Shandong: Agenti dell'Ufficio 610 della città di Jimo fanno irruzione nella casa del praticante del Falun Gong e confiscano beni personali e soldi

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Nome: Wang Wei
Sesso: maschile
Età: sconosciuta
Indirizzo: città di Jimo, Qingdao
Occupazione: sconosciuta
Data recente dell'arresto: 1 agosto 2012
Posto più recente di detenzione: centro di detenzione di Jimo
Città: Jimo
Provincia: Shandong
Persecuzione subita: casa saccheggiata, detenzione

(Minghui.org) Il 1° agosto alle 5:30, sotto la direzione dell'Ufficio 610 (*) della città di Jimo, provincia dello Shandong, agenti della sicurezza nazionale e ufficiali della squadra antincendio, sono entrati in casa del sig. Wang Wei, per mezzo di una scala, attraverso la finestra del terzo piano. La moglie e il figlio di sei anni, in quel momento stavano dormendo. La famiglia è rimasta completamente scioccata dall'intrusione e il figlio terrorizzato.

Mentre gli agenti di polizia portavano via Wang Wei, il figlio si è aggrappato alle gambe del padre, ma un agente crudelmente lo ha preso e gettato da una parte. Mentre il bambino piangeva, la polizia ha saccheggiato la casa ed ha portato via un computer, il libretto di deposito bancario con più di 300,000 yuan (*), 3,500 yuan in contanti, spiccioli sparsi nella casa ed altri effetti personali. I vicini che hanno assistito al fatto hanno espresso la loro solidarietà alla famiglia.

Secondo le fonti, l'Ufficio 610 di Jimo, ha incaricato un esperto di Pechino, di eliminare le password dal computer di Wang Wei.

La signora Wang è andata alla divisione di sicurezza interna per chiedere il motivo dell'arresto del marito. Il mandante, Wei Yanzhang ha risposto, “Il Falun Gong è contro la legge”. Quando gli è stato chiesto a quale legge andava contro, lui molto arrabbiato ha risposto, “La legge dice così”. La signora Wang si è recata per la seconda volta alla divisione di sicurezza interna ed ha richiesto che il marito fosse rilasciato. Wei Yanzhang ha scaricato la responsabilità sulla squadra di polizia dicendo che tutta la documentazione era stata trasferita a loro. La signora Wang, allora si è rivolta alla squadra di polizia. L'agente si è arrabbiato con Wei Yanzhang, e ha rimandato indietro la signora Wang, dicendo, “Lui non è qui, vai a chiedere a Wei Yanzhang”.

Sotto la direzione dell'Ufficio 610 di Jimo, la polizia locale si è riunita alle 6:30 del 1° agosto ed ha arrestato, quella mattina, più di venti praticanti. Il padre di Wang Wei, il signor Wang Xuesen è stato portato al centro di detenzione di Jimo e interrogato giorno e notte.

I contatti dei responsabili coinvolti:
Guo Kefeng, capo del comitato politico e giudiziario della città di Jimo: +86-13808995965 (Cell)
Hao Bo, capo del dipartimento di polizia della città di Jimo: +86-532-88512061 (Ufficio), +86-15898856666 (Cell)
Jin Yongchen, capitano della divisione di sicurezza interna+86-532-66583130 (Ufficio), +86-13953235217 (Mobile)
Wei Yanzhang, vicecapo della divisione di sicurezza interna: +86-532-66583195 (Ufficio), +86-532-88591881 (Abitazione), +86-13730939333 (Mobile)
Sun Yuanzhuo, capo del centro di detenzione di Jimo:+86-13905423665 (Cell)
(Per informazioni su come contattare altri responsabili, si prega di consultare l'articolo originale cinese).

(*) GLOSSARIO

Versione inglese

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