Lo studio della Fa mi aiuta a comprendere gli altri praticanti

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(Minghui.org) Recentemente un’amica praticante è venuta a farmi visita a casa mia. Prima di andarsene mi ha chiesto: "Dove lavori sanno che pratichi il Falun Gong?". Sapevo che la vera ragione di questa domanda era che si chiedeva perché non ero stata perseguitata. Tutti gli altri praticanti della nostra zona erano stati perseguitati, compresi i miei genitori. Questa domanda mi ha lasciato perplessa per un bel po’. Ho pensato: "Non è un buon segno non essere stata perseguitata? Perché avrei dovuto essere perseguitata?".

Da tre anni a questa parte ero l’unica praticante della nostra zona a non essere mai stata perseguitata. Ciononostante, la pressione dei praticanti mi ha reso molto confusa e anche un po’ depressa. Non li sentivo sospettosi nei miei confronti, ma mi chiedevo se essi pensavano che io non coltivassi veramente bene. So di non essere una che si esprime con eloquenza e che il mio aspetto non è quello di una persona ben educata, ma allora perché sono capace di trasformare il pericolo in sicurezza facendo fronte al perverso Ufficio 610, alla Polizia e alle spie?

I praticanti erano perplessi, specialmente quando ho raccontato loro ciò che era successo durante l’Esposizione Universale. Durante una riunione il mio responsabile mi ha detto: “Il mio datore di lavoro mi ha detto che alcuni impiegati hanno distribuito dei depliant del Falun Gong sul luogo di lavoro durante l’esposizione universale, ma io non penso che gli impiegati della nostra ditta farebbero ciò". Infatti era soltanto la manifestazione di un essere che si posizionava dalla parte giusta dopo aver conosciuto la verità. Ma le attitudini dei praticanti mi hanno a lungo sconcertato. Ho incominciato ad avere dei dubbi su me stessa, poiché essi non potevano semplicemente accettare il fatto che non sono stata perseguitata. Essi non potevano vedere che questa è una cosa buona.

Più recentemente sono stata spesso tormentata dalla domanda di un praticante: “Perché lei non è stata perseguitata dalla malvagità?”. Quando ho studiato Insegnare la Fa alla Conferenza della Fa di New York 2007 il Maestro ha detto:

"L’atteggiamento che ogni coltivatore ha verso gli altri è il riflesso della propria coltivazione, (…)"

Ho capito che ero arrivata ad alcune comprensioni riguardanti la mia situazione attuale. Quando ho continuato a leggere, il Maestro ha detto:

Naturalmente le cose sono più facili a dirsi che a farsi, e nel momento in cui mi sono coinvolto è cambiata la natura stessa della cosa. Voi tutti sapete che i discepoli della Dafa convalidano la Fa, allora che cosa sta facendo il Maestro? Il Maestro è venuto per la rettifica della Fa.

Dopo che per due volte mi è saltata agli occhi la parola “Maestro” non ho potuto impedirmi di ripeterla a me stessa: “Maestro, Maestro!”. Ho sentito che ero una molecola del Maestro! Subito dopo ho sentito un flusso di energia che partiva dai piedi e che attraversava tutto il corpo fino alla testa. Ho compreso che, da quando ho iniziato la coltivazione della Falun Dafa, 17 anni fa, sono connessa al Maestro. Dal giorno che ho iniziato la pratica, ho praticamente del tutto dimenticato le cose concernenti “la visione ordinaria del mondo". Il solo pensiero che ho è quello di fare degli sforzi diligenti nella mia coltivazione per ritornare velocemente nel paradiso del Maestro.

Penso che sia per questo che ho camminato fermamente lungo la mia strada di coltivazione. Non ho pensieri che mi disturbano, soltanto il Maestro e la Dafa. Dopo aver ottenuto la Fa, ogni cosa in questo mondo umano è successa perché io pratichi la coltivazione. Da quando la rettifica della Fa è iniziata, tutto ciò che volevo era fare bene le tre cose. Non ho desideri per le cose di questo mondo. La Dafa mi ha donato la saggezza di vedere le cose chiaramente e di abbandonare i miei attaccamenti mondani. Grazie allo studio della Fa, non ho delle mancanze che le vecchie forze perverse possono usare per interferire con me. Ascolto soltanto il Maestro e faccio del mio meglio per salvare tutti gli esseri.

Scrivendo questa condivisione i miei occhi si riempiono di lacrime. Sono riuscita a capire quel che la parola “Maestro” vuol dire. Aver fede nel Maestro, coltivarsi fermamente e fare bene le tre cose. Tutto è nelle tre cose. Grazie Maestro, per la sua compassionevole salvezza!

Versione inglese

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