sun Shuxiang, di 48 anni, praticante della città di Changchun, è stata illegalmente imprigionata nove volte nel corso degli ultimi 6 anni. Ci ha raccontato quello ha vissuto nei campi di lavoro forzati. "Durante il secondo semestre 2001, il poliziotto Li Zhenping ed un poliziotto di via di Xingye sono venuti da me ed hanno detto a mio marito di chiedere il divorzio. Non ero d'accordo, e Li mi ha schiaffeggiato varie volte fino a che il mio viso non si è gonfiato e c’era del sangue che usciva dai miei occhi. La mia vista si è offuscata immediatamente. Hanno continuato a chiedermi, "Divorzierai sì o no?" Altrimenti, ti metterò in un campo di lavori forzati". Mio marito intimidito da queste minacce, ha divorziato." Una famiglia felice è stata rotta dal governo e sono ancora senza casa.

All’inizio di luglio 2002, ero a casa di mio padre. Un poliziotto in borghese è entrato con effrazione nella sua casa ed ha chiesto se ero Sun Shuxiang. Mi ha arrestato prima che potessi rispondere. Il giorno seguente, due poliziotti della divisione No.1 dell'Ufficio della sicurezza pubblica della città di Changchun mi hanno portata in uno scantinato scuro e terrificante, dopo un tragitto di due ore in automobile. La polizia ha tolto ciò che mi copriva la testa ed ha fatto venire nove poliziotti supplementari. C'erano tre manganelli elettrici su una tavola ed un pacchetto di corde. C'erano tre panche della tigre dall'altro lato della sala. Due poliziotti mi hanno messo su una di queste e mi hanno ammanettato al bracciolo. Le manette erano fissate agli ancoraggi dei braccioli e si sono immediatamente chiuse a chiave quando vi ho posto le braccia. Le manette erano anche di varie dimensioni per adattarsi alla corporatura di ogni persona. La polizia sapeva esattamente come immobilizzarmi. Ha messo una barra di ferro delle dimensione di un pollice attraverso il bracciolo, cosa che ha mantenuto il mio corpo stretto contro lo strumento di tortura.
Uno dei poliziotti si è diretto verso gli strumenti di tortura e mi ha chiesto, "Adesso vedi questo?" Se riconosci di essere colpevole, sarai liberata. Altrimenti, sarai torturata con questi vari metodi di tortura. Poca gente può sopravvivere ad una tortura sulla panca della tigre". Un poliziotto dallo sguardo dolce mi ha schiaffeggiato due volte e mi ha chiesto se conoscevo dei praticanti". Gli ho detto di no. Ha preso un manganello elettrico e mi ha dato dei colpi nelle costole. Più tardi, mi ha chiesto i numeri di telefono dei praticanti. Ho rifiutato di cooperare. Con il suo bastone, ha percorso tutto il mio corpo passando da un braccio, alla testa, fino all'altra braccio. Allora, ha commutato il manganello elettrico ad un'alta tensione e mi ha torturata dalla testa fino ai piedi. Non avendo mai rivelato niente, ha ripetuto la tortura. Successivamente, ha utilizzato tutti i bastoni elettrici per darmi colpi sugli occhi. Sentivo i miei occhi scoppiare e non potevo vedere che l'oscurità.

Mi rifiutavo di dire qualunque cosa. Mi hanno fatto subire l'elettroshock alle costole ed al petto; mi hanno fatto domande sui praticanti che conoscevo. Il dolore era atroce e non potevo parlare. I volti di tutti i praticanti hanno tremato dinanzi a me e qualsiasi cosa potevo pensare era che non avrei denunciato nessuno. Sarebbero stati immediatamente perseguitati. La polizia mi ha messo un bastone elettrico in bocca e la mia bocca è stata seriamente bruciata. La mia bocca era gonfia, aveva molti rigonfiamenti. Hanno urlato, "ti faremo scoppiare la bocca se non ce lo dici" allora mi hanno ancora fatto subire scariche elettriche in bocca. Dopo un giorno di tortura, ero quasi morta ... "

"All’inizio del 2003, abitavo temporaneamente con la signora Xing Guiling, una praticante. Un giorno, abbiamo sentito picchiare forte alla porta nel mezzo della notte e le porte sono state spinte fino a che si sono aperte. Abbiamo visto un gruppo di poliziotti con martelli e pistole. Sono entrati con effrazione nella casa ed hanno urlato, "non muovetevi o vi uccidiamo". Siamo state arrestate e portate all'ufficio della pubblica sicurezza della zona di Lvyuan. Ci hanno chiuse a chiave in una gabbia di ferro e mi hanno messo su una panca della tigre. Le guardie hanno picchiato la signora Xing e le hanno messo una cinghia attorno al collo. Gridava forte. L’ho vista cadere ed le guardie le hanno dato calci fino a che non si è alzata, quindi l’hanno picchiata ancora fino a che non è caduta nuovamente. Questo è durato a lungo, ed le guardie le chiedevano di denunciare gli altri praticanti. Le guardie hanno quindi messo la cinghia intorno al suo collo ed hanno provato a soffocarla. Le guardie urlavano, "in questo modo, non dirai nulla, non è vero?" Xing non ha detto nulla anche mentre era vicino alla morte." Le guardie mi hanno quindi torturata. Tre giorni dopo, siamo state trasferite al terzo centro di detenzione.

"Il 4 agosto 2003, la polizia mi ha nuovamente arrestato e mi ha portato all'Ufficio della pubblica sicurezza del distretto di Nan'guan. Un poliziotto con gradi sulla divisa ha afferrato i miei capelli e mi ha gettato contro il muro. Sono diventata intontita dall'impatto. Più tardi, mi hanno messo sulla panca della tigre e mi hanno ammanettato e le mani. Una guardia mi ha colpito sul braccio e le manette mi hanno tranciato il polso. Mi hanno messo delle catene alle caviglie ed hanno stretto le catene il più possibile. Ho sofferto un dolore atroce alle caviglie. Mi hanno quindi coperto la testa con un sacchetto di plastica ed hanno chiuso l'apertura. Non avevo aria e sono quasi soffocata. Hanno quindi aperto la borsa ed hanno ripetuto questo varie volte, tre volte in tutto. Alcuni di loro hanno camminato sulle catene sulle mie caviglie per rendere le catene ancora più strette. Le mie caviglie sanguinavano ed il dolore era insopportabile, così ho perso coscienza. Mi hanno versato dell'acqua fredda addosso per svegliarmi e quindi mi hanno mandata al terzo centro di detenzione. Ho fatto uno sciopero della fame ed ho nuovamente perso coscienza. Ventisette giorni dopo, ero quasi morta ed hanno così informato la mia famiglia di venire a prendermi."

4. Una donna di 60 anni costretta a stendersi nuda sul pavimento

La signora Liu Shuqin, una donna di 60 anni della città di Changchun è stata arrestata e portata al campo di lavori forzati cinque volte nel corso degli ultimi sei anni. Ci ha raccontato la brutale tortura di cui è stata vittima.

"Sono stata arrestata per la prima volta nel febbraio 2000. La polizia mi ha picchiato e mi ha trascinato fino ad un'automobile della polizia. Mi hanno portato al centro di detenzione di Balibao e mi hanno trattenuto per 15 giorni, senza processo legale. Più di una decina di noi sono stati arrestati. Abbiamo avuto difficoltà, nel trovare le parole per raccontare le torture subite. Dopo questo, l'ufficio di vicinanza ed il commissariato di polizia locale ci hanno incalzati senza interruzione. Sono stata arrestata una seconda volta quando sono andata a Pechino per fare appello il 31 dicembre 2000. In piazza Tiananmen, ho srotolato uno striscione con la scritta, "la Falun Dafa è buona". La polizia mi ha attaccato, mi ha colpito alla vita con bastoni elettrici, e mi ha trascinata nel furgone. Sono stata portata in una sala gioco nel centro di detenzione della zona di Xuanwu. Era un inverno freddo, e la polizia ha costretto più di 100 praticanti a sedersi sul suolo all'esterno per molto tempo. Quindi sono stata messa in una sala che assomigliava ad una segreta (prigione). Le pareti erano coperte d'acqua ghiacciata. La polizia mi ha forzato a togliermi tutti gli abiti, ed ha ordinato ad altri di bagnarmi con un getto. Mi hanno forzato a stendermi nuda sul suolo. Non c'era nulla per coprire il mio corpo. Il bagno nella camera mandavano un odore cattivo. Molti poliziotti a turno mi hanno interrogata ogni giorno, e la notte, mi hanno privato del sonno. Mi hanno interrogato e mi hanno torturato per 38 giorni. Non ho detto niente!

Il 31 dicembre 2001, per esporre le menzogne che il governo aveva diffuso sul Falun Gong, molti praticanti ed io abbiamo affisso degli striscioni. Siamo stati segnalati. Il personale dell'Ufficio 610 mi ha torturato crudelmente. Mi hanno portato al centro di detenzione No.3 a mezzanotte. Là, le guardie mi hanno dato dei pugni negli occhi. Mi sono sentita stordita e sono svenuta. Allora mi hanno colpito alla testa senza sosta. Riferendomi a questa tortura brutale, ho detto loro che il bene ed il male avrebbe ricevuto una conseguente retribuzione. Allora la polizia ha ordinato agli altri prigionieri di portare delle catene da mettermi ai piedi del peso di 28 kg. Sono stata detenuta per 22 giorni ed ho subito torture peggiori della morte. La polizia, ha estorto molto denaro alla mia famiglia ed in seguito sono stata liberata.

Il 28 febbraio 2003, soltanto qualche giorni dopo essere stata liberata, un gruppo di polizia del sotto-ufficio di Luyuan è entrato a casa mia con effrazione. Il poliziotto Yuan Dachuan ha frugato nei miei cassetti e mi ha rubato 4.000 yuans. Uno dei poliziotti ha messo nella sua borsa una bottiglia di profumo che mia figlia aveva ricevuto dall'estero. Yuan Dachuan cercava ancora denaro. In realtà, non sono dei veri poliziotti ma dei banditi e dei criminali mascalzoni. Yuan Dachuan mi ha colpito due colte con dei pugni e mi ha ammanettata. Hanno saccheggiato la mia casa ed hanno fatto molti danni. Quindi, mi hanno arrestato e mi hanno portata al centro d'inquisizione del sotto-ufficio di Luyuan. Mi hanno torturata sulla panca della tigre, mi hanno tormentato per due ore ed in seguito mi hanno legata con corde sottili. I poliziotti hanno cercato di stringere le funi tanto quanto potevano e successivamente mi hanno legato le mani dietro la schiena, e poi sempre con le corde tutto il corpo. Quindi, mi hanno spinto fuori dalla stanza.

Un altro gruppo di persone mi ha spinta nell'automobile. La polizia mi ha coperto la testa con i miei abiti e quasi soffocavo. L'automobile, dopo venti minuti è arrivata in un posto dove si torturavano le persone. Più tardi, ho sentito dire che era il sotto-ufficio di Chaoyang. La stanza era piena di strumenti di tortura. Mi hanno spinto direttamente sulla panca della tigre. Circa 6 poliziotti mi hanno ammanettato e messo le catene ai piedi, un tubo di ferro sul petto ed un giovane poliziotto ha colpito la mia mano sinistra che era ammanettata alla panca una decina di volte con un bastone di ferro, lungo più di 30 cm. La mia mano si è gonfiata ed è diventata violaceo-nero. Volevano che dicessi i nomi degli altri praticanti. Ho rifiutato. Successivamente, più di dieci (10) poliziotti, mi hanno ammanettato le mani dietro la schiena mantenendo costantemente tese le manette, le catene ai piedi ed il tubo d'acciaio. Sentivo che i miei muscoli e le mie ossa erano sul punto di rompersi, ed ho avuto l'impressione di soffocare. Ho perso spesso i sensi a causa dell’atroce dolore.

La polizia mi ha versato dell'acqua fredda addosso. Mi hanno continuato a torturare in questo modo per un giorno ed una notte. Quando la polizia teneva tirate le manette e le catene, mi tagliavano la carne. I miei polsi ed le miei caviglie sono state rotte, sanguinavano ed il sangue colava per terra. La polizia ha torturato un’anziana signora, disumanamente. Non c'era un solo punto del mio corpo che non sentiva atroce dolore. Non potevo muovermi. Sono stata mandata al centro di detenzione No.3 il 1 marzo, dove non ho superato l'esame medico. Non potevo camminare, ma mi hanno condannato a due anni di lavori forzati
Sono stata portata al campo di lavori forzati di Heizuizi mentre ero in coma, e dovevano anche portarmi in bagno. Nella seconda brigata, la poliziotta Liu Lianying ha voluto "trasformarmi". Ha detto che facevo finta di non di potere camminare. Hanno brutalmente picchiato tutto il mio corpo con bastoni elettrici. Una prigioniera criminale dal nome Yi Liwen (aveva una buona relazione con Liu) non ha potuto sopportare questo a lungo. Ha strappato ai poliziotti un bastone elettrico: "non picchiatela più, ha sofferto abbastanza" Liu Lianying si è fermata. Poiché non potevo camminare la polizia mi insultava spesso e tentava di "trasformarmi". Ciascuno mi ha torturato a turno per "trasformarmi". Hanno tentato di impedirmi di dormire dopo il lavoro forzato, hanno provato a farmi il lavaggio del cervello ed hanno provato a farmi scrivere una dichiarazione. Ho fermamente rifiutato. Mi hanno torturato in questo modo per due mesi. La mia pressione arteriosa era spesso sopra 200, ed avevo una grave malattia cardiaca. Non potevano “trasformarmi”, così Jia Hongyan ha iniziato a servirsi di prigioniere prostitute per perseguitarmi. Mi sorvegliavano durante i pasti e la notte ventiquattro ore su ventiquattro. Erano malvage e provavano a "trasformarmi". Mi picchiavano e mi insultavano tutto il giorno, ogni giorno. Mi proibivano di parlare, e mi urlavano se parlavo. Erano pronte a trovare qualunque scusa per perseguitarmi. Nel campo di lavoro forzato, il bene ed il male sono cose invertite. Le cattive persone sorvegliano la buona gente. Le guardie ordinano ai prigionieri criminali di perseguitare i praticanti della Dafa disumanamente e sorvegliano i praticanti del Falun Gong, ventiquattro ore su ventiquattro.

Ogni giorno, il mio corpo ed il mio spirito hanno sofferto profondamente. Una persecuzione lunga un anno, ha causato molti danni al mio corpo ed al mio spirito. Il mio corpo è diventato intorpidito. Le mie braccia sono diventate quasi inferme ed il medico mi ha diagnosticato un intasamento del cervello ed una distrofia al cervello. All'inizio, ero in buona salute. Tutto quest'anno di persecuzione mi ha reso malata. È soltanto perché voglio essere una buona persona che ho sofferto questa tortura inumana per lungo termine

5. La persecuzione fisica degli uomini che praticano è ancora più maligna

Con una voce dolce e lenta, Zhang Zhikui ha raccontato con calma la sua esperienza di tortura nella città di Changchun.

"Dopo il 20 luglio 1999 sono andato a Pechino a fare appello per il Falun Gong." Poiché avevo chiarito la verità del Falun Gong ai residenti di Pechino, sono stato arrestato dalla polizia e sono stato portato al commissariato dell'Ufficio di collegamento della città di Changchun di Pechino. Là, mi hanno legato mani e piedi insieme, ad un bastone di legno e mi hanno sospeso tra due tavole mettendo le due estremità del bastone in legno sulle due tavole. Stavo in equilibrio nei due sensi. Tutte le volte che il bastone di legno si rompeva, cadevo per terra. Quanto ad altri praticanti anche loro arrestati con me, la polizia li ha picchiati con cinghie di cuoio o li ha appesi. Mi picchiavano le cosce con un asta di legno bianco "

"Più tardi, tutti noi praticanti, siamo stati mandati nuovamente al sotto-commissariato di polizia della zona di Erdaohezi nella città di Changchun. In quel periodo, c'erano 10 praticanti al massimo. Dopo essere arrivati là, il capo del dipartimento di protezione politica mi ha appeso in aria e mi ha obbligato a togliermi i pantaloni. In quel momento, erano presenti uomini e donne. Quindi, il capo del dipartimento di protezione politica mi ha percosso la testa con una cinghia di cuoio. La mia testa si è intorpidita, i miei orecchi si sono offuscati ed ho quasi perso conoscenza. Mi ha chiesto il mio nome e la data di quando ero andata a Pechino. Ero quasi incosciente a causa dei colpi ricevuti, quindi non mi ricordo niente. Tuttavia, ha continuato a picchiarmi. E quindi, ha calpestato i miei piedi con le sue scarpe di cuoio, schiacciando i miei alluci con il tallone delle sue scarpe di cuoio. Osservava l'espressione nei miei occhi mentre mi faceva questo. Ho sopportato il gran dolore ed ho iniziato a sudare abbondantemente. Quindi mi ha lasciato stare ed ha iniziato a picchiare altri praticanti. Dopo essere stato mandato al centro di detenzione di Tiebei, le guardie hanno incitato i criminali a spogliarmi e picchiarmi. I criminali mi hanno dato calci violenti, schiacciandomi alla parete del bagno. Potevo appena stare in piedi. Immediatamente, mi hanno versato due secchi d'acqua fredda sul corpo. Nuovamente, mi hanno dato dei calci violenti. Le mie braccia e gambe sanguinavano e avevo una grande ferita su una gamba. Un mese dopo, sono stato liberato senza alcun documento e senza alcuna procedura giudiziaria accettabile".

“A fine novembre 1999, sono andato alla corte suprema della Cina a Pechino per fare appello per il Falun Gong. I funzionari della corte suprema della Cina hanno informato la polizia e mi hanno arrestato, inviandomi al commissariato dell'Ufficio di collegamento della città di Zhaoyuan (nella provincia di Shandong) a Pechino. Sulla strada del ritorno, mi hanno tolto la cinghia e mi sono costretto a camminare tenendo i pantalone con le mani. Mi hanno picchiato durante tutto il tragitto. Al nostro arrivo all'ufficio di collegamento, mi hanno picchiato nuovamente con una cinghia ed hanno continuato così per molte ore durante la notte. Il giorno dopo, mi hanno mandato alla città di Zhaoyuan, provincia di Shandong.”

“In occasione del mio arrivo al centro di detenzione della città di Zhaoyuan, la polizia ha indotto i criminali a picchiarmi. I criminali hanno visto che facevo il mio dovere attivamente. Tutti si sono commossi della mia situazione e non mi hanno più picchiato. Successivamente, hanno mandato un criminale muto per picchiarmi. Un giorno, una guardia mi ha ordinato di fare uscire la mia testa da un piccolo foro nella porta di ferro della mia cella, e poi ha schiacciato la mia testa con i suoi piedi, e mi ha anche picchiato la testa. Tutti i praticanti nelle altre celle hanno gridato insieme, “non picchiate la gente!''

"Dopo, mi hanno mandato con mia sorella al commissariato di polizia del cantone di Xinzhuang. Dopo il 20 luglio 1999, tutta la mia famiglia è stata arrestata. Hanno detenuto mia sorella ed io separatamente, imprigionati in piccole celle d'isolamento buie sotto le scale. Le celle d'isolamento erano così strette che non potevamo stare in piedi. Avevamo l'autorizzazione ad andare in bagno solo una volta, alla sera, e ci hanno richiuso così per 10 giorni per ogni detenzione. Dopo questo, ci hanno rimandati al centro di detenzione di Zhaoyuan per un mese. Hanno torturato così sia me che mia sorella, per un totale di sei volte di andata e ritorno tra i due luoghi. Tutti questi eventi ci hanno fatto sentire quanto sia difficile vivere e morire".

"Il giorno della festa nazionale del 2000, sono andato nella piazza della cultura nella città di Changchun per srotolare uno striscione e sono stato arrestato. Tutti i mezzi di informazioni in Cina hanno mentito. Non hanno detto una sola parola veritiera su di noi. Volevamo, in questo modo, dire alla gente la verità. Il capo poliziotto Liang ed altri poliziotti mi hanno tolto il mantello e lo hanno avvolto sulla mia testa. Mi hanno ammanettato le mani dietro la schiena, mi hanno trascinato in fondo alle scale e quindi mi hanno scortato fino ad un'automobile. L'automobile ha viaggiato per circa due ore ed ho avuto la sensazione che eravamo lontano dalla città. Dopo essere arrivati a destinazione, sono stato scortato fino ad una casa dove mi hanno tolto il mantello sulla testa. Mi sono sentito molto male. C'era una panca della tigre nella stanza. Sapevo che eravamo su una montagna ed ho sentito il vento che fischiava "

“Il capo di polizia Liang ed altri poliziotti mi hanno levato i vestiti e mi hanno costretto a sedermi sulla panca della tigre. Le mie mani posizionate dietro alla schiena sono state attaccate ad una bastone dentellato. Mi hanno messo un bastone di ferro sul petto, le cosce e le gambe. Le due estremità di questi bastoni erano fissate alla panca della tigre in modo che tutto il mio corpo fosse strettamente incastrato sulla panca della tigre e non potessi muovermi. I miei piedi sono stati messi sopra a dei cerchi di ferro ed immobilizzati. A questo punto, Liang ha preso un coltello affilato lungo più di 30 cm e l’ha sfregato a più riprese sui suoi pantaloni. Ha buttato il coltello sulla tavola ed ha detto con ferocia, 'Zhang Zhikui, voglio che muoia qui oggi, ti torturerò a morte, scaverò un fossa e ti seppellirò. Nessuno lo saprà mai e nessuno ti troverà! "

"Dopo avere detto questo, Liang è uscito fuori. Almeno tre poliziotti hanno iniziato a caricare i loro manganelli elettrici ed altri due poliziotti hanno preso le mie mani legate al bastone dietro la mia schiena, ed mi hanno tirato le mani sopra la testa, da dietro fino a davanti. Ho sentito le mie ossa rompersi. Questa tortura è stata ripetuta varie volte ed il dolore opprimente mi ha terribilmente afflitto. Più tardi, un barile in acciaio mi è stato attaccato sopra la testa; hanno colpito il barile violentemente con dei tubi di acciaio. Il tremito intenso ed il rumore ineguagliato mi davano la sensazione che la mia testa stesse scoppiando. Dopo avere sofferto per lungo tempo, la polizia mi ha versato una bottiglia d'alcool in bocca sapendo che i praticanti non bevono alcool. In seguito, i poliziotti mi hanno bruciato la schiena con sigarette ed a causa del dolore insopportabile, sono svenuto. Allora mi hanno versato addosso dell'acqua fredda per svegliarmi. Infine, hanno acceso candele per bruciarmi la schiena. Dopo aver bruciato la carne della mia schiena, mi hanno versato cera calda addosso. Il mio corpo tremava e saltava senza fermarsi a causa del dolore. Tutto quello che potevo sentire era il rumore scricchiolante della panca della tigre che scuotevo "

“Dato che non c'erano una parte di pelle sana sul mio corpo, i poliziotti hanno iniziato a colpirmi ai genitali con i manganelli elettrici e li hanno trafitti. Dopo, hanno utilizzato un bastone di ferro per schiacciare i miei genitali. Sono svenuto e non so dopo quanto tempo sono rinvenuto. Dopo una notte di tortura, il mio viso era gonfio molto di più della sua dimensione normale ed ero inzuppato di sangue. Avevo l'aria seriamente provata. Avevo il corpo contorto dal dolore, la pelle e la carne delle caviglie erano tagliate, e le ossa ed i muscoli visibili. Tuttavia, quando hanno visto che mi ero ripreso, mi hanno nuovamente trascinato fuori. Faceva più di 10 gradi sotto zero all'esterno ed hanno versato acqua fredda su tutto il mio corpo nudo. Mi hanno lasciato là e sono caduto. Loro sono tornati dentro. Una mezz'ora dopo sono usciti per vedere se fossi ancora vivo. Non so quanto tempo sia passato prima dell'arrivo della mattina. Ero sul punto di morire. Sono stato trasportato al dipartimento di polizia della città di Changchun "

"C'erano molte piccole celle, ciascuna con una panca della tigre all’interno. C'erano donne praticanti della Dafa su ogni panca. La maggior parte erano svenute, avevano la parte bassa del corpo nudo o soltanto un telo che copriva i loro corpi.

"Il dipartimento di polizia della città di Changchu ha telefonato alla polizia di Zhaoyuan per dir loro, 'abbiamo catturato qualcuno che volevate, congratulazioni.’ E sono stato mandato al centro di detenzione di Tiebei per ulteriore tortura. Ho iniziato uno sciopero della fame per cinque giorni ed hanno interrotto la tortura. Dopo essere stato al centro di detenzione per 40 giorni, mi hanno mandato alla quinta divisione del campo di lavori forzati della zona di Chaoyang. Là, ho fatto uno sciopero continuo della fame. Più di 10 praticanti della Dafa si sono uniti a me allo sciopero. C'erano 500 praticanti della Dafa detenuti nella quinta divisione. Il capo divisione ha visto che stavamo facendo lo sciopero della fame ed ha spinto alcuni criminali a picchiarci brutalmente. La scena era spaventosa. Per finire, i praticanti della Dafa che erano in sciopero della fame sono stati trasferiti alla prima divisione dove i praticanti vengono perseguitati brutalmente. Un criminale del nome di Xu Hui ha spesso maltrattato i praticanti. Un praticante della Dafa di circa sessanta anni era stato un ufficiale ad un livello medio, ma dato che non portava l'uniforme di prigioniero è stato picchiato da Xu Hui a morte. Ma non ha ugualmente cessato di picchiarlo. Non mi hanno toccato perché ero già in uno stato pietoso. Ma appena ho recuperato un pò, hanno iniziato a torturarmi nuovamente. Ci alzavamo alle 3.00 del mattino, quindi dovevamo stare nel corridoio senza parlare e tenendo i nostri vestiti. Ogni praticante era sorvegliato da criminali ordinari. I praticanti non potevano parlare gli uni con gli altri. Se lo avessero fatto, erano immediatamente spinti al suolo, e forzati a sedersi in posizione fissa per lungo tempo. Dovevano alzare la testa e non muovere il corpo per tutta la mattina. Xu Hui ed altri criminali, dopo la colazione, calzavano scarpe di cuoio duro. Picchiavano selvaggiamente qualunque praticante si fosse mosso.

"Avevo sopportato un'agonia indescrivibile per un lunghissimo periodo. Tutte le persecuzioni e torture insopportabili avevano luogo il pomeriggio, la sera ed anche nella notte. Se i praticanti del Falun Gong facevano il minimo rumore quando dormivano, gli altri camerati li picchiavano. Tutto questo induceva alcuni praticanti del Falun Gong a non osare dormire. A volte non potevo bloccare la tosse, questo implicava che i camerati-prigionieri mi picchiavano per tutta la notte. Non mi permettevano assolutamente di tossire. In un'occasione, ho avuto paura ad andare in bagno, e ci sono andato senza fare rumore. Al mio ritorno, Xu Hei mi ha colpito fino a rendermi quasi senza respiro. Mi ha colpito così forte all’altezza dei reni, e questo ha comportato uno spostamento del rene. Non ho potuto muovermi per molti giorni.

"Una volta, c'era un praticante della Falun Dafa di nome Sui Futao sulla ventina. I criminali hanno scoperto che aveva nascosto degli articoli del maestro nei suoi abiti, allora lo hanno colpito con una chiave a croce per più di 50 volte. Poco tempo dopo è stato picchiato a morte. Mia sorella più giovane è stata condannata ad una pena di 10 anni di reclusione e suo marito a 3 anni. Inoltre, perché erano praticanti del Falun Gong, il loro bambino di 9 anni è stato cacciato da scuola per ordine dell'Ufficio 610. Tra i praticanti che conosco personalmente, otto (8) o nove (9) sono stati picchiati a morte. Si tratta di: Wang Shouhui, Liu Boyang, Liu Haibo, Liu Chengjun, Xu Shuxiang, Wang Kefei, Yu Lixin et Deng Shiying. Per quanto riguarda gli altri praticanti morti a causa della persecuzione non ricordo al momento i loro nomi! Tutto questo rivela una crudeltà estrema!”

"Zhang Shuchun è la mia seconda sorella più giovane. Quando la polizia ha tentato di arrestarla, è saltata in fondo alle scale. Le sue costole rotte hanno trafitto i suoi organi interni. Anche le sue gambe e le sue braccia si sono rotte. Ha perso immediatamente i sensi. Quando i passanti si sono fermati per capire quello che stava succedendo, il poliziotto dell'Ufficio 610 ha detto, “ha avuto un litigio con suo marito a causa del divorzio”. Dato che lei era sull'elenco delle “persone ricercate”, la polizia l’ha portata all'ospedale. Ma i medici all'ospedale hanno giudicato che non era necessario salvare una praticante del Falun Gong. Hanno detto, “buttatela fuori!'' e sorprendentemente è esattamente quello che hanno fatto in un sobborgo. Più tardi, delle persone benevoli l’hanno aiutata. Ma la polizia l’ha rimessa sull'elenco delle “persone ricercate”'.

6. La persecuzione si estende dal livello più alto al più basso del governo, ed il proprio credo non può essere soppresso

Le persone come la signora Wang Yuhuan ed altri che hanno sofferto nei campi hanno personalmente dimostrato quanto segue. Quando delle autorità superiori venivano ad ispezionare, occorreva seguire una legge a tutti i costi: riunire coloro che potevano dire la verità come la signora Wang Yuhuan in un posto in cui gli ispettori non si recavano. La regola generale è: i visitatori importanti devono lasciare la "verità" che hanno personalmente “visto" ed "capito". Quando le griglie di ferro si richiudono dietro gli ispettori, i crimini ricominciano contro i nostri praticanti innocenti. I fatti dimostrano che c'è una collusione coordinata tra ispettore ed ispezionati, tutti e due conoscono realmente la verità dei fatti senza dirla. Si deve notare che tutti coloro che hanno partecipato a questa persecuzione, qualunque siano stati i loro ruoli, non possono sfuggire alla giustizia.

Un altro fatto da notare è che i praticanti del Falun Gong che hanno conosciuto la persecuzione perversa non si sono lasciati dominare ma al contrario hanno una migliore comprensione della natura del PCC ed hanno una fede più ferma. Un esempio tipico è quello della signora Han della città di Fuxin, provincia del Liaonong che è stata arrestata e detenuta varie volte. Dopo la sua liberazione da un’incarcerazione brutale che era durata cinque (5) anni, il capo del commissariato locale ha tentato di fargli firmare una promessa di rinuncia alla pratica del Falun Gong. A questa richiesta, lei ha detto fermamente e con calma al poliziotto: "Anche se mi arresterete cento (100) volte, continuerei la pratica del Falun Gong. Praticare non è una cosa cattiva, e non è certamente un crimine”. Al mio ritorno a casa dopo la mia detenzione, ho persistito a dire ai membri della mia famiglia ed alle altre persone la verità della Falun Dafa, e lo sesso anche ad una trentina di persone che si sono unite alla pratica.

GLOSSARIO

Panca della tigre: Le vittime sono costrette a sedersi su una piccola panca di ferro approssimativamente di 20 cm di altezza con le ginocchia legate saldamente alla panca. Le mani sono legate dietro la schiena o a volte appoggiate alle ginocchia, sono obbligati a stare seduti diritti e ad osservare davanti a loro senza poter fare un movimento per lungo tempo. Molti detenuti sono incaricati di controllare i praticanti e di obbligarli a rimanere immobili. Normalmente alcuni oggetti duri sono inseriti sotto la parte inferiore delle gambe o sotto le caviglie per rendere il dolore più intenso. Per una illustrazione vedere http://www.clearwisdom.net/emh/articles/2001/11/24/16156.html
Sedia di ferro: Trattasi di una sedia fatta col ferro. Le vittime sono costrette a rimanervi sedute per lunghi periodi con le braccia e le gambe legate. Vedi illustrazione su http://www.clearwisdom.net/emh/articles/2002/1/9/17577.html
Chiarire la verità: Nella traduzione dal cinese " jiang qing zhen xiang. Nel contesto che regna in Cina da oltre cinque anni, dove il Falun Gong è perseguitato ed i mass media, controllati dallo Stato, diffondono regolarmente notizie false e diffamatorie per nascondere la brutale persecuzione in corso in Cina contro il Falun Gong. Tutti i praticanti dentro e fuori la Cina hanno attivamente iniziato quello che e’ chiamato il “chiarire la verità” - spiegare alle persone i fatti sul Falun Gong, in occasione di conversazioni, tramite la distribuzione di opuscoli, o esponendo manifesti e striscioni, per denunciare la brutale persecuzione. Fuori dalla Cina, dove il Falun Gong è praticato liberamente, i praticanti espongono la persecuzione attraverso esposizioni anti-tortura, pubblicando informazioni nei siti Internet, tramite mostre di opere d'arte, di film, di libri, di riviste, di giornali e scrivendo lettere. Lo scopo del "chiarire la verità" è di aiutare la gente a comprendere il Falun Gong, per ristabilire la verità in seguito alle menzogne diffuse dal regime cinese. Questo per favorire una presa di coscienza generale affinché si possa porre fine alla persecuzione (variazioni; chiarire i fatti)
Ufficio 610: è un’agenzia creata appositamente per perseguitare il Falun Gong, ha un potere assoluto sopra ogni livello amministrativo nel partito e tutti gli altri sistemi politici e giudiziari.
Yuan: è la moneta cinese; 500 è uno stipendio medio mensile di un operaio in Cina. Equivale circa 56 euro.
Appeso all’ in sù: ci sono due tipi di questa tortura: 1) entrambe i polsi sono ammanettati dietro la schiena, anche le caviglie sono ammanettate assieme, soltanto le punte dei piedi toccano per terra, la persona è appesa con una corda legata ad una struttura di metallo. 2) una mano è ammanettata ad un letto di chiodi e l'altra mano ad un altro letto, i due letti vengono tirati nel senso opposto. Il torturato sente un dolore atroce mentre il corpo viene tirato. Vedi l'illustrazione su http://www.clearwisdom.net/emh/articles/2004/11/17/54624.html
Letto della morte – 1 : I quattro arti del praticante sono tesi e vengono legati strettamente ai quattro angoli di un freddo letto metallico. La vittima non può assolutamente muoversi. Non gli viene permesso di alzarsi per mangiare, bere o andare in bagno. Questo trattamento dura da un minimo di alcune ore fino a oltre 12 giorni. Come si può immaginare questa crudele tortura causa gravi danni sia alla mente che al corpo. Vedere l’illustazione su: http://www.clearwisdom.net/emh/articles/2004/12/15/55600.html
Letto della morte – 2 : Il praticante è legato ad un letto con le mani sopra la testa alle barre del letto, e le gambe sono bloccate con delle corde di nylon. Le corde sono strettamente legate attorno al corpo del praticante ed al letto, dalle gambe al petto. La corda è così stretta che il praticante ha della difficoltà a respirare e finisce per perdere coscienza.
È possibile vedere alcune illustrazione di questo tipo di tortura a: http://www.clearwisdom.net/emh/articles/2004/12/15/55600.html
Le Tre Dichiarazioni: I praticanti vengono costretti sotto il lavaggio del cervello e la tortura a scrivere “Una Dichiarazione di Pentimento”, “Una Dichiarazione di Garanzia” “Una Dichiarazione di Dissociazione” come prova di aver rinunciato al loro credo. In queste dichiarazioni il praticante è costretto ad ammettere il suo pentimento per aver praticato il Falun Gong, promette di rinunciarvi, e di non associarsi mai più con altri praticanti o andare a Pechino ad appellarsi per il Falun Gong.
Dichiarazione di Garanzia: dichiarazione nella quale il praticante scrive di essere pentito per aver praticato il Falun Gong e garantisce di non praticare più il Falun Gong, e di non andare mai più a Pechino a fare appello per il Falun Gong e di non riunirsi con nessun altro praticante della Falun Dafa.

Versione cinese: http://minghui.ca/mh/articles/2005/12/22/117039.html

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