Il Canada affronta ancora una volta i fatti della persecuzione del Falun Gong durante la riunione del consiglio delle Nazioni Unite sui diritti umani

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(Minghui.org) La 17a sessione dello Human Rights Council's Universal Periodic Review (UPR) Working Group si è tenuta a Ginevra il 21 ottobre 2013 e continuerà fino al 1° novembre 2013. Il 22 ottobre, in Cina, è stato rivisto il registro dei diritti umani.

Durante la sessione durata tre ore i rappresentanti di quasi 20 paesi hanno sollevato la questione dei diritti umani in Cina. Il rappresentante del Canada, ha affrontato ancora una volta la persecuzione dei credi religiosi, tra cui il Falun Gong.

Rappresentante canadese (1° da destra) parla alla riunione delle Nazioni Unite sui diritti umani tenutasi il 22 ottobre 2013 (network screenshot)

Andrew Bennett (al centro), ambasciatore dell'ufficio di libertà religiosa del Canada, in una foto scattata con praticanti del Falun Gong


Tutti gli Stati membri dell'ONU, una volta ogni 4-5 anni, sono sottoposti ad una verifica periodica universale (UPR). Durante questo incontro, ad ogni rappresentante di decine di paesi vengono assegnati 50 secondi per commentare il rapporto sui diritti umani in Cina. Questo tema è stato affrontato da quasi 20 rappresentanti di paesi inclusi gli Stati Uniti, Canada, Germania, Svezia, Svizzera, Danimarca, Giappone, Finlandia, Polonia, Norvegia, Francia, Regno Unito, Italia e Nuova Zelanda.

Il Canada, ancora una volta, affronta la persecuzione del Falun Gong

Il rappresentante dal Canada, ancora una volta ha ricordato la persecuzione in Cina dei credi religiosi. La questione è stata menzionata durante l'ultima riunione dell'UPR del 2009.

Il rappresentante canadese spera che il governo cinese adotterà le seguenti azioni:

Adottare misure per garantire che gli avvocati e le persone che lavorano per promuovere i diritti umani possano esercitare la loro professione liberamente, compreso indagare tempestivamente sulle denunce di violenza e di intimidazione che ostacolano il loro lavoro.

Fermare la persecuzione delle persone a causa della loro fede o del proprio credo compresi i cattolici, cristiani, tibetani, uiguri e il Falun Gong. Inoltre fissare una data per la visita del relatore speciale sulla libertà di religione o di credo.

Rilasciare tutte le persone che sono tenute in detenzione, per motivi politici, tra cui vescovi, sacerdoti, artisti, giornalisti, dissidenti, persone che lavorano per promuovere i diritti umani e i loro familiari, ed eliminare le misure extra-giudiziarie, come le sparizioni forzate.

Accelerare la riforma del sistema giudiziario amministrativo in modo che tutte le persone abbiano accesso a procedure legali di ricorso.

Quattro anni fa, durante l'incontro dell'UPR per esaminare il registro dei diritti umani in Cina alle Nazioni Unite, il rappresentante del Canada ha dichiarato: «Il Canada è profondamente preoccupato per le notizie di arresti arbitrari di membri delle minoranze etniche, tra cui tibetani, uiguri e mongoli, oltre che dei religiosi credenti, tra cui i praticanti del Falun Gong, senza alcuna informazione sui loro diritti, la loro ubicazione e il benessere».

Per informazioni più dettagliate riguardo all'intervento del Canada sulla persecuzione del Falun Gong negli anni precedenti, si prega di leggere:

Il Canada esprime preoccupazione per la persecuzione del Falun Gong durante la riunione del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite.

Versione inglese

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