Rettificare me stesso con l'aiuto degli altri praticanti

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(Minghui.org) L’anno scorso, dopo essere stato rilasciato da un centro di lavaggio del cervello, ho subito gravi interferenze da parte delle vecchie forze, che hanno fatto leva sui miei sentimenti di rimorso e sul mio forte attaccamento verso il momento in cui la rettifica della Fa sarà completata. Di conseguenza sono incorso in una deviazione piuttosto pericolosa. Durante questo periodo, il Maestro e i praticanti intorno a me non mi hanno abbandonato. Con l'aiuto continuo degli altri praticanti, dopo quasi sei mesi, sono di nuovo in pista nella coltivazione durante la rettifica della Fa. Scrivo la mia esperienza per riassumere le lezioni che ho imparato, il che mi aiuterà a procedere senza intoppi nel mio successivo percorso di coltivazione. Allo stesso tempo, spero che altri praticanti con esperienze simili possano apprendere qualcosa da tutto ciò in modo che possa essere loro di aiuto a superare le tribolazioni.

La scorsa estate, fui arrestato illegalmente per avere chiarito la verità e mi portarono quindi in un centro per il lavaggio del cervello. A causa dei miei attaccamenti umani, cedetti al lavaggio del cervello. Al ritorno a casa, provai un profondo rammarico per le mie azioni e sentii di aver tradito il Maestro. Ero anche preoccupato che la rettifica della Fa finisse presto e che quindi fosse troppo tardi per me per fare ammenda per mia mancanza. Sentii che sarei stato eliminato e questa paura diventò un forte attaccamento.

Il secondo giorno dopo il mio ritorno a casa, un praticante venne a casa mia e condivise con me la sua comprensione. Mi disse di pubblicare una dichiarazione solenne appena possibile e, al tempo stesso, di essere più diligente nello studio della Fa. Siccome non ero tornato al lavoro la prima settimana dopo essere stato liberato, dopo avere fatto la dichiarazione solenne studiai ogni giorno diligentemente la Fa e praticai gli esercizi. Dormivo non più di cinque ore per notte. Tuttavia, a causa del mio forte rimorso e dell'attaccamento al tempo, mentre studiavo la Fa quello che mi entrava nel cervello erano interpretazioni distorte della Fa stessa. Pensai anche che il mio diventare un praticante fosse stato organizzato dalle vecchie forze in modo che io potessi sabotare la Dafa. Sentivo che, se non avessi fatto bene, il Maestro mi avrebbe abbandonato. Decisi di non tornare a lavorare, perché pensai che questo avrebbe completamente negato le predisposizioni delle vecchie forze. In primo luogo sentii che i miei colleghi avrebbero avuto una cattiva impressione della Dafa perché io avevo tradito la mia fede e come conseguenza mi avevano permesso di tornare al lavoro. In secondo luogo, sentii che avevo avuto modo di mantenere il mio lavoro perché avevo ceduto al male che pretendeva che io fossi “trasformato”. Questo voleva dire accettare le predisposizioni delle vecchie forze. Tuttavia, poiché ero tenuto strettamente sotto controllo, se mi fossi rifiutato di ritornare al mio posto di lavoro, gli agenti dell'Ufficio 610 non avrebbero potuto controllarmi e quindi c’era una grande probabilità di essere arrestato di nuovo. Così mi preparai al peggio: a iniziare uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione e persino a morire.

Col senno di poi, ebbi tutti questi pensieri perché il mio rimorso era così forte e i miei attaccamenti, come ad esempio la mentalità competitiva, erano stati intensificati dal male. In effetti le vecchie forze mi tenevano in pugno e volevano distruggermi. La mia famiglia era molto preoccupata quando compresero quali fossero i miei pensieri. Invitarono lo stesso praticante, insieme a un altro, a casa mia per condividere la loro comprensione. Entrambi i praticanti ritenevano che il mio ritorno al lavoro non significasse che io stessi seguendo le predisposizioni delle vecchie forze. Secondo i principi della Fa, tutti hanno un lavoro a causa della virtù accumulata nelle vite precedenti. Inoltre, avere un lavoro stabile e un reddito è una cosa utile per convalidare la Fa. Il nocciolo della questione era che avrei dovuto capire gli errori che avevo fatto in passato e lavorare sodo per recuperare e fare ammenda. Questo significa conformarsi ai requisiti della Fa. Così decisi di tornare al lavoro.

Tuttavia, la mattina che tornai al lavoro, mi imbattei nel vigile del quartiere, intento a bussare alla porta del mio vicino proprio mentre io mettevo piede fuori di casa. Quando raggiunsi il piano terra, ancora una volta, udii qualcuno dire ad alta voce che andava benissimo non andare al lavoro. Allora esitai e mi chiesi se il Maestro mi stesse per caso dando dei suggerimenti per impedirmi di tornare al lavoro. Poi ricordai la condivisione precedente con gli altri praticanti, che era basata sulla Fa, e proseguii verso il mio posto di lavoro. Quando iniziai a lavorare scoprii improvvisamente di non riuscire a concentrarmi sulla mia attività e nemmeno a focalizzarmi su quello che facevo. Dopo il lavoro tornai a casa, ma la mia mente era ancora svagata allo sbando. Il mio cervello sembrava incollato con una sostanza molto spessa e non riuscivo ad apprendere niente leggendo i libri del Maestro. Pensai che il mio ritorno al lavoro fosse stato un errore.

Così il giorno dopo non andai a lavorare. La mia famiglia invitò gli altri praticanti a casa a parlare ancora con me, e anche ad inviare per me pensieri retti. La mia mente diventò più chiara e tornai di nuovo al lavoro. Successivamente, per un lungo periodo di tempo, questi pensieri negativi mi continuarono a tornare in mente e considerai l’andare a lavorare come un seguire le predisposizioni delle vecchie forze. Durante questo periodo continuai a chiarire la verità ma, per la maggior parte del tempo, incontrai enormi interferenze e gli effetti furono molto diversi rispetto alle esperienze passate. Di conseguenza, ebbi in un rimorso ancora più grande e a fatica coglievo qualche principio della Fa quando studiavo. A volte non riuscivo nemmeno a capire il significato superficiale delle parole dello Zhuan Falun. Spesso non riuscivo a sentire nulla mentre praticavo gli esercizi. Avevo anche costantemente l'idea che avrei dovuto rinunciare alla pratica. Allo stesso tempo la mia xinxing iniziò a calare, diventai irritabile e perdevo facilmente le staffe. Lo stato del mio corpo iniziò gradualmente a regredire verso quello di un non praticante. Quando vidi chiaramente questi cambiamenti negativi, lottai per liberarmene con nel cuore un’angoscia indescrivibile. Spesso cadevo nella disperazione, tanto da mettere a dura prova i miei pensieri retti e la mia determinazione di ritornare nella Fa.

Durante questo periodo mia zia, che è anch’essa una praticante, si recò nella mia città e mi portò tutta una serie di libri sulla Dafa. Dopo aver condiviso con lei quello che pensavo, lei concluse che avevo ancora pensieri retti; tuttavia, poiché avevo ancora delle lacune nella mia coltivazione, questi erano stati usati dal male per creare delle interferenze. Quando seppe che ero ancora coinvolto in progetti per il chiarimento della verità, mi disse francamente di smettere di farlo perché il mio campo energetico non era puro, i miei pensieri non erano abbastanza retti e di conseguenza quello che facevo non avrebbe avuto l'effetto desiderato. Sentiva che se avessi continuato a rimanere in questo stato, il male avrebbe approfittato delle mie lacune e mi avrebbero di nuovo arrestato. Mi suggerì che la cosa più importante da fare in quel momento era assimilarmi alla Fa. Mi aiutò a purificare il mio campo inviando frequentemente pensieri retti verso di me. Mi disse inoltre che la prima volta che aveva purificato il mio campo, mentre teneva una mano in posizione verticale, innumerevoli entità maligne l’avevano circondata e attaccata. Questi servi del male erano poi stati completamente eliminati dopo l'invio di pensieri retti per quasi mezz'ora, dopodiché i miei pensieri diventarono chiari. Tutto il mio corpo, prima freddo come il ghiaccio, diventò caldo. Durante quel periodo di tempo, spesso sentivo freddo e i miei pensieri erano confusi. La mia parente si recava a fare una condivisione con me ogni due o tre giorni e usava i pensieri retti per contribuire a purificare il mio campo.

Una praticante faceva la mia stessa strada per andare al lavoro. Ogni mattina camminavamo insieme per quasi un'ora e lungo la strada condividevamo le nostre comprensioni. Per tre giorni consecutivi, nei sogni di lei, il Maestro le diede i suoi consigli riguardanti me. Il primo giorno il Maestro le chiese di darmi una pianta di eucalipto (nota in cinese come pianta “An”; "An" ha lo stesso suono del carattere che descrive un essere a proprio agio). Il giorno dopo sognò che eravamo tutti e due in una macchina che si guastava. La vettura fu poi riparata e ripartimmo di nuovo ma la strada di fronte a noi era estremamente brutta. Il terzo giorno vide apparire un personaggio su un lago con acqua calma e il Maestro le disse con tono di urgenza: "Chiedigli di liberarsi di questo personaggio". Questo personaggio emerse lentamente dalla superficie del lago e si trattava della parola "caotico". Dopo aver condiviso con me i suoi sogni, sentiva lei sentii che il Maestro voleva che lei mi dicesse di sentirmi a mio agio, ma che il mio successivo percorso di coltivazione sarebbe stato molto difficile e nel processo avrei dovuto liberarmi dei miei pensieri caotici e svagati.

In quegli stessi giorni, un praticante ritornò da oltreoceano e condivise con noi che, quando dei praticanti fuori dalla Cina si trovano in circostanze simili, molti di questi praticanti studiavano la Fa insieme. Secondo quel che dice chi ha il terzo occhio aperto, questi praticanti sono circondati da una sostanza nera. Di solito leggono lo "Zhuan Falun" dall’inizio alla fine una sola volta. Lui suggerì che il praticante stesse attraversando una tribolazione e che dovesse passare più tempo insieme agli altri praticanti. Così, ogni volta che vacillavo nella mia fede e non volevo andare a lavorare, la praticante che andava al lavoro con me a piedi prendeva un permesso e mi chiedeva di studiare la Fa insieme a casa sua. Un giorno mi sentii così frustrato per non essere in grado di capire mentre leggevo la Fa, che decisi di non tornare al lavoro. Rifiutai di ascoltare chiunque cercasse di convincermi. Quella notte, la praticante fece un sogno. Io ero in cima a una montagna in un’altra dimensione. Mi ero legato con una corda e, dopo la discesa dalla montagna, camminavo lentamente verso una dimensione oscura. Molti discepoli della Dafa mi stavano guardando da una macchina che stava per partire. Allo stesso tempo, una voce le disse: "Lui ha scelto la sua strada e non possiamo più aiutarlo". Quando lei quel mattino come prima cosa mi parlò del suo sogno, io iniziai improvvisamente a sudare freddo per la paura. Lei sentiva che avevo sviluppato interferenze demoniache perché la mia mente non era retta e io ero troppo attaccato a me stesso. Da allora in poi, ogni volta che temevo di prendere una qualunque decisione affrettata, la condividevo prima con i praticanti. Questa praticante inviava pensieri retti insieme a me tutti i giorni durante la sua pausa pranzo. Studiammo anche la Fa per lunghi periodi di tempo e la cosa si è protratta fino ad oggi. Una volta mi disse: "Finché non lasci la Fa, io non ti abbandonerò mai. Questa è la mia responsabilità". Le sue parole mi diedero una fortissima speranza e fiducia.

Con l'aiuto continuativo dei praticanti, sono tornato alla coltivazione nella rettifica della Fa. Quando ripenso a questa esperienza, sono stupito dalla magnificenza del Maestro e della Dafa. I discepoli della Dafa sono i migliori e sono in grado di mostrare preoccupazione disinteressata verso gli altri praticanti, trattandoli come loro stessi familiari. Sono stato in grado di fare tutto ciò attraverso questa grande tribolazione grazie a questo aiuto disinteressato. Qui ringrazio con un “Heshi” il nostro grande e compassionevole Maestro, così come tutti i praticanti che mi hanno aiutato.

In "Insegnamento della Fa al 20° anniversario", il Maestro ha detto:

“Quando ho visto gli studenti che sono venuti dalla Cina continentale, li ho esortati a dire agli studenti che non si sono fatti avanti di farlo rapidamente; quegli studenti persi, andate a trovarli e spiegate loro i fatti, altrimenti si troverebbero davanti a una delle fini più tragiche".


Dopo aver letto questo paragrafo ritengo che, al momento attuale, il compito più urgente dei praticanti cinesi del continente è quello di aiutare i praticanti in questa situazione. Nel processo, si incontreranno sicuramente molti problemi. Io ho deciso di raccontare per iscritto la mia esperienza in modo che gli altri discepoli della Dafa possano capire gli ostacoli principali che quei praticanti che si sono smarriti si trovano ad affrontare. Mi auguro che ciò possa essere di aiuto per questo problema.

Quando si aiutano questi praticanti, c'è un ostacolo che può essere facilmente trascurato da entrambe le parti. La persona che cercando di dare aiuto può sentire che i pensieri dell'altro non possono essere rettificati facilmente e che lui è restio a ritornare alla Fa. Tuttavia il praticante che è in mezzo alla tribolazione incontra spesso molti ostacoli, specialmente quelli derivanti dai pensieri negativi. Ha difficoltà a distinguere questi pensieri dalla sua coscienza principale - il suo vero sé. Questo perché, presumibilmente quando è stato trasformato dal male, ha commesso un peccato contro il Maestro e la Dafa, e quindi ha ottenuto un‘enorme quantità di karma, tra cui karma di pensiero. Queste sostanze hanno formato un campo karmico nero intorno al suo corpo e hanno creato un ostacolo costituito da questi elementi. Pertanto i praticanti devono essere consapevoli che questi praticanti che sono andati fuori strada non sono ostacolati soltanto dalle calunnie e dalle menzogne fabbricate dal male, ma sono ostacolati anche da tali elementi. Nel processo di chiarire la verità a questi praticanti, non arrabbiatevi se sentite dei commenti negativi. Questi non vengono dai loro veri pensieri. É altamente probabile che le vecchie forze stiano usando questi fattori per creare interferenze. Pertanto non dovete portare rancore nei loro confronti.

Per ritrovare i praticanti smarriti, vi suggerisco di inviare pensieri retti prima di partire ad eliminare il karma di pensiero, le vecchie forze utilizzano questi elementi per creare interferenze. É meglio, per un periodo di tempo, inviare in gruppo i pensieri retti rivolti alla persona. Quando si chiarisce la verità al praticante, si devono eliminare le interferenze coi pensieri retti. Se non avete successo la prima volta, un altro praticante può provare a farlo a sua volta. Non rinunciate facilmente. Fino a quando abbiamo pensieri retti, ogni tentativo ha un suo effetto.

Nel processo di ritorno alla Fa, il praticante che si è smarrito deve anche rendersi conto che i pensieri che gli hanno impedito di tornare indietro non provengono in realtà dal suo vero sé. Sono il risultato di quel campo karmico nero. Voi dovete rimanere saldi. Infatti avere una ferma convinzione nella Dafa è eliminare il karma, ma, poiché questa sostanza esiste realmente, è necessario passare attraverso un difficile periodo di coltivazione per poterla eliminare completamente. Nel processo, cercate di mantenere pensieri retti, indipendentemente dal fatto che sentiate o no gli effetti dello studio della Fa o del fare gli esercizi. Durante questo periodo, altri praticanti dovrebbero anche cercare di trovare il tempo per studiare la Fa insieme a questo praticante e per inviare pensieri retti che aiutino prima possibile a rettificare il suo campo. In effetti, questo è il caso in cui questi praticanti hanno bisogno maggiormente del nostro aiuto. Se il praticante ha pensieri negativi ricorrenti, cercate di essere gentili verso di lui perché davvero ci vuole del tempo per ritornare alla Fa.

Amici praticanti, vi prego gentilmente di segnalare se c'è qualcosa di inappropriato.

Versione inglese

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