San Francisco: “Dovremmo far sapere a tutti fino a che punto il Partito comunista è perverso”

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

(Minghui.org) Il 5 settembre i praticanti del Falun Gong di San Francisco hanno organizzato una conferenza stampa davanti al Municipio per attirare l’attenzione sulla persecuzione del Falun Gong in Cina e chiedere alla gente di sostenere la Risoluzione 281 della Camera. Questa risoluzione esprime la preoccupazione per indagini credibili del prelievo sistematico di organi su prigionieri di coscienza in Cina, incluso un gran numero di praticanti del Falun Gong imprigionati per il loro credo e membri di altre minoranze religiose ed etniche.

La conferenza stampa

Simulazioni di metodi di tortura utilizzate dal Partito comunista cinese sui praticanti del Falun Gong

Leggere i materiali informativi e firmare la petizione.

Diversi praticanti hanno raccontato le loro personali esperienze di tortura in Cina ed i media locali li hanno intervistati.

I praticanti hanno posizionato pannelli informativi e simulato diverse torture che il Partito comunista cinese utilizza sui praticanti del Falun Gong.

La Signora Li, una praticante locale, è stata imprigionata in Cina nel 2004 e gravemente torturata. I funzionari l'hanno percossa con bastoni elettrici che le hanno bruciato la pelle. È stata sottoposta ad esami clinici e le hanno prelevato il sangue. Un dirigente della prigione le ha detto che tutti i praticanti del Falun Gong erano stati sottoposti ad analisi. Più tardi, la signora Li ha capito che le avevano prelevato il sangue per verificare un’eventuale compatibilità per un espianto d’organi.

La Dottoressa Li, professoressa in pensione, ha spiegato di essere stata torturata a Pechino. Nel gennaio 2001, è stata detenuta nel centro di detenzione di Shijingshan. Ogni praticante detenuto lì è stato sottoposto a percosse; la polizia versava loro addosso acqua fredda e li faceva marciare fuori con temperature sotto lo zero. La Dottoressa Li ha avuto l’opportunità di spiegare i fatti concernenti il Falun Gong ad un poliziotto per due ore. L’agente è stato toccato da quello che lei gli ha spiegato, che i praticanti che rifiutavano di dare i loro nomi venivano inviati in un luogo distante da dove non sarebbero mai più potuti tornare.

La dottoressa Li ha dichiarato che la prigione prelevava dei campioni di sangue a tutti i giovani praticanti, il che non aveva senso perché la prigione non era in alcun modo preoccupata per la loro salute.

Qualche anno più tardi la dottoressa Li ha capito che i praticanti che avevano rifiutato di dare il loro nome erano spariti e potevano essere diventati dei donatori non consenzienti di organi. Ha detto che c’erano così tanti praticanti del Falun Gong imprigionati che gli ospedali cinesi avrebbero potuto trovare un organo compatibile in pochi giorni, cosa che abitualmente richiede mesi o anche anni negli altri Paesi.

La dottoressa Li ha sollecitato la gente a sostenere la Risoluzione 281 della Camera.

Versione inglese

* * *

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

Potete stampare e diffondere gli articoli ed i contenuti pubblicati su Clearharmony, ma per favore citate la fonte.