Visione d’insieme sull’espianto di organi

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(Clearwisdom.net) E’ nostra convinzione che quando la verità sulla persecuzione del Falun Gong in Cina sarà rivelata completamente, la persecuzione terminerà, perché il mondo semplicemente non la potrà più tollerare. Il fatto che i leader comunisti abbiano tentato in ogni modo di nascondere e coprire le loro azioni fin dal 1999 indica che anche loro pensano questo.

A questo proposito, presentiamo una serie di articoli scritti per denunciare in modo più completo e cronologico la persecuzione del Falun Gong in tutte le sue molteplici sfaccettature. Invitiamo i nostri lettori a rivedere con noi durante questi mesi gli articoli che documentano i crimini contro l’umanità commessi dal Partito Comunista Cinese negli undici anni in cui ha perseguitato il Falun Gong.

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Poiché il Partito comunista cinese, nel 1999, ha vietato il Falun Gong in Cina, le autorità cinesi hanno utilizzato una molteplicità di metodi per costringere gli aderenti a rinunciare al loro credo e, sostanzialmente, annientare il gruppo spirituale. Queste strategie hanno spaziato da un uso estremo della tortura e di abusi sessuali, alle intimidazioni e persecuzioni nei confronti dei familiari dei praticanti, alla creazione di una forza nazionale extralegale col compito di attuare una politica di eradicazione.

Esistono prove che raccontano una storia terribile di omicidi e mutilazioni in Cina. Testimoni e medici cinesi rivelano che migliaia di persone affiliate al Falun Gong sono state uccise per i loro organi, poi venduti e trapiantati con enormi profitti.

I reni, i fegati ed i cuori sono spesso venduti su richiesta a pazienti stranieri, che se li possono permettere. Cioè ai prigionieri di coscienza vengono analizzati i tessuti e poi uccisi nel momento in cui si trova un destinatario che sia compatibile.

I responsabili sono i funzionari del Partito comunista cinese (PCC), che agiscono in combutta con i chirurghi, con le autorità carcerarie e coi militari.

Le vittime sono tenute in campi di concentramento prima che siano dissezionate, dopo di che i corpi sono immediatamente cremati.

La storia, quasi troppo terribile da credere, fu rivelata per la prima volta nel marzo 2006, quando una donna affermò che circa 4.000 praticanti del Falun Gong furono uccisi per i loro organi presso l'ospedale in cui lavorava. Ha anche detto che il marito, un chirurgo nello stesso ospedale, fuori della città nord-orientale di Shenyang, le aveva rivelato di aver rimosso cornee dai corpi vivi di 2.000 aderenti al Falun Gong ( articolo, ( video).

Una settimana dopo un medico militare cinese, non solo confermò il racconto della donna, ma sostenne che tali atrocità si svolgevano in 36 diversi campi di concentramento in tutto il paese. Il più grande, ha detto, conteneva 120.000 persone. Disse che aveva anche assistito al trasporto di tantissimi praticanti del Falun Gong in tutto il paese su carri bestiame, di notte e sotto la copertura di misure di sicurezza (articolo).

I sostenitori del Falun Gong e gli attivisti per i diritti umani all’estero hanno subito iniziato ad indagare le accuse. Hanno iniziato a chiamare gli ospedali cinesi fingendo di voler comperare un rene o un fegato. Con estremo orrore, un medico dopo l'altro confermava apertamente: Abbiamo la disponibilità del Falun Gong; basta venire e siamo in grado di reperire l'organo in una settimana.

Scioccati da queste relazioni, due eminenti avvocati canadesi per i diritti umani iniziarono le loro indagini. Poi, nel luglio 2006, l'ex segretario di Stato per la l’Asia-Pacifico David Kilgour e David Matas, cacciatore di nazisti, pubblicarono la loro relazione di 140 pagine. Essa giunse alla "deplorevole conclusione che le accuse sono vere" ( articolo).

Secondo resoconti i funzionari del PCC si stanno affrettando a distruggere tutte le prove. Hanno fornito tour controllati e rimosso i siti web che pubblicizzavano la vendita di organi (anche se non in tempo, in quanto gli investigatori erano già riusciti a salvare le immagini di queste pagine web). Un sito web cinese si era vantato di poter fornire organi corrispondenti entro 1-4 settimane, tempo che gli esperti medici reputano impossibile a meno che gli ospedali cinesi abbiano accesso a un enorme banca di organi di "donatori" vivi.

Poco dopo che emersero le relazioni di espianto di organi, i leader del Partito annunciarono una nuova normativa che vieta l'uso di organi senza consenso. Più di un anno dopo, questa legge non sembra essere stata attuata a tutti, sostenendo coloro che dichiarano, da sempre, che la legge non è altro che una trovata pubblicitaria per le pubbliche relazioni.

Durante tutti gli anni novanta le organizzazioni dei diritti umani ed i media internazionali segnalarono l'utilizzo diffuso di organi dei prigionieri giustiziati per i trapianti di organi in Cina. Nel 2001, un medico cinese testimoniò davanti al Congresso, dicendo di aver rimosso cornee e pelle da più di 100 prigionieri giustiziati, compresi quelli che erano ancora in vita (link al Organs05 - Wang Guoqi, "La preparazione per Sujiatun": articolo). Il Partito comunista ha ora iniziato ad utilizzare "furgoni per l’esecuzione", che consentono sia la discrezione delle esecuzioni in movimento che la consegna di organi freschi agli ospedali .

Insieme a Kilgour e Matas, il Comitato per Indagare sulla Persecuzione del Falun Gong (CIPFG: http://www.cipfg.org/) ha preso l'iniziativa di scoprire e smascherare le atrocità degli organi. CIPFG e personalità di spicco, come i capi religiosi ebrei e gli ex atleti olimpici sono attualmente presenti al Human Rights Torch Relay. Il loro messaggio è: "I crimini contro l'umanità e le Olimpiadi non possono coesistere in Cina".

Fonte: http://faluninfo.net/print/230/

Versione inglese: http://www.clearwisdom.net/html/articles/2010/7/6/118389.html

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