Nuovi sviluppi nella causa contro Jiang Zemin in Australia

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(Clearwisdom.net) Il 28 giugno 2010, il caso in cui una praticante del Falun Gong, la signora Zhang Cuiying, ha citato in giudizio l'ex leader cinese Jiang Zemin, Luo Gan, e l’Ufficio 610 per il reato di tortura, è stato preso in esame dalla Corte Suprema nel New South Wales. Gli avvocati della signora Zhang hanno sostenuto che il giudice non deve rilasciare l'immunità diplomatica a Jiang sulla base dei principi del diritto internazionale. I tre giudici hanno chiesto agli avvocati della signora Zhang di presentare del materiale scritto con più informazioni sul caso entro una settimana e lasciare agli avvocati degli imputati sette giorni per rispondere.

La parte lesa Zhang Cuiying

Signora Zhang: I principali colpevoli devono essere puniti dalla legge

Dopo l'udienza, la parte lesa, la signora Zhang, ha detto: "I nostri avvocati hanno presentato dei validi argomenti per non dare l'immunità a Jiang. Questo caso è supportato dai praticanti del Falun Gong di tutto il mondo. Tutti i colpevoli che perseguitano i praticanti del Falun Gong devono essere puniti dalla legge. Questo stesso caso è parte della nostra ricerca di giustizia."

Rappresentante dell’Associazione Falun Dafa in Australia Xiao Zhonghua

Xiao Zhonghua, un rappresentante dell’Associazione Falun Dafa in Australia, ritiene che i giudici siano inclini a capire perché l'immunità diplomatica non si dovrebbe applicare in questo caso. "Questo è incoraggiante. Continueremo a lavorare duramente in modo che al dittatore che ha commesso il reato di tortura non sarà data l'immunità".

La signorina Sealand, che rappresenta l’accusatrice, ha detto al reporter di esser positiva circa il risultato. Crede nel sistema giudiziario australiano e continuerà a lottare fino a che non vinceranno la causa. "Non ci dovrebbe essere l'immunità per Jiang perché egli non è più il leader cinese. Spero che i giudici riescano a vedere l'importanza del caso in quanto riguarda i diritti umani in Cina, in Australia e nel mondo".

Jiang non dovrebbe beneficiare dell’immunità diplomatica

Theresa Chu, avvocato per i diritti umani e portavoce della Coalizione Globale per Portare Jiang di fronte alla Giustizia, ha detto che gli avvocati per i diritti umani in Cina ed in tutto il mondo stanno osservando attentamente per vedere se il tribunale australiano riconoscerà l'immunità a Jiang. "Tutti gli avvocati coinvolti nel processo contro Jiang ritengono che l'immunità sovrana non dovrebbe essere applicata a un ex leader di un paese che ha trasgredito il diritto penale internazionale".

"L’immunità sovrana sulla base del diritto internazionale è di concedere l'immunità per un atto sovrano. Nessuno crederebbe che la repressione brutale dei praticanti del Falun Gong, effettuata da Jiang e dai suoi complici dell’Ufficio 610, possa essere considerata un atto sovrano. Come può un atto che viola apertamente le leggi cinesi, la Costituzione ed il trattato internazionale sui diritti umani essere chiamato sovrano?" ha detto Chu.

Il sistema giuridico australiano e i diritti umani internazionali

"Se il giudice rilascerà l’immunità a Jiang, questo fatto diventerà un importante indicatore sulla capacità del sistema giudiziario australiano di proteggere i diritti umani internazionali", ha detto Chu. Ritiene che tutti sono ansiosi di vedere se il sistema giudiziario australiano garantirà l'immunità a causa delle pressioni politiche ed economiche o sceglierà di stare dalla parte della giustizia. "Il tribunale deve sapere perché la Corte di Spagna ha incriminato Jiang sulla base del principio di giurisdizione universale. Il giudice dovrebbe anche sapere perchè una Corte federale argentina ha emesso un mandato di arresto internazionale per Jiang invece dell’immunità. Questi due paesi sono stati in grado di osservare il problema dal punto di vista della giustizia".

Il giorno del processo, molti praticanti del Falun Gong provenienti da Melbourne e da Brisbane sono andati a Sydney a supporto della parte lesa.


I praticanti del Falun Gong davanti al Tribunale per sostenere la causa

Antefatti nella causa contro Jiang Zemin

Nel 2000, la praticante Zhang Cuiying andò a Pechino per appellarsi a favore del Falun Gong quindi fu imprigionata e torturata in Cina per otto mesi. Il governo australiano e i praticanti del Falun Gong lavorarono insieme salvandola e facendola ritornare in Australia nel novembre del 2000. Il 15 settembre 2004, la signora Zhang intentò una causa contro Jiang Zemin, l’ex leader del PCC, presso la Corte Suprema del New South Wales per tortura. Quando la signora Zhang era incarcerata a Pechino, Luo Gan la interrogò di persona. Siccome Luo è una figura chiave dietro la persecuzione del Falun Gong tuttora in corso, anche Luo è nell’elenco degli imputati nel processo del 5 marzo 2007.

La Corte Suprema del New South Wales ha accettato il caso ed ha tenuto numerose udienze. Il regime cinese ha tentato di influenzare il caso molte volte. Il 15 settembre 2008, la sessione del tribunale riaprì. Due mesi più tardi, il giudice concesse a Jiang ed all’Ufficio 610 l'immunità diplomatica.

Il 17 dicembre 2009, l’accusa ricorse in appello obiettando che il governo australiano avesse interferito nel procedimento legale. La Corte Suprema prese il caso e aprì un processo parallelo sul caso e verificare la legittimità del ricorso.

Sono state depositate almeno 50 cause nei confronti dei funzionari del PCC dai praticanti del Falun Gong in circa 30 paesi. La maggior parte di queste cause, sia civili che penali, sono contro Jiang Zemin (15 paesi).

Versione inglese: http://clearwisdom.net/html/articles/2010/7/1/118268.html
Versione cinese: http://www.minghui.org/mh/articles/2010/6/29/226208.html

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