Con grande piacere ho ricevuto l’invito a partecipare all’iniziativa promossa dall’Associazione Italiana Falun Dafa prevista per il 13 Novembre p.v. . A tale evento, costruito attraverso un eccellente lavoro frutto di sacrificio e speranza, competenza e organizzazione, va il mio assoluto apprezzamento.
La disumanità di cui sono vittima i praticanti del Falun Gong in Cina, è sconvolgente ed intollerabile. E’ necessario denunciare con forza, senza vie di mezzo e formalismi, questa grave e deplorevole persecuzione. Non bisogna lasciare che prevalga il silenzio e l’indifferenza. Diviene fondamentale, invece, alzare la voce contro tutte le violazioni dei diritti umani. L’unica via per salvare quelle vite risiede proprio nella nostra capacità di far uscire dal silenzio quei crimini.
Il diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione è un diritto umano fondamentale garantito dagli strumenti giuridici internazionali. Per evitare che ciò resti una mera enunciazione cristallizzata all’interno di trattati giuridici è necessario che l’opinione pubblica si muova, bisogna mobilitare il maggior numero di persone in tutto il mondo e prima di tutto proprio qui, in Europa e in Italia.
In virtù di ciò, la manifestazione promossa dall’Associazione Italiana Falun Dafa è carica di significato. Con essa si cerca di eliminare, dal basso, coinvolgendo tutte le persone di buona volontà, il silenzio assordante che avvolge la persecuzione dei praticanti del Falun Gong.
Purtroppo mi duole informarLa che impegni di natura istituzionali mi impediscono di essere presente. Pur tuttavia, sono certo che Ella saprà trasmettere a tutti i presenti la mia più profonda vicinanza e partecipazione più sincera.
Vincenzo Iovine
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