Italia: Ancona: I praticanti partecipano alla manifestazione fieristica Eco&Equo 2009

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

Dal 27 al 29 novembre 2009 si è svolta ad Ancona l’annuale fiera “Eco & Equo”; i praticanti del Falun Gong hanno partecipato per la prima volta e la loro presenza ha attirato molto l’attenzione dei numerosi visitatori presenti all’evento.

I praticanti hanno allestito il proprio stand con striscioni con le scritte “Il mondo ha bisogno di Verità-Benevolenza-Tolleranza” e “Falun Dafa: una pacifica pratica spirituale perseguitata in Cina dal 1999”. Inoltre alle pareti sono stati applicati pannelli che mostravano la bellezza della pratica ed esponevano le violazioni dei diritti umani nei confronti dei praticanti del Falun Gong in Cina da parte del PCC, da oltre 10 anni.

Alcune associazioni culturali e sportive, interessate dai movimenti delicati dei praticanti mentre eseguivano gli esercizi, hanno dato la propria disponibilità ad ospitare i praticanti nelle proprie strutture così da presentare la pratica e mostrare gli esercizi ai propri soci. Diverse persone hanno voluto provare gli esercizi direttamente sul posto.

I praticanti insegnano gli esercizi

Molti visitatori sono rimasti sorpresi e scioccati nello scoprire che la pratica, diffusa e libera in tutto il mondo, in Cina è dichiarata illegale ed i praticanti in Cina sono sottoposti ad arresti, torture e assassinii perchè non rinunciano al loro credo nella Falun Dafa. La notizia dell'espianto di organi, da parte del regime cinese, su praticanti del Falun Gong ancora vivi, ha scosso molto le coscienze di chi ha ascoltato i praticanti chiarire la verità riguardo alla terribile situazione in Cina. Oltre 200 persone hanno firmato la petizione per chiedere la fine della persecuzione.

Uno dei responsabili dello stand di Amnesty International, anch’essi presenti alla fiera, ha parlato con i praticanti e ha detto che avrebbe mostrato il “Rapporto Annuale sulla situazione dei Diritti Umani”, relativo alla Cina e alla persecuzione del Falun Gong. Molte persone sono venute dicendo di essere stati invitati a venire al nostro stand per firmare la petizione e per conoscere la situazione del Falun Gong in Cina, dai volontari di Amnesty.

Alcuni bambini hanno imparato a fare i fiori di loto, con la tecnica degli origami; un bambino ha chiesto ai praticanti 20 volantini, così da poterli distribuire a tutti i suoi compagni di classe che non erano venuti alla fiera.


I visitatori ascoltano i fatti della persecuzione

Una radio locale, Radio Incredibile, ha intervistato un praticante, ponendo domande relative al perché della persecuzione e ai motivi della mancanza di diffusione di tali notizie. È stata quindi esposta la malvagità del PCC che temendo la popolarità del Falun Gong ha deciso di iniziare la repressione. Gli alti funzionari del regime cinese, nonostante fossero a conoscenza dell’impatto positivo del Falun Gong sulla società - non essendo un gruppo politico - non potendo accettare che i principi di Verità-Benevolenza-Tolleranza si diffondessero così ampiamente nella società cinese nel 1999 decisero di perseguitare i suoi aderenti. È stato inoltre reso noto che il PCC usa l’arma del ricatto economico e politico per mettere a tacere le coscienze di coloro che hanno la possibilità di diffondere ampiamente il genocidio che si sta consumando in Cina dal 1999. Recentemente la Corte nazionale spagnola, ha incriminato 5 alti funzionari del PCC per crimini contro l’umanità e genocidio, segno che il mondo sta facendo sempre più attenzione alla persecuzione del Falun Gong in Cina.

* * *

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

Potete stampare e diffondere gli articoli ed i contenuti pubblicati su Clearharmony, ma per favore citate la fonte.