Venezia, Dolo: Inaugurata la Mostra Internazionale “L'Arte di Verità, Compassione, Tolleranza”

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Alle 17:00 del 22 settembre a Dolo, in provincia di Venezia, si è tenuta l'inaugurazione della Mostra Internazionale “L'arte di Verità, Compassione, Tolleranza” all'interno di una tipica costruzione neoclassica, di proprietà del Comune, della metà del secolo XIX, situata in una tranquilla e pittoresca zona vicina al centro della città e adiacente ad una delle sponde del fiume Naviglio Brenta.

L‘Arte di Verità, Compassione, Tolleranza consiste di 40 opere di oltre 12 artisti, tutti praticanti del Falun Gong. Le loro storie sono diverse in termini di esperienze personali, di stili artistici e di formazione culturale; quello che hanno in comune gli è la pratica del Falun Gong ed uno sforzo condiviso nell’esprimere le esperienze che derivano dal viverla.

Il Falun Gong (o Falun Dafa) è un'antica pratica spirituale cinese composta da cinque esercizi di meditazione e basata sui principi universali di Verità, Compassione e Tolleranza. Attraverso le opere viene inoltre esposta la brutale persecuzione della pratica da parte del regime comunista cinese lanciata il 20 luglio 1999 dall'allora leader del PCC Jiang Zemin.

All'inaugurazione hanno partecipato in rappresentanza delle istituzioni locali, due assessori del comune di Dolo e l'assessore alla cultura della provincia di Venezia.

L'Assessore di Dolo, Antonio Pra, e all'Assessore provinciale, Raffaele Speranzon, durante il taglio del nastro

Antonio Pra per il Comune di Dolo ha così commentato: “Complimenti per come avete disposto anche dal punto di vista del percorso, questi splendidi quadri che non sono solo belli, ma sono anche molto commoventi, perché appena entrato ho avuto subito un colpo al cuore guardando le immagini di scene reali che sono state riprodotte”.

Secondo l'Assessore Pra le forme artistiche giocano un ruolo importante ha infatti detto: “L'arte, la cultura, le tradizioni, sono i principali ambasciatori di un popolo. L'importante è che vi sia, alla base, la reciprocità intesa come dono culturale ma anche come predisposizione alla conoscenza”.

da sinistra: L'Assessore Alessandro Ovizach, l'Assessore Raffaele Speranzon, l'Assessore Antonio Pra

Ha poi preso la parola l'Assessore Speranzon, che ha commentato: “Oltre ad una mostra d'arte siamo di fronte a qualcosa di molto più significativo perché dà la possibilità di conoscere una civiltà lontana migliaia e migliaia di chilometri dalla nostra comunità, ma che in qualche modo è anche molto vicina”. Inoltre ha citato come esempio le Olimpiadi di Pechino 2008 durante le quali, assorbiti dalle emozioni, abbiamo evitato di guardare la situazione drammatica che vivono centinaia di milioni di cinesi, privati della possibilità di qualsiasi diritto civico così come noi lo concepiamo. Ha anche aggiunto: “Attraverso l'arte, attraverso i dipinti, attraverso il bello, qualche volta, possiamo raccontare anche il brutto. Attraverso il bello possiamo raccontare una tragedia di immane dimensioni come quella che certamente vivono i praticanti del Falun Gong ma più in generale tutti i cittadini in Cina”, e ancora “Sarebbe bello se questa mostra venisse visitata anche da alcuni rappresentanti della comunità cinese, presente nel nostro territorio, che per timidezza o totale disinteresse dimenticano di raccontare quanto accade all'interno di quel Paese meraviglioso che è la Cina". “Durante la rivoluzione culturale il materialismo che è stato inculcato a tutti i livelli ha tolto quella spiritualità che si respira guardando ciascuno di questi quadri”.

Dopo aver osservato i 33 quadri esposti, Speranzon ha voluto sottolineare il suo interesse: “Mi è piaciuto il fatto che i quadri drammaticamente descrivono una realtà... Questi artisti colpiti dalla tragedia personale che vivono per il proprio credo traducono la loro sofferenza in questi dipinti trasmettendo delle sensazioni molto forti a chi li osserva”.

Anche il Presidente della Regione Veneto il Dott. Luca Zaia non potendo partecipare personalmente all'inaugurazione, ha voluto ugualmente manifestare il suo sostegno con una lettera il cui contenuto è stato letto prima del taglio del nastro:

“Voglio esprimere la mia soddisfazione per questa importante iniziativa, che ha il merito di promuovere valori umani universali come la verità, la compassione e la tolleranza. Ed è ancora più lodevole che sia proprio l'espressione artistica il veicolo per diffondere principi imprescindibili della vita umana e della convivenza tra comunità...Ringraziandovi per il Vostro gentile invito, auguro a tutti i partecipanti una buona mostra all'insegna della Verità, della Compassione e della Tolleranza”.

Un praticante fornisce informazioni riguardo le opere esposte mentre un visitatore firma la petizione per fermare la persecuzione contro i praticanti del Falun Gong in Cina.

A rimanere stupiti dall'intensità espressa dalle opere esposte, non sono stati solo le autorità intervenute, ma anche i visitatori. La maggior parte di loro ha richiesto maggiori informazioni sulla pratica del Falun Gong e in particolare sulla persecuzione, uno dei sette temi che compongono la mostra. L'aver saputo che i praticanti di questa disciplina vengono perseguitati da oltre 13 anni da parte del Partito Comunista Cinese per il solo fatto di credere nei valori universali di Verità, Compassione e Tolleranza, opposti all'ideologia atea e materialista imposta dal regime, ha destato l'incredulità generale, tanto che tutti i presenti hanno voluto dare il loro sostegno firmando la petizione per fermare la persecuzione nei confronti dei praticanti in Cina.

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