Prelievo forzato di organi: un obiettivo importante nei Paesi dell’Europa del nord

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(Minghui.org) La questione del prelievo forzato di organi su praticanti vivi del Falun Gong in Cina ha recentemente richiamato una grande attenzione nei Paesi dell’Europa del nord. Politici, media e medici hanno espresso la loro opposizione all’assassinio di persone, su richiesta, per i loro organi. Oltre ad attirare l’attenzione su questa atrocità, vari gruppi bi-partisan stanno elaborando diverse soluzioni per porre fine a tali crimini.

I legislatori svedesi elaborano soluzioni per porre fine all’espianto forzato di organi

Più di 20 membri del Parlamento svedese (deputati) hanno partecipato ad un forum dedicato ai crimini del prelievo forzato di organi da parte del Partito Comunista Cinese (Pcc) su praticanti del Falun Gong, una pratica di coltivazione pacifica attualmente in fase di brutale persecuzione da parte del regime cinese. Il forum del 20 novembre è stato sponsorizzato da 10 deputati di tutti i partiti dell’attuale coalizione di governo e di tutti i partiti dell’Alleanza, vecchia coalizione dell’opposizione.

I Parlamentari partecipanti hanno espresso la loro determinazione nell’aiutare a fermare i crimini di espianto di organi in Cina. Stabilire leggi pertinenti in Svezia per scoraggiare il turismo dei trapianti, è una delle soluzioni emerse durante la sessione di brainstorming dopo il forum.

La deputata Petra Lindberg, Presidente dell’Associazione svedese che sostiene i diritti umani cinesi, ha ricordato che la società internazionale aveva affermato Mai più dopo l’Olocausto. Sfortunatamente, il genocidio dei praticanti del Falun Gong è in corso da 14 anni in Cina. Lei ha invitato il Parlamento svedese (Riksdag) ad emanare leggi per aiutare a fermare questo crimine.

Annelie Enochson del Partito Democratico Cristiano ha spiegato ai media: «È difficile da credere per gli occidentali, eppure è accaduto. È una vergogna». Ha detto che la società occidentale, tra cui il Riksdag svedese, dovrebbe parlare a nome delle vittime che non hanno diritto di difendersi nel loro Paese d’origine.

La deputata Anna Steele del Partito Liberale, ritiene che porre fine ai crimini di espianto di organi sia qualcosa su cui lavorare. Era molto triste per la situazione in Cina e spera di collaborare con altri parlamentari per modificare le leggi svedesi ed aiutare a risolvere il problema.

Elisabeth Björnsdotter Rahm del Partito Moderato, ha detto che i legislatori devono avviare il processo per apportare modifiche, anche se ciò si dovrà fare attraverso diverse tappe. Pensa che il forum sia stato un buon punto di partenza. Ha suggerito più forum e nuove leggi per raggiungere l’obiettivo principale di porre fine ai crimini di espianto forzato di organi.

Fra i relatori del forum vi erano: David Kilgour, ex diplomatico canadese, Petra Lindberg, Presidente del Sostegno per i Diritti Umani in Cina, Man Yan Ng, Fiduciario della Società Internazionale dei Diritti Umani, Dan Alfjorden, rappresentante dell’associazione svedese della Falun Dafa e Li Huige, un medico venuto dalla Germania. I relatori hanno presentato prove del prelievo forzato di organi di praticanti in vita del Falun Gong sotto persecuzione in Cina.

Focus sul prelievo di organi in Svezia

Svenska Dagbladet (The Daily svedes), un importante quotidiano nazionale, ha pubblicato il 20 novembre una relazione approfondita sulla questione dell’espianto di organi in Cina.

L’articolo sottolinea che l’intervento chirurgico di espianto di organi è un settore altamente redditizio in Cina. Gran parte degli organi proviene dai praticanti del Falun Gong, così come da cristiani, Tibetani e Uiguri – gruppi che vengono severamente perseguitati dal regime cinese.

Il giornale cita il sig. Ng per quanto riguarda le informazioni sui mercati neri cinesi. Un cuore costa un milione di corone svedesi (circa €112.000 ). Due o tre settimane sono sufficienti per trovare un organo compatibile per il trapianto in Cina, mentre ci vogliono mesi o addirittura anni negli altri Paesi. L’unica spiegazione plausibile per il tempo d’attesa breve è che ci sia una grande banca di organi da persone in vita e che le stesse vengano uccise su richiesta per i loro organi.

Il 23 novembre, il Daily svedese ha pubblicato un rapporto, che ha fatto seguito all'evento, intitolato I legislatori pronti a proibire il turismo d’organi in Cina.

La deputata Carin Runeson ha dichiarato al giornalista che i fatti rivelati al forum erano terrificanti. Ha detto che i legislatori dovrebbero risolvere il problema. «All'interno di ogni tipologia di meeting ed in altre occasioni parleremo alle persone riguardo a ciò che abbiamo imparato al forum» ha detto la Runeson. Ha aggiunto che avrebbe cercato di intervenire il prossimo autunno, prima delle elezioni. «Per me l’importante è agire, piuttosto che stare lì seduta ad ascoltare» ha detto.

L’articolo cita anche l'intervento della deputata Maria Lundqvist-Brimster, dove dichiara che la Spagna abbia una buona serie di leggi in materia di chirurgia di trapianti d’organo a cui la Svezia dovrebbe ispirarsi.

«In Spagna è molto chiaro che il commercio illegale di organi è contro la legge, ma in Svezia è ambiguo» ha detto. «Non sappiamo quanti cittadini svedesi siano stati coinvolti in trapianti di organi illegali in Cina. Farò una ricerca in merito».

I medici si oppongono all’espianto di organi

Molti medici hanno firmato la petizione promossa dalla DAFOH (Doctors Against Forced Organ Harvesting) alle Nazioni Unite ed hanno espresso la loro forte opposizione ai crimini di espianto di organi nel corso di un evento La giornata del Medico (Lægedage) in Danimarca.

«Mi oppongo a questo commercio di organi» ha dichiarato la dott.ssa Rosedy. Ha detto che, sebbene la legge danese proibisca ai medici di indirizzare i loro pazienti verso Paesi dove possono ottenere trapianti di organi provenienti da fonti sconosciute, comunque i pazienti del turismo di organi hanno diritto, al ritorno in Danimarca, di ottenere gli stessi trattamenti medici di altri pazienti. Ha identificato questa come un’area con possibilità di miglioramento nel diritto medico danese.

Un medico, nell’apprendere le atrocità del prelievo di organi in Cina, ha dichiarato: «Questa è la notizia più importante di cui sono venuto a conoscenza durante questo evento». Molti medici volevano fare di più che firmare semplicemente la petizione. Hanno ripetutamente chiesto: «Che cos’altro possiamo fare per voi?»

Un ex capo di un’associazione di trapianto d’organi in Danimarca ha sentito parlare dei crimini di prelievo forzato di organi in Cina e, dopo aver firmato la petizione DAFOH, ha affermato di essere al corrente di quanto sta succedendo in Cina. Ha fornito nomi e contatti di un’importante organizzazione di trapianto d’organi in Danimarca e ha dato ai praticanti del Falun Gong il permesso di contattarli a suo nome.

Medici firmano la petizione promossa dalla DAFOH alle Nazioni Unite per contribuire a porre fine all’espianto forzato di organi in Cina

La giornata del Medico è un evento importante per gli operatori sanitari in Danimarca. Si tratta di un evento annuale di una settimana organizzato congiuntamente dalla Danish Medical Practitioners Organization (Praktiserende Lægers Organisation, PLO) e dal Danish College of General Practitioners (Dansk Selskab for Almen Medicin, DSAM). L’evento fornisce informazione e formazione per i professionisti medici.

Le persone dell’Europa del nord sostengono la campagna per mettere fine al prelievo forzato di organi

Le campagne di raccolta firme promossa dai praticanti del Falun Gong nei Paesi dell’Europa del nord hanno incontrato un grande sostegno, in particolare in Svezia ed in Finlandia.

Cittadini e turisti in Svezia firmano la petizione DAFOH per sostenere il Falun Gong in Piazza Mynttorget, un famoso luogo turistico di Stoccolma.


Finlandesi firmano la petizione promossa dalla DAFOH alle Nazioni Unite per aiutare a porre fine ai crimini di espianti di organi in Cina a Rovaniemi

Le persone sono state toccate dallo spirito dei praticanti e li hanno ringraziati per aver fornito informazioni sulla persecuzione nonostante le condizioni meteorologiche avverse.

Versione inglese

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